PASSAGGIO GENERAZIONALE:

  • ORCIANI: la società marchigiana, nata 30 anni fa, specializzata nelle cinture da uomo, è un esempio riuscito di passaggio generazionale tra padri e figli, il fondatore lavora accanto alle figlie (una come responsabile dell’espansione commerciale e l’altra dell’ufficio stile): “ non le avrei mai obbligate ad entrare in azienda, ma è una grande gioia vedere che hanno scelto in autonomia e che lavorano con tanta passione.”

Nel 2016 il fatturato è cresciuto del 20% a 12 milioni, il successo è nato con le cinture, ma si è poi diversificato nelle borse e negli accessori.

  • VERONESI HOLDING GROUP: Un nuovo consiglio di amministrazione ridotto (da 11 a sei componenti sotto i 50 anni e con una solida formazione aziendale, in carica) e un passaggio dalla seconda generazione, dove sono usciti i padri, che ha portato l’azienda di famiglia alle attuali dimensioni europee, alla terza: cioèi figli e l’ad. Oggi il gruppo, fondato nel 1959, è la quarta realtà agroalimentare italiana per fatturato, leader nazionale nella produzione di mangimi. Il fatturato 2016 è cresciuto a 2,804 milioni e le esportazioni hanno raggiunto i 472 milioni.

  • EDIZIONE: La holding del gruppo Benetton fa capo a quattro fratelli fondatori, ciascuno con il 25% del capitale, numerosa la seconda generazione, già adulta. Dopo i contrasti degli ultimi periodi, si è aperta una fase nuova e il processo è stato strutturato in modo differente: nel cda sono oggi presenti due rappresentanti della vecchia generazione e due della nuova, con in parallelo un comitato costituito da tutti e quattro i rappresentanti della seconda generazione scelti dalle rispettive famiglie, insieme agli amministratori indipendenti. Benetton Group, al contrario, deve ancora affrontare la ristrutturazione.

  • VIVENDI: Yannick Bolloré succederà al padre alla guida del colosso media Vivendi, come presidente e azionista di riferimento: inizia così la successione manageriale e dinastica

BACCARAT . CEDUTA AI CINESI

La cristalleria francese Baccarat, fondata per decreto di Luigi XV, dopo 253 anni, è stata ceduta alla società cinese di investimento Fortune Fountain Capital, che ha firmato un impegno di acquisto per rilevare l’88,8% con un esborso di 164 milioni di euro.

SAFILO : SI ESPANDE

Il Gruppo di Padova, secondo player dopo Luxottica, con un fatturato 2016 pari a 1,2 miliardi di euro, 7.500 dipendenti, vuole svilupparsi in Germania, Regno Unito, Francia, Russia, è entrato. nel mercato turco e ha aperto una filiale a Dubai per la penetrazione in Africa, India e Medio Oriente; in Asia lavora sulla qualità dei canali distributivi, mentre ha ampliato molto la presenza in tutta l’America Latina. Vuole concentrare sempre più la produzione di tutte le linee di occhiali in Italia:  “ non si tratta soltanto di riorganizzare, ma anche di non banalizzare i prodotti.”

NOTIZIE DALLA BORSA

  • AIM ITALIA:
    • si conferma come un’ottima palestra per quelle piccole e medie imprese, che poi vogliono passare al listino principale di piazza Affari: questo è quanto emerge dall’Aim Italia Conference tenutosi a Londra nei giorni scorsi.
  • Finlogic: attiva nel settore dell’information Technology con la realizzazione di soluzione complete e innovative per la codifica e l’identificazione automatica dei prodotti attraverso l’utilizzo di codici a barre e RFID è pronta allo sbarco in Borsa, con un fatturato 2016 di quasi 18,2 milioni, ebitda pari a 3 milioni di euro.
  • · Digital360: la società nata nel 2011 dai docenti del Politecnico, attiva come market maker, mette in contatto società di servizi digitali di ogni tipo con i potenziali clienti, con un fatturato 2016 pari a 12,8 milioni, ebitda intorno ai 1,7, ha presentato la domanda di ammissione alle negoziazioni delle proprie azioni e obbligazioni convertibili su Aim Italia.
  • Giglio Group: la società di e-commerce, quotata ad AIM Italia, dopo un balzo del fatturato nel primo trimestre pari al 56%, prepara il passaggio a listino principale, MTA, di Borsa Italiana.