AXA: NUOVE POLIZZE VIA SMARTPHONE IN CASO DI NECESSITA’
Axa lancia la prima polizza istantanea in Italia, che si compra sullo smartphone, con tre soli touch, una novità, che sembra essere la nuova frontiera per le compagnie assicurative. Grazie all’assicurazione istantanea il cliente può acquistare una copertura assicurativa nel momento esatto in cui si manifesta l’esigenza di protezione. All’estero sono già partite le prime iniziative, in Italia a fare da apripista è stata appunto Axa. La compagnia guidata nel nostro Paese da Patrick Cohen, grazie alla partnership con la start up Insurtech Neoinsurance sta per lanciare Al volo, un’assicurazione che offre il rimborso delle spese mediche in viaggio e l’assistenza medica 24 ore su 24, per esempio con notifiche push quando si atterra con l’aereo in un Paese estero.

ALLIANZ ITALIA : INVESTE A MILANO (PIAZZA DUOMO)
Allianz punta ancora sugli immobili italiani. Il gruppo assicurativo tedesco dopo aver realizzato nel 2016 il rifinanziamento del passante di Mestre e dopo l’ingresso nel capitale di Autostrade tramite Allianz Capital Partners ha ora deciso di cofinanziare un progetto di sviluppo immobiliare in pieno centro a Milano, in Piazza Duomo. Il finanziamento è stato fornito da Allianz Italia, è stato curato in qualità di arranger e co-finanziato da Natixis Milano (finanziamento a tasso fisso, garantito da ipoteca, con una durata di sette anni con un importo di 150 milioni), mentre Allianz Real Estate ha effettuato la transazione per il gruppo Allianz. L’operazione, battezzata Progetto Duomo, riguarda un asset di proprietà di Cbre Global Investor, edificio di sette piani e con 9mila m2 di superficie.

GAVIO : PUNTA ALLA CRESCITA DEL 7% ANNUO E INTERNAZIONALE
I consigli di amministrazione delle società di concessione autostradale Astm e Sias hanno approvato il piano strategico per il 2017-2021. Gli obiettivi finanziari prevedono, alla fine del piano, ricavi per Astm (la holding company) pari a 3,8 miliardi di euro, un ebitda di 1,8 miliardi e una crescita annua composta dai dividendi del 7%; per Sias , invece, gli obiettivi sono 2,6 miliardi di ricavi, ebitda di 1,7 miliardi e crescita sulle cedole del 7%.I target dovranno essere raggiunti attraverso quattro pilastri: 1) crescita e internazionalizzazione: a fine piano l’estero dovrebbe generare oltre il 50% dei ricavi del gruppo; 2) efficienza e semplificazione con risparmi significativi in Italia (media di oltre 20 milioni di euro all’anno) e in Brasile di 70 milioni di real all’anno; 3) le partnership strategiche; 4) la remunerazione degli azionisti con una crescita del dividendo annuo del 7% nell’arco del piano. Oltre l’Italia, le aree chiave saranno l’America Latina, in cui il gruppo crescerà ulteriormente, e gli Stati Uniti, (l’acquisizione di Halmar International). Il gruppo Gavio, inoltre, condurrà in porto nelle prossime settimane una manovra di riassetto delle partecipazioni che comporterà l’uscita dall’azionariato della Brebemi e la salita oltre il 50% nella Teem, la Tangenziale esterna milanese.

FRANCIA E ITALIA RIDISEGNANO LONDRA
Dieci nuove stazioni, 42 km di nuove gallerie su 140 km di nuovo tracciato, un treno ogni due minuti e mezzo nelle ore di punta, un aumento del 10% della capacità ferroviaria di Londra e 200 milioni di passeggeri , un investimento di oltre 18 miliardi di euro: sono parte dei numeri sfidanti del progetto infrastrutturale più grande d’Europa, il Crossrail. Il progetto, in corso di realizzato, è realizzato da ATC, una joint venture da Alstom, TSo e Costain, che di inglese non hanno nulla.

ALESSI : PROFILO E RISULTATI DI UN’AZIENDA FAMILIARE CHE CERCA UN SOCIO
Lo storico marchio del design italiano, l’azienda piemontese dell’omonima famiglia, nata nel 1921, da sempre al 100% della famiglia (consiglieri tutti membri della terza generazione e supportati ora dalla quarta), è alla ricerca da qualche settimana di un Socio, soprattutto di un partner giusto, perché vuole attrezzarsi come una multinazionale per poter competere mantenendo una caratteristica importante: essere una multinazionale tascabile, ovvero poco ma dappertutto. L’azienda è in buona forma, ha chiuso il 2016 con un fatturato di 65 milioni di euro, nella prima parte del 2017 i ricavi segnano un +8%, ha 400 dipendenti, è presente in 80 paesi, vende circa 2 milioni di oggetti l’anno e ha una consolidata collaborazione con 300 tra i più prestigiosi progettisti designer e architetti di fama mondiale. Di recente è diventata la prima al mondo per design e una delle 50 B Corp italiane ossia nel ristretto gruppo di società che non esauriscono la finalità nel profitto ma che nel loro statuto esplicitano l’obiettivo di avere un alto livello di attenzione per i dipendenti e le comunità in cui operano

GRUPPO MIROGLIO : FESTEGGIA 70 ANI CON RISULTATI 2017 MOLTO POSITIVI
Telaio, retail e digitale. Il Gruppo Miroglio festeggia 70 anni di impresa italiana all’insegna dell’innovazione (Miroglio Innovation Programm per le startup innovative nel mondo della moda) e degli investimenti che hanno portato dal 1947 a oggi l’azienda in 34 paesi con quattro stabilimenti produttivi. Per la divisione Miroglio Fashion (Motivi, Oltre, Elena Mirò, Fiorella Rubino) sono previsti 40 milioni di euro di investimenti nel 2017 per progetti di marketing, mentre proseguono Miroglio Retail 4.0 e l’ambizioso piano 300 in 300 (rinnovamento di 300 punti vendita) su tutto il territorio italiano nel corso dell’anno e che ha portato nel primo trimestre 2017 a un aumento di fatturato del 18%.

DISCOVERY-SCRIPPS: TV VIA CAVO IN USA, PROVE DI FUSIONE DA 25 MILIARDI DI $
Discovery Communications ( valorizzazione di 13 miliardi di euro, con ricavi 2016 pari a 5,6 miliardi) e Scripps networks (valorizzazione 7,6 miliardi di euro, con un fatturato di 3,4 miliardi) hanno avviato trattative per fondersi insieme per creare un gruppo della tv via cavo in USA da quasi 25 miliardi di dollari, visto che la tv via cavo, oltreoceano, è sotto attacco da parte dei palinsesti di Netflix e Hulu, nonché Youtube.

HOTEL BAGLIONI : NUOVI ACQUISTI
Dopo il Baglioni Resort di Punta Ala, il magnate ucraino Alexander Koziuk ha acquistato il cinque stelle Le Saint Paul Hotel a Saint-Paul de Vence, sempre gestito da Hotel Baglioni. L’operazione si è conclusa grazie all’erogazione di un finanziamento di un finanziamento di 10 milioni di euro da parte Unicredit.

COIN : IN ATTESA DELL’ACQUIRENTE
Sul dossier Coin restano in pole position i gruppi asiatici. E’ ancora verso Oriente che si dovrà guardare per la cessione dello storico brand italiano, anche se non sembra ancora pronto a concretizzarsi l’interesse degli ultimi mesi da parte di più soggetti finanziari e industriali per i grandi magazzini messi in vendita dal private equity BC partners

BANCA GENERALI: RISULTATI PRIMO SEMESTRE 2017 MOLTO POSITIVI
Un nuovo modello di servizio e nuovi obiettivi di raccolta, più spinta sulla banca private e tanta voglia di crescere, anche acquisendo quelle società che, in questo momento non hanno più le dimensioni sufficienti per reggere l’aumento dei costi: questo quanto afferma l’AD di Banca Generali, che ha chiuso il primo semestre 2017 con 3,8 miliardi di raccolta (+31%).

DAIMLER MERCEDES BENZ: ANTICIPA LA PROCURA DI STOCCARAA
Finita nel mirino del governo tedesco, Daimler sceglie di anticipare i tempi, correre ai ripari e richiamare “volontariamente” oltre 3 milioni di vetture Mercedes, per un upgrade gratuito per i clienti dei loro motori diesel. L’annuncio è arrivato dopo che nei giorni scorsi si sono susseguite le indiscrezioni sul numero di veicoli che il colosso tedesco sarebbe stato costretto a richiamare dal mercato, con le stime più pessimistiche che però si fermavano ‘solo’ ad un milione di vetture. Pochi giorni fa la motorizzazione tedesca aveva ricevuto incarico dal ministero dei Trasporti di indagare su possibili manipolazioni da parte di Damiler, dopo che voci di stampa, facendo riferimento ad un’indagine della Procura di Stoccarda, avevano parlato di più di un milione di vetture vendute fra il 2008 ed il 2016 con emissioni manipolate.

DUBLINO : IMPREVISTI DELLA BREXIT E NUOVO PIL
la banca centrale di Dublino ha consigliato di ricalcolare il valore dell’economia del Paese(PIL) togliendo dal conto la globalizzazione. Il risultato? Non più 275 miliardi di euro, ma giù fino a quota 190. È il «guadagno nazionale lordo», calcolato senza considerare i profitti delle grandi multinazionali straniere (quelle con un’importante presenza nell’isola), che spesso scelgono di aprire nuovi uffici in Irlanda con un occhio al suo Fisco leggero. Via quindi una buona fetta dei milioni/miliardi contabilizzati nell’isola dei prati verde smeraldo e delle scintillanti vetrate dei grandi gruppi stranieri. Secondo il CSO, l’equivalente dell’Istat, il nuovo calcolo vuole «rimuovere gli effetti della globalizzazione», o almeno alcuni effetti dai dati economici che diventano così «più stabili nel tempo» e «più immuni a shock e fattori una tantum». Il Cso, comunque, continuerà a usare il vecchio Pil come principale indicatore, che ha segnato un +5,6% nel 2016 e uno stellare +26% nel 2015, dovuto in gran parte agli enormi capitali esteri nell’isola. A Dublino, intanto, il passaggio al nuovo sistema comporterebbe secondo le stime anche un deciso aumento del rapporto tra debito e reddito (dal 75% al 106%) e un capovolgimento dei conti commerciali, con le importazioni che sorpassano le esportazioni. Verrebbe insomma ridisegnato il cosiddetto «doppio miracolo celtico»: prima il boom dagli anni Novanta fino al 2007-2008 e poi la ripresa più recente, con in mezzo la crisi dell’eurodebito da cui proprio l’Irlanda sembrava in grado di uscirne meglio degli altri. Ma non ci sono solo nuvole all’orizzonte, a Dublino. Anzi, il sereno potrebbe arrivare nientemeno che dalla vicina Gran Bretagna, complice la Brexit, la prossima uscita di Londra dall’Unione Europea, di cui Dublino resta invece parte integrante. Un esempio? Da quando i britannici un anno fa hanno votato a favore della Brexit, sono quasi mille gli avvocati del Regno Unito che hanno chiesto la registrazione in Irlanda, per garantirsi uno «status» Ue. È dieci volte l’abituale numero annuo e riflette il timore di perdere il diritto di rappresentare pienamente i clienti nei tribunali europei dopo il divorzio dalla Ue. In pochi hanno materialmente aperto un ufficio in Irlanda: nella maggior parte dei casi la registrazione è ai soli fini amministrativi, come misura di emergenza. Per ora.

NOMINE
• Comitato per la Corporate Governance di Piazza Affari: Patrizia Grieco, presidente di Enel, è stata nominata Presidente al posto di Gabriele Galateri di Genola.
• Veneranda Fabbrica del Duomo: Fedele Confalonieri è stato nominato Presidente, che succede a Monsignor Gianantonio Borgonuovo.