BORSA DI HONG KONG : LA CINA MUOVE VERSO LA BORSA DI LONDRA
La borsa di Hong Kong avanza una proposta di acquisto da 29,6 miliardi di sterline a quella di Londra, che a sua volta controlla Piazza Affari,. La società cinese ritiene che una fusione sarebbe «un’opportunità strategica molto convincente per creare un leader infrastrutturale del mercato globale». Se le due società dovessero raggiungere un accordo, la borsa di Hong Kong richiederebbe la seconda quotazione a Londra. Si tratterebbe della seconda acquisizione all’estero della borsa cinese dopo quella del London Metal Exchange, realizzata nel 2012 per entrare nel settore delle materie prime. Il primo listino mondiale resta il Nyse con 20.680 miliardi di dollari di capitalizzazione, il Nasdaq vale 9.760 mld. Hong Kong capitalizza 3.820 miliardi contro i 3.640 miliardi di Lse: insieme fanno 7.460 miliardi di market cap, la seconda a livello mondiale. Se si aggiungono Shanghai e Shenzhen, si arriva a 13.790 mld.

SALONE DI FRANCOFORTE: DAL 12 AL 22 SETTEMBRE ’19
il Salone di Francoforte 2019 apre i battenti: tante le novità esposte, nonostante il ridimensionamento dell’evento (solo quattro padiglioni aperti alla Frankfurter Messe) a causa delle assenze dei costruttori, fra cui spiccano quelle illustri di FCA e Toyota,. Pertanto, la presenza di case teutoniche appare ulteriormente amplificata, considerato che molte delle marche presenti fanno capo all’industria tedesca.

EDISON: A MILANO APRE LE OFFICINE DELL’INNOVAZIONE IN COLLABORAZIONE CON IL POLITECNICO DI MILANO
Edison punta sull’innovazione e inaugura Officine Edison Bovisa. Un polo per la sperimentazione digitale dell’energia in collaborazione con il Politecnico di Milano. Per rispondere all’esigenza del mercato del lavoro le Università puntano su trasversalità e interdisciplinarietà. Officine Bovisa è un progetto partito da lontano, con l’insediamento del campus del Politecnico e la nascita del primo importante incubatore PoliHub. Edison ha saputo cogliere le potenzialità di un polo dell’innovazione che ospita 20 mila studenti, 120 start up, oltre a dipartimenti di ingegneria e architettura, e ha puntato su questo progetto che coinvolge pubblico, privato e azienda.

BREXIT: UN ALTRO SCHIAFFO A JOHNSON
Seconda bocciatura sulla mozione presentata da Boris Johnson per la convocazione di elezioni anticipate nel Regno Unito il 15 ottobre. La Camera dei Comuni l’ha bocciata chiedendo al premier d’assicurare prima che il 31 ottobre non vi sia una Brexit no deal nel rispetto della legge pro-rinvio appena varata. Lntanto il neo-presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha detto: “Un ritiro senza accordo (hard Brexit) non è nell’interesse né dell’Ue né del Regno Unito, è nell’interesse di tutti avere una Brexit ordinata. “Se il Regno Unito dovesse chiedere una ulteriore proroga gliela concederemo”. Inoltre la Corte di appello di Edimburgo ritiene che l’operato del governo ha rappresentato “un caso oltraggioso di violazione chiara degli standard di comportamento generalmente richiesti alle autorità pubbliche”. Al Governo rimane di appellarsi all’Alta Corte del Regno Unito per provare a rimbaltare il verdetto scozzese.

EVASOMETRO: l’AGENZIA DELLE ENTRATE SONDERA’ I CONTI CORRENTI
Il grande Fratello Fiscale che passa al vaglio i conti correnti degli italiani è pronto. Si tratta dello strumento ribattezzato evasometro, che incrocia spese e redditi lanciando l’allarme se i dati non sono coerenti. Ora toccherà al nuovo governo decidere quanto e come spingere su questa leva, potenzialmente dirompente, per dichiarare guerra a tutto campo all’evasione fiscale. La fase sperimentale è già stata avviata dall’Agenzia delle Entrate subito dopo Ferragosto e ha coinvolto anche le persone fisiche.Si tratta in particolare di un software messo a punto per incrociare i dati contenuti nei conti correnti, guardando ai saldi e ai movimenti, con quelli della dichiarazioni dei redditi.

IL CIBO: COME L’ARTE VA DIFESO
«L’agroalimentare italiano è cultura. Come le opere d’arte. E come queste va tutelato dalle usurpazioni. Ma nel codice penale non abbiamo gli strumenti per farlo»: è la visione del capo del Comando Carabinieri per la Tutela agroalimentare. Ad oggi il Comando ha controllato 1.154 aziende di produzione, trasformazione e distribuzione di alimenti. In 555 sono state rilevate irregolarità: 442 sono di tipo amministrativo e 237 reati. Il più comune è la tentata frode in commercio, cioè la proposizione di un prodotto non corrispondente a quanto dichiarato in etichettatura. L’etichetta costituisce la carta di identità a livello comunitario del prodotto alimentare. Sul web, invece, le piattaforme e-commerce sono molto sensibili agli alert, quindi più attenti.

DAL MONDO DEL CALCIO
• Fiorentina: in 17 anni i Della Valle hanno investito 285,3 milioni, dei quail 221,3 versati come aumento di capitale e 64 in finanziamenti. Il club era stato acquistato nel 2002, dopo il falilmento. Era una scatola vuota e dovette ripartire dalla serie C2 con il nome Fiorentia Viola. La risalita è stata faticosa tanto da ritornare in Serie A dopo due anni dalla rifondazione. Nel 2017 la Fiorentina chiude con un utile di 35,5 milioni. Nel 2018 il bilancio ritorna in rosso. In mancanza di cifre ufficiali sulla cessione al nuovo proprietario Commisso, il sogno viola è costato parecchi soldi.
• Juventus: il prossimo 19 settembre sarà presentato il bilancio 2018-2019,che, dai dati della holding Exor, ha chiuso per il secondo anno consecutivo in rosso, con una perdita di circa 40 milioni. Sarà interessante valutare i ricavi (nell’esercizio scorso 504 milioni, nel primo semestre 330 milioni). Al di là delle oscillazioni legate alla Champions e alla vendita di calciatori, la Juve, in questi anni, è stata il simbolo dei limiti della serie A, incapace di tenere il boom dei diritti tv della Premier: nonostante le vittorie e la crescita del business, il valore del club nelle ultime classifiche è stata superata da squadre che come fatturati erano pari o sotto fino a qualche anno fa (Arsenal, Manchester, Tottenham).
• Calcio Mercato: Con l’estate quasi alle spalle e con la chiusura dei trasferimenti è possibile fare un primo bilancio: il calcio mercato alla data del 2 settembre ha registrato il record di spesa, certificato a 1,17 miliardi. Di fatto però gli spettatori tv sono in calo, le plusvalenze continuano ad avere un ruolo molto importante nella stesura dei bilanci e nonostante alcuni segnali complessivi di miglioramento molte società continuano ad essere in rosso. Chi ha speso di più è stata la Juventus (188,5 milioni) seguita dall’Inter, che ha ritrovato la capacità di spesa (155 milioni. In Europa la nostra Serie A si classifica al terzo posto, preceduta solo da Premier League ( 2,2 miliardi), Liga spagnola (1,37 e vale l’1,4% del Pil spagnolo con ricavi pari a 4,5 miliardi), seguita da Bundesliga (740 milioni) e Ligue 1 (670 milioni).
• Milan: il Fondo Elliott rischia di accusare perdite consistenti poiché il calcio è un settore soggetto a variabili non prevedibili, salvo che arrivi un compratore che metta sul piatto almeno 500 milioni di euro.

CRISI DI IMPRESA: PRONTI I SETTE INDICI DI ALLERTA (CNDCEC)
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ha messo a punto la bozza di parametri che possono condurre allo stato di crisi e innescare quindi la procedura di allerta, cardine della riforma della Legge Fallimentare, tesa a evitare che la crisi sfoci nell’insolvenza

CASSAZIONE:

• CESSIONI FITTTIZIE PARALLELE ALL’ATTIVITA’ CONFIGURANO IL REATO DI AUTORICICLAGGIO
• È autoriciclaggio distrarre l’azienda con cessioni e trasferimenti fittizi continuando a gestire l’attività che produce ricavi. La Corte di Cassazione ha confermato la responsabilità penale e il sequestro a carico di un imprenditore. L’illecito non si configura quando il bene distratto è statico. La situazione muta però radicalmente qualora il bene conseguito con il reato presupposto sia per sua natura, in virtù delle sue intrinseche caratteristiche «dinamiche», idoneo a determinare l’impiego dell’utilità illecita conseguita in attività economiche o finanziarie.

• È AUTORICICLAGGIO SE L’IMPRENDITORE REINVESTE IN AZIENDA I PROFITTI DEL REATO
• Rischia anche la condanna per autoriciclaggio l’imprenditore che reinveste in azienda i profitti del reato che ha compiuto: il delitto ex articolo 648 ter.1 Cp, infatti, è integrato dalla condotta che si limita a ostacolare l’accertamento della provenienza del denaro, anche con operazioni tracciabili. E nel profitto sequestrabile dell’autoriciclaggio rientrano pure i costi di gestione per reimpiegare i proventi illeciti del reato presupposto perché servano a generare altro profitto. È quanto emerge dalla sentenza pubblicata l’11 settembre dalla seconda sezione penale della Cassazione.

I GIGANTI DEL WEB: MIRINO DELL’ANTITRUST
Un immenso uragano, senza più ostacoli politici, né barriere geografiche, si sta dirigendo minaccioso contro i giganti della Silicon Valley. Amazon, Apple, Facebook e soprattutto Google sono nel mirino di nuova leva di “sceriffi” dell’antitrust che si muovono a tutti i livelli, federale e statale, americano ed europeo. Otto stati americani hanno aperto una inchiesta antitrust su Facebook, poi cinquanta stati americani un’ indagine giudiziaria su Google per scoprire, E ieri, a Bruxelles, Margrethe Vestager che negli ultimi anni non ha dato pace ai colossi hi-tech, è stata riconfermata all’Antitrust. Il dipartimento della giustizia di Washington e la Ftc (Federal trade commission) hanno avviato indagini sulle quattro Big: Amazon, Apple, Facebook e Google. Forse le multe non fanno molta paura, ma non si può escludere che la pena per una violazione delle norme anti-monopolio arrivi alla frammentazione del gruppo in varie società. Grazie ai loro profitti miliardari, tutte le aziende hi-tech non badano a spese in questo settore, oltre che nel finanziare i partiti politici. Facebook “investe” 12,6 milioni di dollari all’anno in contributi elettorali, Amazon 14,2 e Google 21. Somme e uomini per bloccare l’offensiva a Washington e a Bruxelles.