DIESEL USA: RISTRUTTURA IL RETAIL E PRESENTA ISTANZA CHAPTER 11
Il ramo Usa del colosso fondato da Renzo Rosso ha presentato istanza di chapter 11 per poter chiudere alcuni dei suoi punti vendita meno redditizi e rafforzare l’e-commerce. Diesel Usa non ha intenzione di chiudere, ma vuole uscire da alcuni dei suoi 28 negozi, a causa delle perdite generate a seguito del rifiuto dei proprietari di offrire diminuzioni sui costi di locazione. Diesel Usa avrebbe da 50 a 100 milioni di dollari di asset e da 10 a 50 milioni di dollari di passività.

AZIMUT: GRAZIE AI BUONI CONTI 2018 RISULTA LA MIGLIORE DEL 2019
Ha chiuso il 2018 con un utile netto consolidato di circa 145 milioni e ricavi consolidati a 748 milioni. Il totale delle masse gestite a fine dicembre 2018 si attestava a 39,8 miliardi. La raccolta netta del 2018 è stata di 4,4 miliardi, di cui la metà proveniente dal business estero. La società stima per il 2019 di raggiungere un utile netto di 300 milioni.

VISCO ( BANKITALIA) OCCORRE ANCORA PRUDENZA, L’ECONOMIA CORRE ANCORA RISCHI E SOLLECITA RIFORMA SISTEMA TRIBUTARIO
«C’è una collaborazione intensa e continua anche con questo governo. Ci possono essere differenze di opinioni, ma il rispetto dell’autonomia della banca centrale c’è sempre». «Il sentiero è stretto e la coerenza tra il disegno di possibili misure e la loro concreta attuazione non è scontata» «Di fronte ai rischi concreti che la nostra economia oggi corre, forse la politica di bilancio attuata avrebbe potuto essere più prudente soprattutto per quanto riguarda la composizione del bilancio» Secondo Visco, è ora il momento di pensare a una riforma complessiva del sistema tributario. Intanto la produzione industriale evidenzia in gennaio un aumento dell’1,7% rispetto a dicembre, dato positivo dopo quattro mesi di flessioni, ma che si inserisce in un trimestre (novembre-gennaio) che registra – 1,8%,

PERNIGOTTI: CINQUE AZIENDE INTERESSATE AL GELATO
Sono cinque e tutte italiane le aziende interessate a rilevare la divisione I&P di Pernigotti, impegnata nella produzione e commercializzazione di preparati per gelaterie artigianali e pasticcerie. La vendita del ramo d’azienda è stata decisa durante il Consiglio di amministrazione dello scorso 14 dicembre. Le trattative sono in corso e prosegue anche la ricerca di acquirenti per Pernigotti, i cui dipendenti sono dal 5 febbraio in Cassa integrazione.

IL FONDO NORVEGESE ”NORGES BANK INVESTMENT” DISINVESTE DAL PETROLIO PER RAGIONI ECOLOGICHE E FINANZIARIE
Un colosso da oltre mille miliardi di asset in gestione che reinveste gli ingenti proventi che il Paese deriva dalle sue risorse petrolifere e che, da oggi, non potrà più avere titoli di società che operano solo nella produzione di petrolio. Una mossa solo apparentemente “ecologista” che ha un suo senso finanziario se vista come una strategia per diversificare ulteriormente i propri investimenti. Il via libera alla proposta apre la strada alla liquidazione di un portafoglio di oltre 37 miliardi di dollari. E non è un caso che tutto il comparto abbia reagito negativamente in Borsa alla pubblicazione della notizia.

DEUTSCHEBANK-COMMERZBANK : AVVIANO COLLOQUI PER MERGER
Commerzbank e Deutsche Bank trattano per la fusione e i titoli delle due banche corrono alla Borsa di Francoforte. La spinta agli acquisti arriva dalle indiscrezioni secondo le quali il management dei due gruppi avrebbe accettato di avviare colloqui informali per un possibile merger. L’unione potenziale avrebbe per oggetto un quinto del mercato del credito tedesco, con un massa di circa 40 milioni di clienti.

ASSOCIAZIONE COSMETICA ITALIA: IL SETTORE FATTURA 11 MILIARDI E DAL 14 AL 18 MARZO SI TERRA’ COSMOPROF
«La cosmetica continua a crescere (+1,3%), a creare nuove imprese e ad assumere, soprattutto donne, il 54% dei 35 mila lavoratori del settore (con l’indotto si sale a 200 mila) è di sesso femminile», secondo Cosmetica Italia, l’associazione che riunisce oltre 500 imprese. Il fatturato è salito del 2% a 11,2 miliardi, l’export è aumentato del 3,6% a 4,8 miliardi, il 60% dei prodotti consumati in Europa è fatto in Italia, soprattutto in Lombardia. A Bologna, dal 14 al 18 marzo, si terrà Cosmoprof, la più importante fiera mondiale.

LA PROSSIMA VISITA DI XI IN ITALIA : UN «MEMORANDUM D’INTESA» TRA CINA E ITALIA PUÒ VOLER DIRE MOLTO DAL PUNTO DI VISTA POLITICO, MA POI VA RIEMPITO DI PROGETTI OPERATIVI.
Il Presidente cinese dovrebbe venire a Roma in visita di Stato, tra il 21 e il 23 marzo. Nell’elenco provvisorio dei membri «non politici» ci sono una settantina di leader industriali, tra cui China Communications Construction Company (infrastrutture, 116 mila dipendenti); China Railway Construction, (l’alta velocità Pechino-Shanghai), Citic Construction, ecc. Avere a bordo un Paese del G7 come l’Italia, i cui gruppi industriali hanno know-how nelle infrastrutture e sono storicamente capaci di lavorare in Paesi «caldi» e instabili, potrebbe aprire ai cinesi nuove linee di credito internazionale, trasparenti. Roma, aderendo, potrebbe garantire standard occidentali, evitando i timori della «trappola del debito» denunciati in molti Paesi asiatici dove si sono impegnati i cinesi.

LEONARDO: LEADERSHIP, CRESCITA NEGLI USA E OBIETTIVO GIAPPONE(AEREI ED ELICOTTERI)
Nel 2018 Leonardo ha conquistato la leadership mondiale con la quota di mercato salita al 40%, riconosciuto dal sondaggio annuale tra i piloti di elicotteri della rivista di settore Pro Pilot. Tale leadership è confermata anche negli USA, uno dei principali ‘home market’ dell’Azienda. Leonardo ha siglato un’intesa con Nakanihon Air Service, operatore giapponese di aerei ed elicotteri, per avviare un gruppo di lavoro volto ad analizzare i requisiti per l’impiego in Giappone dell’elicottero AW609, elicottero che si occupa, tra l’altro di ordine pubblico e sicurezza, eliambulanza, protezione civile, antincendio, ecc.

GETRA: PARLA LA TERZA GENERAZIONE, FONDATA DAL NONNO
«Nel settore dei trasformatori il mercato è globale, e di conseguenza circa l’80% della nostra produzione è destinato all’esportazione, sia che si tratti di impianti di piccole che di grandi dimensioni», spiega il presidente di Getra, imprenditore di terza generazione. L’azienda, fondata nel primo dopoguerra dal nonno, è cresciuta fino a raggiungere un fatturato annuo di circa 100 milioni di euro, con trecento dipendenti in Italia e altrettanti impegnati nelle attività di cantiere all’estero. «Per tenere il passo con il mercato internazionale è necessario un continuo aggiornamento tecnologico e a questo scopo abbiamo appena investito 30 milioni», «Il nostro sbarco al listino è condizionato all’ipotesi di una acquisizione importante, in mancanza della quale contiamo di continuare a svilupparci con l’autofinanziamento