CONTEZIOSO : I DATI ESPOSTI DAL MINISTRO DELL’ECONOMIA ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO TRIBUTARIO
Il valore delle controversie tributarie annualmente si attesta oltre i 30 miliardi di euro: nel 2018 sono stati 18,9 miliardi di euro in primo grado e 12,3 miliardi in secondo grado. Quello della giustizia tributaria, «è un settore nevralgico per il bilancio statale; occorrono, dunque, particolari cautele e analisi approfondite prima di adottare nuovi assetti e modelli». Il Ministro ha anche espresso entusiasmo per il calo della litigiosità fiscale, tendenza ormai consolidata da tempo «nel periodo 2016-2018 i dati relativi al contenzioso tributario, i ricorsi e gli appelli presentati hanno subito una diminuzione di oltre il 9%».

BREXIT
• LA PAURA INFLUENZA GLI ACQUISTI DI FARMACI NEL REGNO UNITO
• La data del 29 marzo si avvicina, e la Brexit sta inducendo un principio di panico fra i diabetici che dipendono dall’insulina. Il Regno Unito non produce questo farmaco e per l’’uscita di Uk dalla Ue, alcuni pazienti sono tentati di farne incetta. Due terzi dei medicinali e metà delle apparecchiature mediche nel Regno Unito sono importati dall’Unione Europea. Nessuno è in grado di garantire al 100%. Questa inquietante preoccupazione, che non è limitata al solo diabete, sta iniziando a causare difficoltà di approvvigionamento per alcuni farmaci.

• Daily Mirror e Daily Express: Brexit costa 200 mln
Solo la presunzione di un’uscita senza accordi della Gran Bretagna dall’Unione europea è costata 200 milioni di sterline, a causa della «contrazione degli investimenti pubblicitari». Per correre ai ripari l’editore dei due quotidiani britannici ha già messo mano ai conti, svalutando alcuni dei suoi asset, e facendo scorta nei propri magazzini di rotoli di carta per la stampa, acquistati oltreconfine.

LE ESPORTAZIONI GIAPPONESI SOFFRONO IL RALLENTAMENTO CINESE
L’export del Giappone paga il rallentamento dell’economia cinese. L’Arcipelago è diventato molto dipendente dal Regno di Mezzo al quale vende componenti e robot. Le esportazioni giapponesi hanno subito un calo dell’8,4% nel corso del mese di gennaio.

ROCHE RILEVA SPARK T PER 4,3 MILIARDI
Roche, l’azienda farmaceutica svizzera, ha siglato un accordo di fusione vincolante per l’acquisizione dell’americana Spark Therapeutics. specializzata nella scoperta e nello sviluppo di terapie geniche. per 4,3 miliardi di euro.

GENERAL ELECTRIC VENDE IL BIOPHARMA A DANAHER
General Electric ha deciso di vendere il business di biopharma a Danaher, grande gruppo industriale multinazionalE attiva nella progettazione, sviluppo e produzione di prodotti industriali e di consumo per 18,5 mld euro. La mossa è finalizzata alla riduzione del debito attraverso la cessione di una delle attività a più rapida crescita. Si tratta di un cambio di strategia. Il fatturato della divisione in vendita dovrebbe raggiungere quest’anno i 2,8 mld euro.

INTERPUMP: CONTINUA LO SHOPPING PER PROSEGUIRE NELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA
L’azienda ha sottoscritto un accordo vincolante per rilevare una quota del 75% della canadese Hydra Dyne Tech. L’azienda produce cilindri oleodinamici, valvole e giunti rotanti ed è proprietaria della tecnologia brevettata LocSeal, che rappresenta un importante livello di innovazione tecnica per 15,2 milioni di euro. Hydra Dyne Tech ha chiuso l’esercizio 2017-2018 con vendite pari a 23,9 mln euro, un ebitda di 6,1 milioni e una posizione finanziaria netta di 7,2 milioni. I dati del primo semestre 2018-2019 evidenziano un incremento intorno al 20%.

MODA: LE SFILATE DI MILANO STACCANO LONDRA E NEW YORK
Un sistema da 95 miliardi di fatturato, che occupa 600mila addetti: è il tessile-moda-accessorio italiano. Le sfilate dell’ultima settimana hanno portato a Milano un record di presenze esterre: Milano stacca ormai Londra e New York e rivaleggia con Parigi. In passerella e negli showroom marchi noti nel mondo come Prada , Armani, Versace come pure stilisti emergenti: tutti hanno trasmesso l’idea che la creatività italiana, oltre che manifattura e artigianalità, rende la moda globale.

AXA
• CHUIDE IL 2018 CON UTILI GLOBALI IN CALO
La compagnia assicurativa francese ha registrato nel 2018 un utile netto globale di 2,1 miliardi di euro, in contrazione del 66% rispetto all’esercizio precedente. Hanno pesato gli oneri straordinari legati alla filiale americana, Axa Equitable Holding (svalutata per 3 miliardi di euro), quelli legati alla riorganizzazione delle attività vita in Svizzera e all’acquisizione da 15 miliardi di dollari di XL Group. Inoltre, hanno inciso negativamente i costi delle catastrofi naturali, circa 2 miliardi di euro, di cui 600 milioni relativi all’uragano Michael negli Stati Uniti e agli incendi in California nel corso del quarto trimestre. Meglio il risultato operativo, salito del 3% a 6,2 miliardi, e i ricavi in crescita del 4% a 102,8 miliardi.

• AXA ITALIA INVESTE 100 MILIONI PER TRASFORMARE DIGITALMENTE LA COMPAGNIA E INTENSIFICARE I CONTATTI CON I CLIENTI
L’obiettivo è 1 milione di clienti entro il 2020 . Il progetto si chiama Onboarding ed è già partito per i nuovi sottoscrittori di una polizza casa con l’intenzione di estenderlo entro l’anno ai clienti auto, alle pmi e a chi acquista una copertura salute. L’intenzione è di aumentare i momenti di incontro e di scambio di informazioni con gli assicurati, non limitandosi a contattarli quando c’è bisogno di incassare il premio o in caso di sinistro.

TRUMP PROLUNGA LA TREGUA SUI DAZI
Il presidente Usa mantiene le promesse e annuncia che la tregua commerciale con la Cina, in scadenza il primo marzo, sarà posticipata. Tutto questo mentre i colloqui commerciali tra Washington e Pechino hanno raggiunto “sostanziali progressi” in attesa di un vertice per finalizzare l’accordo. Tutti i listini di Borsa hanno festeggiato al rialzo la notizia.

FONDI UE: SPESO SOLO UN MILIARDO SU 43 STANZIATI A FAVORE DELL’ITALIA:
L’Italia ha dato molto all’Unione Europea: solo nel 2017, circa 4,4 miliardi in più di quanto abbia ricevuto da Bruxelles. Nel 2016, ha avuto 11,5 miliardi ma ne ha sborsati 13, 9. E fra il 2011 e il 2017, ha accumulato in tutto 36,1 miliardi di saldi negativi. Nello sbilancio tra il dare e l’avere, l’Italia arriva quarta, dopo la Germania, il Regno Unito e la Francia. Ma chi decide quanto «dare» e quanto «avere»? Il «dare» si decide in base ai trattati da cui è nata l’Unione, firmati da tutti i Paesi. Principio generale: chi sta meglio aiuta chi sta peggio, per favorire la stabilità e la pace sociale dell’Ue. Il bilancio dell’Unione è definito in un piano di sette anni, rappresenta l’1% del Prodotto interno lordo totale dei Paesi membri, ed è sottoposto annualmente all’approvazione dell’Europarlamento. Nel piano 2014-2020 la Ue ha stanziato a favore dell’Italia 42,7 miliardi da investire in programmi di occupazione, crescita, tutela dell’ambiente, agricoltura.