BREXIT : INIZIANO I NEGOZIATI

i colloqui tra Londra e Bruxelles per la Brexit cominciano oggi, nonostante il nuovo governo, dopo le elezioni dell’8 giugno, non ci sia ancora, Theresa May non abbia ancora trovato un accordo con il partito nordirlandese nazionalista, il discorso della Regina sulla nuova legislatura sia stato spostato. la serie di tragici eventi che hanno colpito il Regno Unito. I negoziati si concentreranno su questioni che riguardano l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue mentre le relazioni future tra le parti verranno discusse più avanti: si parlerà di diritti dei cittadini, l’accordo finanziario, il confine con il Nord Irlanda e altre questioni che riguardano la separazione.

AMAZON . GRANDE ACQUISIZIONE (SUPERMERCATI) E PRESTITI AI SUOI RIVENDITORI

  • Il colosso, 455 miliardi di fatturato, ha annunciato l’acquisto per 13,7 miliardi di dollari, di Whole Foods Market (9,8 miliardi di ricavi, 460 punti vendita), la più grande catena di supermercati biologici al mondo. Whole Foods continuerà ad esercitare con il proprio brand, ma la mossa di Amazon risponde alla necessità di trovare sempre nuovi partner per i rifornimenti e soprattutto moltiplicare i punti di consegna per i clienti, visto che i costi della logicistica sono quelli più impattanti.
  • Nel 2011 è entrata nell’Amazon Lending una piattaforma di prestiti alle piccole e medie imprese già presenti, in qualità di rivenditori, sulla piattaforma Amazon. Finora ha erogato 3 miliardi di dollari. Il meccanismo funziona su invito, un algoritmo analizza i dati delle imprese da un punto di vista commerciale e finanziario, in seguito il sistema invita quelle con un merito di credito soddisfacente per chiedere un prestito: è la stessa Amazon a cercarsi la clientela. I prestiti sono solo a breve termine e vanno da un minimo di mille ad un massimo di 750 mila dollari, con tassi tra il 6 e il 17%.

EATALY

“una notizia esplosiva, una operazione epocale, l’acquisizione di Amazon», secondo Andrea Guerra, presidente esecutivo di Eataly (l’azienda fondata da Oscar Farinetti ha radici in Italia e in cantiere un grande piano di internazionalizzazione) e non ha dubbi. Infatti dall’acquisizione da parte di Amazon mostra due insegnamenti importanti: 1) non si può trattare il mondo online come una cosa diversa dal negozio fisico, perché l’esperienza del consumatore è la stessa; e soprattutto 2) l’importanza della qualità, perché nel lungo periodo paga il marchio e non le promozioni. Questa nuova epoca è solo un terreno di grandi opportunità .

PROPRIETA’ INTELLETTUALE : LA SVIZZERA, LA PIU’ INNOVATIVA

La Svizzera resta, per il settimo anno consecutivo, il paese più innovativo al mondo, seguita da Svezia, Paesi Bassi, USA e Regno Unito secondo l’organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale, il cui indice contempla 130 nazioni e si basa su decine di sotto-indicatori, dalle richieste di brevetti alle spese per l’istruzione, tra i primi 25 15 sono paesi europei.

TWITTER : INNOVA PER AUMENTARE I CLIENTI

“Più leggero, veloce e facile da usare” questo il nuovo look per la piattaforma, tra le novità un menù di navigazione laterale, meno schede nella parte inferiore, foto del profilo rotonde. La società afferma di essere disponibile ad altri aggiornamenti ascoltando le opinioni degli utenti in modo da aumentarne il numero e la loro permanenza sul social.

ORO : RICICLAGGIO DI DENARO

La Polizia Tributaria di Como sta indagando su 27 persone ( 4 svizzeri) per una presunta associazione per delinquere, formata da 9 persone, finalizzata al riciclaggio di denaro a terzi trasportato dall’Italia alla Svizzera per investimento in conti svizzeri o  nei paradisi fiscali, al commercio non autorizzato di oro: reati riguardanti complessivamente 15 milioni di euro.

NTV : 2016 POSITIVO GRAZIE A POLITICHE AGGRESSIVE

Grazie alla domanda superiore alla attese, NTV (acronimo per Nuovo Trasporto Viaggiatori) ha potuto incassare più di quanto aveva previsto in un primo tempo: sono stati collocati bond per 550 milioni, 50 milioni in più dell’obiettivo iniziale. Dopo 5 anni di attività, il gruppo, controllato al 23,5% da Intesa Sanpaolo, primo socio davanti a Diego Della Valle, Luca Montezemolo, Gianni Punzo, Generali Assicurazioni, accorcia i tempi di rimborso del debito, pari a un passivo complessivo di 730 milioni. Con l’arrivo di nuovi treni (e quindi con nuove corse) e politiche aggressive di prezzo nei confronti del concorrente, Ntv ha potuto dichiarare nel 2016 ricavi per 340 milioni e un margine operativo lordo per 90 milioni. I passeggeri sono passati dai 6,5 milioni del 2014 ai 9,5 del 2015 agli 11 milioni del 2016.

NIKE: SI RISTRUTTURA

Il maggior produttore di scarpe sportive al mondo si ristruttura. Dopo una trimestrale sotto le attese l’ad Mark Parker ha deciso di ridurre la forza lavoro del 2% a livello mondiale. Ci saranno 1.400 licenziamenti su oltre 77mila dipendenti, ma al contempo l’obiettivo è di servire meglio i suoi clienti in 12 città, tra cui  Milano, di 10 paesi. Nike infatti è sempre più pressata dai concorrenti. L’iniziativa è dunque pensata per focalizzarsi sui consumatori snellendo l’organizzazione ed abbassando i costi. Certo il web farà la parte del leone. La strategia contempla infatti la creazione di una struttura di e-commerce che permetta la consegna veloce dei prodotti.

NESTLE’: NUOVE POLITICHE

  • Una crescita dell’export dei Baci Perugina del 40%, la conferma di investimenti per oltre 60 milioni di euro, ma nessun passo indietro su 340 esuberi. Il gruppo svizzero ha confermato di voler procedere a un riequilibrio occupazionale che coinvolgerà Perugia San Sisto, con investimento per lo sviluppo commerciale e ammodernamento degli impianti produttivi e un piano sociale attraverso la ricollocazione degli organici all’interno del gruppo  o presso altre aziende del territorio. I Sindacati hanno chiesto di coinvolgere anche il governo, non solo il Mise.
  • Intanto negli USA sta valutando opzioni strategiche per le sue attività dolciarie, in particolare sarebbe intenzionata a vendere marchi come Butterfinger e BabyRuth: in questo modo si confermerebbe una politica di cessioni non redditizie e la scelta di ottimizzare la redditività e puntare sui prodotti più salutisti.

PANEM

E’ giunta alla stretta finale la lunga crisi della storica azienda di Muggiò, da anni in crisi. Nata nel 1969, negli anni d’oro riforniva le mense scolastiche e i centri commerciali , dando lavoro a 500 famiglie. Nel 2011 ha portato per la prima volta i libri in Tribunale, ogni tentativo di rilancio è stato un fallimento. Ora i sindacati e lavoratori temono che anche i nuovi proprietari possano fare un passo indietro e ci sarebbero, quindi, 120 operai senza futuro. Sullo sfondo c’è la crisi del settore, mentre il pane viene importato dall’Est Europa.