LISTA NERA UE NEI CONFRONTI PARADISI FISCALI
Servono delle sanzioni per le giurisdizioni che finiscono all’interno dalla lista nera dei paradisi fiscali, che sarà resa pubblica durante il prossimo Ecofin. Il gruppo del codice di condotta sta infatti lavorando a misure difensive contro i paesi della black list fiscale. Le misure saranno di due entità. Una di stampo fiscale: gli stati potranno mantenere una certa discrezionalità nell’applicazione delle norme decise e l’altra di natura extra fiscale: non ci sarà nessun potere discrezionale e queste dovranno essere comuni a tutti gli stati europei Fra le giurisdizioni risultate non in linea con uno o due degli standard europei usati figurerebbero le Bermuda e le Isole Cayman.

ENEL: CHIEDE MAGGIOR CRESCITA DELLE FONTI RINNOVABILI
Un target più incisivo per la crescita delle fonti rinnovabili in Europa, entro il 2030, e tale da portare la generazione verde a una quota del 35 per cento, contro il target attuale del 27 per cento. È quanto chiedono in una missiva alle istituzione europee (pubblicata lunedì scorso dal Financial Times), sei utility come la portoghese Edp, la tedesca EnBw, la danese Orsted, la spagnola Iberdrola, la britannica Sse e l’italiana Enel. Il nuovo obiettivo, secondo le utility, potrebbe essere raggiunto aumentando l’elettrificazione dei trasporti e del settore del riscaldamento, insieme alla ridefinizione di un mercato dell’energia elettrica, più adatto alle energie rinnovabili.

SMOG : PROGRAMMI UE
Cresce la consapevolezza in Europa che la lotta all’inquinamento e alle politiche ambientali non siano solo un costo, ma anche un potenziale guadagno economico, come è emerso da un convegno tenutosi a Bruxelles. Sotto il profilo ambientale il contesto è positivo: dal 1999 al 2016 le emissioni nocive sono calate del 23% nell’UE rispetto a una crescita economica cresciuta del 53%. La Commissione Europea dovrebbe presentare nuovi obiettivi di emissione delle auto, per il periodo 2021-2030, incentivando la produzione e la vendita delle auto elettriche.

AFERPI : IL FUTURO DI PIOMBINO IN FORSE
Un ufficiale giudiziario ha consegnato ad Aferpi un atto di precetto per tre milioni di euro, quale penale prevista dal contratto, per sei mesi di fermo degli impianti. Il contratto prevedeva una penale di 500 mila euro per ogni mese di fermo degli impianti di produzione fino ad un massimo di 3 milioni. Aferpi ha rilevato due anni fa la ex Lucchini di Piombino in amministrazione straordinaria. L’attività dello stabilimento è ferma dall’inizio di quest’anno. Aferpi avrebbe nelle settimane scorse segnalato al ministero dello Sviluppo la possibilità di mantenere fede alle intese su Piombino con la collaborazione di un nuovo partner. Ma il nuovo scenario non sarebbe stato considerato affidabile dal ministero guidato da Carlo Calenda.

MELEGATTI : TENTATIVO DI SALVATAGGIO ATTRAVERSO IL C.P.
Melegatti porta i libri in Tribunale per un ultimo difficile tentativo di salvataggio nella speranza (non ancora del tutto tramontata) di riportare gli storici pandori dell’azienda sugli scaffali dei supermercati per Natale. Il cda del gruppo ha deliberato, all’unanimità dei soci, la richiesta di concordato preventivo. Obiettivo: consentire ai nuovi potenziali investitori (si parla del fondo maltese Abalone) di mettere sul piatto subito sei milioni per far ripartire la produzione e preparare 1,57 milioni di panettoni e pandori per il 25 dicembre. Il piano dovrà ottenere l’ok dei giudici e garantire ai finanziatori una priorità sul rimborso dei loro soldi in caso di crac.

21st CENTURY FOX E DISNEY
Disney ha discusso per acquistare buona parte della 21st Century Fox. Fra le due società le trattative si sarebbero concentrate sulle divisioni intrattenimento, lasciando fuori quelle legate all’informazione e allo sport. La motivazione sarebbe da ricercare in un quadro di mercato che a livello globale vede avanzare nel mondo dei contenuti colossi come Netflix, Amazon, ma anche Facebook e Google. Servirà massa critica. E il deal, in tal senso, andrebbe incontro alle esigenze sia di Fox sia di Disney. Una dotazione non indifferente che rappresenterebbe un plus visto l’avvio nel 2019, da parte di Disney, di un servizio separato (in streaming) dedicato ai film. La 21st Century Fox, dal canto suo, è in attesa di portare a termine il takeover sulla totalità di Sky Plc (di cui Rupert Murdoch ha il 39%). Per ora il deal è nelle mani delle autorità Uk.

Il TESORO: CESSIONI DI PARTECIPAZIONI PER RIMPINGUARE LE CASSE DELLO STATO
Il ministero dell’Economia accelera sulle privatizzazioni e punta ad ampliare le partecipazioni da cedere per totalizzare, entro la fine dell’anno, un incasso complessivo che può arrivare a 2,5-3 miliardi. L’operazione dovrebbe passare soprattutto attraverso la vendita alla Cassa depositi e prestiti di partecipazioni in società quotate controllate dal Ministero dell’Economia. Se il passaggio della quota di controllo di Enav, per controvalore di 1,18 miliardi, è ormai assodato, la novità delle ultime ore riguarderebbe la possibilità della vendita di una parte della partecipazione del 4,3% che il Mef detiene in Eni, attualmente controllata dalla Cdp con il 25,76 per cento. Anche in questo caso l’incasso atteso sarebbe pari a circa un miliardo. Il ministero dell’economia conta inoltre di incassare circa 500 milioni da alcune dismissioni immobiliari e questo porterebbe l’introito complessivo per la casse dello Stato a ridosso dei 3 miliardi.

DIGITAL TRANSFORMATION: COME PUO’ FAR CRESCERE
In occasione del 10° Forum Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confcommercio a Roma, è stata presentata la ricerca annuale del Digital Transformation Institute sugli impatti, le opportunità e la percezione dell’innovazione quale leva di crescita. La ricerca mette in evidenza il ruolo della Digital Transformation come strumento attivatore dei processi di crescita delle imprese italiane e indaga la percezione dei giovani imprenditori rispetto alle opportunità offerte dal digitale e le sfide necessarie a cogliere le opportunità del cambiamento. Secondo gli intervistati gli ambiti di maggiore impatto, rispetto ai processi di trasformazione digitale, sono dieci: concorrenza e mercato, infrastrutture, internalizzazione, modelli di business, organizzazione e processi, accesso al credito e sistemi di pagamento, normativa, politiche del lavoro e welfare, sostenibilità. Il 59,4% delle imprese intervistate si ritiene abbastanza tecnologica, ma solo il 17,9% crede di aver raggiunto un livello molto alto di innovazione digitale. Il 39,4% delle imprese dichiara di aver effettuato investimenti in tecnologie digitali per meno di 5.000 euro e il 28% ammette di non averne fatti per nulla. Laddove si è investito, tuttavia, le imprese intervistate hanno notato un miglioramento significativo nei ricavi (62,2%).

RUFFINI E LE SUE IDEE DI SEMPLIFICAZIONE
Il direttore dell’Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini intervenendo ieri al Primo Forum nazionale dei Commercialisti ed esperti contabili, organizzato da ItaliaOggi ha illustrato alcune questioni legate alla semplificazione
Pendenze fiscali: si controlleranno con il bancomat, l’accesso al cassetto fiscale sarà possibile dagli sportelli bancari e da quelli postamat, senza particolari Pin o codici digitali. Sarà possibile in questo modo verificare se ci sono cose da pagare senza doversi recare allo sportello.
Fattura elettronica: sarà senza scadenze di invio. Un flusso di dati continuo, come peraltro avviene già in Spagna, senza più picchi di notti insonni per gli studi professionali, in prossimità di scadenze da calendario fiscale. Il nuovo adempimento dovrebbe essere obbligatorio dal 2019.
Semplificazione linguaggio: verrà avviato un gruppo di lavoro con il consiglio nazionale dei commercialisti, ecc, con l’obiettivo di semplificare il linguaggio dell’agenzia delle entrate.
Il lavoro quasi di supplenza dei commercialisti rispetto all’Agenzia delle entrate: «Vi è stato chiesto tanto e siete stati per troppo tempo come uno sportello diffuso dell’Agenzia delle entrate. Non è nostra intenzione appesantire il carico. Lasciate all’Agenzia la parte meno entusiasmante del lavoro, legato a una digitalizzazione degli adempimenti».

LA FIGURA DEL COMMERCIALISTA SPECIALISTA SECONDO IL MINISTRO ORLANDO
Corsia preferenziale per la specializzazione dei commercialisti. Il ministero della giustizia, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, ha portato a compimento la definizione del testo che istituisce la figura del commercialista specialista; le nuove norme, che modificano il dlgs 139 del 2005 (costituzione dell’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili), prevede l’istituzione di varie figure professionali, a seconda delle materie trattate dai professionisti, che variano dalla revisione dei bilanci, all’esercizio delle funzioni di sindaco o curatore, passando per l’attività di consulenza e il compimento delle operazioni di vendita di beni mobili e immobili. Verranno individuate, quindi, varie aree di specializzazione della professione.