FALLIMENTO: UN PROVVEDIMENTO CHE PONE IL NOSTRO PAESE NELLA SCIA DEI PAESI PIÙ AVANZATI, ALMENO DAL PUNTO DI VISTA LEGISLATIVO. MA CON IL RISCHIO DI FARE DANNI ALLE AZIENDE COINVOLTE.
La novità più importante contenuta nel decreto legislativo approvato in via definitiva dal consiglio dei ministri del 10 gennaio, è certamente l’introduzione delle procedure di allerta, un sistema finalizzato a consentire la preventiva emersione della crisi, con l’obiettivo del risanamento dell’impresa e comunque, nel caso questo sia impossibile, del più elevato soddisfacimento dei creditori. Si sono introdotti gli organismi di composizione della crisi d’impresa (Ocri) con il compito di dare riscontro alle segnalazioni di crisi, per cercare di recuperare la situazione ed evitare nei limiti del possibile il default. La legge prevede che si dia priorità di trattazione alle proposte che comportano il superamento della crisi assicurando continuità aziendale; preferendo le procedure alternative a quelle dell’esecuzione giudiziale.

I CONSULENTI DEL LAVORO DIVENTANO CURATORI FALLIMENTARI
I consulenti del lavoro potranno assumere il ruolo di curatore fallimentare, di commissario giudiziale e di liquidatore. La facoltà è estesa anche alle società tra professionisti e agli studi professionali associati. Ad annunciarlo è il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. I consulenti del lavoro, dunque, quali neofiti degli incarichi giudiziari dovranno dotarsi preventivamente di idonea formazione specialistica, in tema di sovraindebitamento. Ogni consulente del lavoro che ha l’aspirazione di diventare curatore, commissario o liquidatore giudiziale dovrà attendere prima di tutto il settembre 2020 cioè 18 mesi dopo la pubblicazione in gazzetta.

CHIAMATA PER 170 MILA SRL

Con l’introduzione del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza più di 170 mila società a responsabilità limitata devono adeguarsi all’obbligo di istituire gli organi di controllo interno, secondo i nuovi parametri. Mentre la maggiore parte delle norme entreranno in vigore dopo diciotto mesi dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto legislativo, le disposizioni che modificano gli assetti organizzativi e l’obbligo di istituire gli organi di controllo entrano in vigore subito, cioè 30 giorni dopo la pubblicazione in G.u..

PIAZZA AFFARI E IL DELISTING

La Borsa capitalizzava 666,3 miliardi di euro a inizio 2018, un anno dopo si è trovata scendere del 15,7% a 564,5 miliardi. A questo calo hanno contribuito le 14 uscite dalla quotazione: 11 sul segmento principale (Ynap, Vittoria Assicurazioni, Ei towers, ecc) e 3 dall’AIM (Gala, Tech-Value, Zephyro). Nell’arco dell’anno però ci sono state 33 quotazioni, 7 sul listino principale e 26 su AIM. Per il 2019 già si prevede tra gli altri il delisting di Damiani e quello di Ceramiche Ricchetti. Le ragioni del delisting riguardano gli elevati costi amministrativi e la riduzione del flottante sotto il 10%.

FATTURA ELETTRONICA, ANTONINO MAGGIORE (AGENZIA ENTRATE) ‘CONTRASTA I FALSI E VA VERSO IL FISCO 4.0’

Il direttore dell’Agenzia afferma: “A chi crede che non sapremo utilizzare i milioni di dati che stiamo già ricevendo con la fatturazione elettronica dico che queste informazioni saranno alla base delle nuove analisi di rischio per il contrasto all’evasione”. Le informazioni saranno processate per arrivare a definire degli indici in grado di indirizzare i controlli in modo puntuale. Nessuna pesca a strascico”, “con questi dati potremmo iniziare a lavorare da subito anche alla precompilata Iva” e “i controlli più invasivi saranno concentrati solo nei confronti dei soggetti considerati maggiormente a rischio di evasione”. “Siamo a oltre 8 milioni di documenti già trasmessi da più di 300mila operatori appartenenti a categorie diverse. Gli scarti sono del 7,3% e, come ribadito a più riprese, il partner tecnologico Sogei ha installato delle ‘sonde’ che monitorano ogni 5-10 minuti i server e che non hanno rilevato alcuna anomalia”.

UNIEURO – ENTRA NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA ( UNIEURO BY IPER)

20 “SHOP IN SHOP” entro la fine del 2019 saranno aperti all’interno di altrettanti ipermercati Iper. L’accordo tra le due società è stato sottoscritto nei giorni scorsi dopo una sperimentazione che ha visto l’apertura di alcuni spazi “Unieuro by Iper”. Questo accordo è di fatto un vero e proprio contratto di affiliazione commerciale, in base al quale l’investimento sarà quasi completamente a carico di Iper, che gestirà in autonomia i punti vendita, con dipendenti propri, adottando però strutture e layout di Unieuro. Per Iper l’obiettivo è aumentare l’offerta dedicata ai propri clienti, oltre che avvalersi di Unieuro nel settore elettronico. Per Unieuro il vantaggio è soprattutto la visibilità che offrono i supermercati Iper.

EL EN: LE PRIORITA’ PER CONTINUARE A CRESCERE
Ampliare, rendendola contestualmente più flessibile ed efficiente, la base produttiva, stanziando 28 milioni e proseguire nell’innovazione di prodotto: queste le priorità di El.En a sostegno del business. Nei primi nove mesi del 2018 il fatturato è arrivato a 243,347 milioni (+11,5%), mentre Mol e utile operativo hanno rallentato del 9,46 e del 9,72% rispettivamente.

CASTOLDI: TROVATO IL CAVALIERE BIANCO, SALVI I 140 ADDETTI

La storica catena elettronica di Monza, socia del gruppo Euronics Italia, che rischiava il fallimento in seguito ai guai giudiziari del titolare, che a maggio scorso aveva depositato l’istanza di concordato preventivo, ha trovato il cavaliere bianco pronto a rilanciarla: si tratta dei soci Euronics, evitando così di essere venduta a un gruppo concorrente.

OFO VICINA AL FALLIMENTO

La società che offre servizi di bike sharing senza postazioni fisse, ha chiuso la propria divisione internazionale per problemi finanziari ed è vicina alla bancarotta. Ofo, nata nel 2015, con 2,2 miliardi di dollari di capitale, ha bruciato le sue risorse mentre la rivale Mobike continua la crescita in Europa.

ITINERA ACQUISISCE CONTRATTO DA 75 MILIONI DI EURO PER UN PONTE IN SVEZIA

La società del gruppo Gavio e player internazionale nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali, si è aggiudicata il progetto per la realizzazione del nuovo “ Skurusunds Bridge” in Svezia, ad est di Stoccolma per 75 milioni di euro.