ANNUAL MEETING TRENTO: INTERVISTA DEL CORRIERE A PETER BODIN , CEO DI GRANT THORNTON INTERNATIONAL
«Il mondo sta cambiando molto velocemente in ogni settore. Ricopro questo incarico da un anno e mezzo e ho visitato oltre 50 Paesi. Le multinazionali, ma anche le aziende locali, hanno la responsabilità importante di promuovere soluzioni sostenibili in risposta alle sfide attuali, come il cambiamento climatico. È l’unico modo per sopravvivere nel lungo periodo». Peter Bodin è ceo di Grant Thornton, una delle più grandi aziende di consulenza al mondo. È a Trento per il primo Annual partners’ meeting, che ha sancito l’unificazione in un unico brand di Bernoni Grant Thornton e Ria Grant Thornton, promossa dai numeri uno Alessandro Dragonetti e Fabio Gallassi con l’obiettivo di offrire una consulenza integrata. Bodin ha partecipato anche al Festival dell’Economia, dove ha discusso di «Multinazionali e sviluppo locale».
«Vengo dalla Svezia: un’economia piccola ma aperta, che ha permesso anche alle piccole imprese di competere a livello mondiale. Penso che un’economia aperta e la globalizzazione facciano bene. Non condivido le posizioni che spingono a una chiusura dei mercati. Certo il business va sviluppato in un modo sostenibile e questo riguarda il modo in cui entri in un Paese, tratti i tuoi dipendenti o le risorse che usi: è quello che facciamo come gruppo e che cerchiamo di trasmettere alle società che aiutiamo. Piuttosto sono le nuove sfide tecnologiche a dover essere affrontate per stare al passo con il cambiamento. La tecnologia va però considerata anche come un’opportunità».
Come giudica la realtà italiana? «L’Italia è una delle più grandi economie al mondo, con un settore industriale molto forte. Le previsioni indicano che la crescita economica sarà piatta nei prossimi due anni, invece quella delle piccole e medie sarà maggiore anche delle aziende più grandi. Molte sono a gestione familiare e hanno dimostrato di essere resilienti. Ora devono diventare globali e la tecnologia può essere di aiuto».
Gli investitori internazionali spesso giudicano l’Italia un Paese in cui è difficile fare business. «In questo periodo la situazione è instabile in molti Paesi, non solo qui. Bisogna navigare in queste condizioni. Gli imprenditori italiani sono avvantaggiati perché sono abituati e quindi più flessibili. Noi abbiamo deciso di investire in Italia».
Lei è presidente di Impact 2030, organizzazione che mira a far conoscere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Onu. C’è davvero una svolta sostenibile? «Il mondo è diviso in due, da una parte c’è chi pensa veramente che siano importanti sostenibilità, globalizzazione e mercato aperto e dall’altra chi è contrario e spinge indietro. Serve una buona leadership che dica cos’è giusto per il futuro».

BERNONI: INTERVISTATO DAL CORRIERE SUL FISCO E LE PMI
Tra i fattori di crescita delle piccole e medie imprese c’è di sicuro l’investimento sulle risorse umane. Da anni i governi hanno provato a favorire o incentivare la crescita occupazionale. A fare la differenza sono soprattutto le PMI. Con un cuneo fiscale al 47,7% del costo del lavoro, l’Italia è il paese dove il peso delle tasse e dei contributi sulla retribuzione lorda dei dipendenti è il più elevato tra le nazioni OCSE.
“Il costo del lavoro deve essere abbattuto- afferma Giuseppe Bernoni, ex Presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commerciliasti – ma come sempre il problema principale resta trovare i soldi per realizzare i cambiamenti. Il bilancio dello Stato piange e per questo abbiamo bisogno di aumentare il gettito. A questo proposito c’è un progetto di leggo, fatto in chiave antievasione che potrebbe dare dei risultati. Il progetto di legge, infatti, prevede per coloro che dichiarano il 10% in più sull’anno precedente (anche chi aveva dichiarato poco una tassazione al 15%, con agevolazioni anche sui controlli fiscali e sui contributi previdenziali. Una misura del genere potrebbe essere una soluzione validissima visto che, se si guardano le statistiche, l’evasione ormai ha raggiunto una cifra stratosferica». Alla domanda: In questo scenario, quali sono le agevolazioni per le piccole e medie imprese oggi? «Alcuni cambiamenti importanti sono già in corso per quello che riguarda le piccole e medie imprese, così come per i professionisti. Ad esempio, con la legge di Bilancio del 2019 è stata introdotta una modifica molto valida: l’estensione della forfettizzazione (passata da 30mila a 65mila euro) al 15%. Da quello che abbiamo visto noi commercialisti, infatti, c’è un ottimo ritorno da chi paga in questo modo. Per il prossimo anno, poi, il 2020, l’aliquota sarà del 20%. Un altro aspetto buono è che sia rimasto in vigore anche il 5% per le nuove imprese nei primi 3 anni di attività. Un’agevolazione, che incide ancora tantissimo: le partite Iva sono aumentate del 14% nel primo trimestre del 2019.

TRUMP E L’ATTACCO AL MESSICO E NON SOLO
Ora che è uscito indenne dalle accuse del Procuratore speciale sulle collusioni con la Russia in campagna elettorale, Donald Trump può permettersi di sbandierare i successi economici, cercando di distrarre l’attenzione del mondo intero dagli effetti congiunturali della guerra dei dazi in Cina. E lo fa gettando sul tavolo due assi: le dichiarazioni accondiscendenti di Pompeo sui negoziati con l’Iran, che è in piena recessione e quindi più malleabile; e la punizione nei confronti dei messicani, rei di non riuscire a gestire le migrazioni centroamericane.

I NUOVI 25 CAVALIERI DEL LAVORO
Il presidente Sergio Mattarella ha firmato ieri il decreto con i nomi dei 25 nuovi cavalieri del lavoro. Essi rappresentano, insieme agli altri 597 cavalieri attuali, il meglio dell’impresa italiana, quella che lavora e dà lavoro, che produce, vende, guadagna e fa guadagnare. L’onorificenza è il più alto riconoscimento attribuito a un imprenditore o a un manager, e non è casuale che la cerimonia di assegnazione avvenga il 2 giugno, festa della Repubblica. I nomi non sono a tutti noti, perché spesso il marchio dell’impresa non coincide con il nome di chi la guida. In questa tornata i più conosciuti dal pubblico sono Guido Barilla e Giuseppe Lavazza, Aurelio Regina, (Sisal), Elisabetta Fabbri ( Starhotels). Tra gli altri Ugo Brachetti Peretti (gruppo Api), Giampiero Maioli ( Crédit Agricole Italia dal 2010), Matilde Bernabei (Lux Vide), Gianriccardo Marini, ( Rolex Italia), Valerio Battista (Prysmian), Roberto Briccola, ( Bric’s), Francesco Pugliese (Conad), Luciano Rabboni, (PreGel) L’onorificenza è andata inoltre a Alessandro Bastagli (industria filati), Giovanni Capua (industria), Rosanna De Lucia (automotive), Riccardo Felicetti (agroalimentare), Carlo Giulietti (arredi), Salvatore Grimaldi (componenti), Maria Lacatena (serramenti), Michelangelo Morlicchio (imballaggi), Costanza Musso (trasporti), Nicola Piovan (apparecchiature in plastica), Luigi Riolo (apparecchi depurazione), Pier Luigi Streparava (automotive), Martino Verga (integratori alimentari).

PARIGI: PROCLAMATO IL DIVIETO DI FUMO NEI PARCHI
Vietato fumare in 52 parchi e giardini di Parigi a partire dall’8 giugno. Dal mese successivo chi non rispetterà l’interdizione dovrà pagare una multa di 38 euro. Lo ha annunciato il Comune di Parigi in occasione della Giornata mondiale senza tabacco e sulla scia del successo riscontrato durante l’esperimento in sei parchi in corso da luglio 2018.

LE SFIDE DELLA SICUREZZA? IL CORSO ALL’UNIVERSITÀ DI TRENTO DURANTE IL FESTIVAL DELL’ECONOMIA
Tutela del Made Italy, cyber security e sicurezza nazionale, rischi idrogeologici e sismici. Sono alcuni dei campi del progetto multidisciplinare sulle sfide della sicurezza, unico in Italia e tra i primi in Europa, che coinvolge oltre 70 docenti e 10 dipartimenti dell’Università di Trento, da Scienze cognitive a Giurisprudenza, da Informatica a Biologia. La presentazione è stata effettuata presso il polo scientifico, mentre in centro si svolgeva il Festival dell’Economia del quale l’Ateneo è partner.

CREDIMI, L’UTILIZZO DEL FINTECH PER PMI QUALE STRUMENTO DI FINANZIAMENTO
Credimi, società che opera nel settore dei finanziamenti digitali alle imprese, lancia Credimi Futuro. Il nuovo strumento di finanziamento avrà durata di cinque anni e servirà a supportare gli investimenti, la modernizzazione e la crescita delle piccole e medie imprese. Credimi ha superato i 500 milioni di euro erogati, passando dagli 80 milioni del 2017, ai 200 del 2018, ai 220 erogati nella prima parte del 2019. «Nel 2019 la crescita prosegue a ritmo esponenziale — dice il fondatore e Ceo, Ignazio Rocco di Torrepadula —. Ammontano già a oltre 118 milioni di euro le fatture finanziate tra gennaio e marzo 2019, quattro volte di più rispetto allo stesso trimestre del 2018.

AUSTRIA: UNA DONNA A CANCELLIERE
Come succede spesso, sia nel mondo degli affari, che in politica, va a una donna il ruolo più difficile nel momento di massima crisi: l’Austria avrà così la sua prima cancelliera. Il presidente della Repubblica Alexander Van Der Bellen ha scelto Brigitte Bierlein, attuale presidente della Corte costituzionale, 70 anni il 25 giugno, per guidare il governo di transizione che dovrà portare il Paese alle elezioni di settembre, dopo che lunedì scorso il cancelliere Sebastian Kurz era stato sfiduciato, dal voto congiunto di socialdemocratici e Partito della libertà, il suo ex alleato di estrema destra.

FLAT TAX : LA PRIMA IPOTESI CHE VERRA’ DISCUSSA IN CONSIGLIO DEI MINISTRI
Se ne parla da giorni, ma cos’è la flat tax che si estenderà alle famiglie e cosa cambierà? Lo schema è ancora al vaglio ma, in attesa del testo che verrà discusso dal Consiglio dei ministri, già ci sono le prime ipotesi: due soglie. La prima: una flat tax «piena» con aliquota al 15% per i redditi familiari fino a 50.000 euro e al 20% sopra questa soglia.

ISTAT: RIVEDE AL RIBASSO I TASSI DI CRESCITA DEL PIL
L’Italia cresce meno di quanto inizialmente previsto. L’Istat ha rivisto le proprie stime di crescita relative al primi trimestre: il Pil italiano è salito dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti mentre è calato dello 0,1% su base annua, come non accadeva dal quarto trimestre del 2013. Nel suo commento, l’istituto parla di “Andamento stagnante”, riferendosi alle oscillazioni del Pil degli ultimi trimestri.