PROFESSIONISTI : SCAMBIO DI INFORMAZIONI ALLARGATO AGLI SCHEMI EVASIVI

Professionisti obbligati a denunciare gli schemi evasivi o elusivi (e i relativi beneficiari) da loro stessi costruiti. È l’ultimo, affilato, strumento di lotta all’elusione e all’evasione fiscale lanciato dall’Ocse, che l’11 dicembre ha rilasciato, in consultazione pubblica, la bozza delle regole sullo scambio di informazioni e sul rapporto professionisti-evasione. L’annuncio è stato dato dal direttore del dipartimento delle finanze Fabrizia Lapecorella, intervenuta ieri al convegno «Dopo la voluntary, tra scambio di informazioni e autoriciclaggio», organizzato da Kpmg e ItaliaOggi, a Milano. Il numero uno del dipartimento delle finanze ha anche anticipato la messa in consultazione da parte del ministero del nuovo testo della direttiva Ue proprio sullo stesso tema. Gli scandali Panama papers e Paradise papers hanno infatti messo in luce il ruolo decisivo dei professionisti nella costruzione delle strutture elusive e degli schemi di pianificazione fiscale aggressiva. Ora si chiede agli stessi professionisti di smontare questi meccanismi, denunciando alle autorità fiscali i beneficiari effettivi, in conformità alle regole di divulgazione obbligatoria delineate nei Beps 12.

OCSE

Come accennato qui sopra, l’OCSE avvia una consultazione pubblica sugli standard comuni per lo scambio automatico di informazioni per gli accordi di elusione e di strutture offshore sul ruolo dei consulenti fiscali. L’adozione di tale scambio ha lo scopo di limitare la capacità dei contribuenti di nascondere il loro reddito in paesi a fiscalità privilegiata. Il documento chiede un input alle parti interessate sulle nuove regole obbligatorie di divulgazione da applicare ai professionisti.

FACEBOOK: VUOLE PAGARE LE IMPOSTE SUI RICAVI, MA I COSTI?

Mentre avanza la crociata fiscale contro i giganti di Internet, Facebook cambia e annuncia che contabilizzerà i ricavi pubblicitari, non più solo a Dublino, dove c’è la sede internazionale, ma a livello locale dove sono realizzati. Quindi, per quel che ci riguarda in Italia, dove il «nuovo corso» comincerà da metà 2018, mentre negli altri 25 Paesi dove Facebook è presente sarà completato entro la prima metà del 2019.

PEC CON FIRMA DIGITALE

Una cartella di pagamento ricevuta tramite posta elettronica certificata per essere valida, deve riportare anche la firma digitale di chi l’ha inviata in modo da attestare l’autenticità del file allegato, perché tale mancanza determina l’invalidità della notifica allegata alla PEC, questa la tesi che stanno fornendo numerosi giudici, avallata anche dalla Commissione Tributaria Provinciale di Vicenza.  Per capire se la cartella presenta la firma digitale del mittente (Agenzia Entrate Riscossione) occorre verificare se il file allegato è in formato  .p7m, apribile solo tramite un software apposito di firma digitale, poiché tale estensione certifica la garanzia dell’integrità e immodificabilità del documento informatico e l’identificabilità del suo autore. Inoltre la notifica via Pec della cartella esattoriale può (e non «deve») essere effettuata solo ai contribuenti obbligati per legge ad avere una casella di posta elettronica certificata: società, ditte individuali e professionisti iscritti all’Albo.

ELITE : emette per la prima volta obbligazioni

Al via oggi il primo ELITE Basket Bond, un’operazione di emissione contestuale di obbligazioni di durata decennale che coinvolge 10 società italiane: si tratta della prima transazione finanziaria di sistema, che valorizza un insieme selezionato di imprese di qualità che rappresentano il tessuto economico del Paese. Lo strumento, fortemente innovativo, è rappresentato dall’emissione di titoli garantiti dalle obbligazioni emesse da società Elite con identiche caratteristiche in termini di durata e tasso, ma con ammontare differente. Le obbligazioni sono state interamente sottoscritte da uno Special Purpose Vehicle (SPV) che ha emesso un’unica tipologia di titoli di ammontare pari alla somma dei singoli strumenti. I titoli beneficiano inoltre di una garanzia fornita in forma mutualistica dalle stesse società emittenti (credit enhancement). Gli emittenti utilizzeranno i proventi dell’emissione per sostenere investimenti volti alla crescita della propria attività. L’operazione vede coinvolte 10 società Eite Damiano, Irritec, L. Molteni & C. dei F.lli Alitti, M.E.P. Macchine Elettroniche Piegatrici, Objectway Group, Officine Metallurgiche G. Cornaglia, Peuterey, Radio Dimensione Suono, Svas Biosana e Tecnocap. I principali investitori dell’operazione sono la Banca Europea degli Investimenti (BEI) e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) che hanno svolto un processo di due diligence e sottoscritto rispettivamente il 50% e il 33% dell’ammontare complessivo dell’obbligazione emessa dallo Special Purpose Vehicle . All’operazione hanno inoltre aderito una serie di altri investitori professionali, fra cui Banca IFIS e Zenit SGR.

TENCENT vuole diventare concorrente di Alibaba e Amazon

Tencent Holdings ltd., società provider di servizi internet nata in Cina nel 1998 e quotata presso l’Hong Kong Stock Exchange dal 2004, vuole acquisire il 5% di Yonghui Superstores, operatore di supermercati e ipermercati, quotato sulla borsa di Shanghai, per contrastare Alibaba e Amazon sui food store. L’investimento dell’azienda, attraverso la sua affiliata Linzhi Tencent, comprenderà anche una partecipazione del 15% in Yonghui Yunchuang, operatore di retail store di nuova concezione che lavora in modo simile a Alibaba’s Hema Supermarket.

UNIBAIL- RODAMCO diventa gigante nell’immobiliare commerciale mondiale

Nasce un nuovo gigante dell’immobiliare commerciale mondiale e sarà a trazione europea. Unibail-Rodamco, il gruppo franco-olandese, numero uno del settore nel Vecchio Continente, rileverà l’omologo australiano Westfield, con una delle maggiori operazioni di M&A dell’area degli ultimi anni. L’offerta di Unibail-Rodamco, accettata da Westfield, valorizza il gruppo australiano 20,9 miliardi di euro. Da parte sua Unibail-Rodamco ha una capitalizzazione borsistica di 22 miliardi di euro. Il patrimonio immobiliare complessivo del nuovo gruppo ammonterà a 62,1 miliardi di euro e sarà composto di 104 centri commerciali, oltre a immobili per uffici, ripartiti in 27 grandi città, 16 delle quali in Europa e il resto in Usa e Gran Bretagna e 3.700 dipendenti.

CARBONE : l’Europa prevede di cessare l’utilizzo.

Entro il 2030, il 97% delle centrali a carbone in Europa non sarà più in grado di generare profitti. Una evoluzione del dato attuale, dove a essere fuori mercato è già il 54% degli impianti. Se i siti non verranno chiusi per tempo, le utility coinvolte potrebbero perdere fino a 22 miliardi di euro.

MAHINDRA PUNTA SU PININFARINA PER DARE SLANCIO DI STRATEGIA DI CRESCITA INTERNAZIONALE

Il costruttore indiano intende fare il suo ingresso negli Stati Uniti e in Cina, i due principali mercati automobilistici mondiali, attraverso il lancio di auto elettriche di fascia alta prodotte dalla società torinese, controllata con il 76% circa del capitale da poco meno di un anno. Sarà valutata anche una strategia per il mercato cinese, definito buono per le auto sportive di fascia alta. Mahindra, un conglomerato con attività che spaziano dall’aeronautica alle automobili fino ai trattori, aveva acquistato Pininfarina nel 2015 attraverso un accordo da 25,5 milioni di euro, perfezionato nel maggio scorso, volto a migliorare la sua reputazione e credibilità nel settore automotive a livello globale. L’obiettivo è quello di ampliare la sua presenza e i suoi investimenti negli Usa, per lo più tramite la controllata coreana Ssangyong.

FALCK RENEWABLES : PIANO INDUSTRIALE 2017-2021 CON MIGLIORAMENTI

Il consiglio di amministrazione di Falck Renewables ha aggiornato e approvato il piano industriale 2017-2021 della società. Il piano prevede al 2021 un margine operativo lordo consolidato di 208 milioni di euro, in aumento del 3,5% rispetto al piano presentato lo scorso anno e con un tasso medio annuo del 12% nel periodo compreso tra il 2018 e il 2021.   Il piano prevede al 2021 un utile netto consolidato prima delle minorities superiore a 30 milioni di euro ed investimenti cumulati per 714 milioni di euro, rispetto ai 702 milioni di euro del piano dello scorso anno.