VOLUNTARY E I “ RECALCITRANTI”

Il Ministero dell’Economia e Finanza e l’Amministrazione Federale svizzera hanno concluso un accordo per rendere operativo lo scambio di informazioni ai fini fiscali attraverso “ richieste di gruppo”, in base all’art.27 della convenzione per evitare le doppie imposizioni tra l’Italia e la Svizzera., allineando cosi lo scambio di informazioni tra i due Paesi agli standard OCSE. Tale intesa riguarda i “recalcitranti”, cioè gli italiani che non hanno fornito “ adeguate rassicurazioni” sulla regolarità dei depositi presso le banche svizzere e che non hanno usufruito della prima voluntary. Grazie allo scambio automatico di informazioni, in vigore dal 2017, i flussi di informazioni fiscali riguarderanno una buona fetta di mondo e non solo la Svizzera.

PROCESSO TRIBUTARIO ONLINE DA FACOLTATIVO A OBBLIGATORIO

  • Il processo tributario online obbligatorio è la direzione in cui si sta muovendo il Governo, a circa un mese dalla data in cui il Processo Tributario Telematico (PTT) affronterà il banco di prova più rilevante abbracciando Lazio e Lombardia, ossia le due regioni principali in termini di numero di ricorsi e valore economico delle controversie, per essere poi esteso in tutta Italia entro fine anno. Questo è uno degli spunti emersi in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario tributario in Lombardia, dove Paola Alifuoco, direttore della segreteria della Commissione tributaria regionale (CTR) milanese, il PTT consentirà un ulteriore semplificazione delle modalità di deposito dei ricorsi e degli appelli per poter fronteggiare le esigenze dell’utenza lombarda.

SAVE : RISULTATI 2016

Risultati e dividendo in crescita per Save. Il fatturato del gruppo che controlla l’aeroporto di Venezia,-Treviso e Verona è salito a 188,2 milioni (+13,1%), Mol a 87,7 milioni (+19,0%) e l’utile a 42 milioni (+43,9%).

FERRAGOMO, TODS: PRIMI DEFINIZIONI NEL PATENT BOX

Effetto Patent Box sull’utile netto per Ferragamo e Tod’s: le due società del lusso, le prime ad avere avuto l’ok dall’Agenzia delle Entrate all’applicazione della nuova norma sui conteggi fiscali, hanno registrato un risparmio fiscale pari a 7,4 milioni per Tod’s e 32 milioni per Ferragamo, grazie al Patent Box. Ferragamo ha chiuso l’esercizio 2016 con un utile netto di pertinenza del gruppo in crescita del 17%, rispetto al 2015, mentre Tod’s con un risultato in calo, pari a 86,3 milioni rispetto ai 92,7 del 2015.

COFIDE . RISULTATI 2016

Cofide ( Gruppo de Benedetti) ha chiuso il 2016 con un utile netto di 21,2 milioni (+13,4%) a fronte di ricavi per 2,62 miliardi (+3%).

BORSA ITALIANA: NUOVE MATRICOLE

  • CRESCITA:

Nuova matricola su AIM Italia una spac, ossia un veicolo di investimento contenente esclusivamente cassa e costituito per raccogliere fondi al fine di effettuare operazioni di fusione e/o acquisizione di aziende. La Spac ha raccolto nel complesso 130 milioni su un totale di 108 investitori,  l’obiettivo era di 100 milioni.

  • AVIO

Si prepara al previsto debutto in Borsa nel segmento Star, gli istituti coinvolti nel collocamento, Banca IMI, Banca Leonardo e Intermonte, più Equita nel ruolo di sponsor. La capitalizzazione prevista si dovrebbe aggirare sui 330 milioni e Avio sarà una public company tecnologica , la prima quotata al mondo specializzata nei razzi per satelliti.

  • Il lusso si prepara per lo sbarco in Borsa. Fra la fine del 2017 e l’inizio del 2018, potrebbero sbarcare a Piazza Affari due tra i marchi italiani più noti nel fashion e negli accessori., cioè Valentino e Furla.
    • VALENTINO: Le banche d’affari, interessate a far parte del consorzio di coordinatori dell’offerta, starebbero in particolare sondando l’azionista di Valentino, cioè la holding Mayhoola che fa capo ai reali del Qatar. Valentino era stata rilevata dai regnanti di Doha nell’estate del 2012 per 720 milioni di euro: un prezzo che era sembrato in prima battuta esagerato, visto che il bilancio 2011 si era chiuso con un fatturato di 322,4 milioni di euro, ma l’azienda ha spinto negli ultimi anni sulla crescita: archiviando il 2016 con una crescita di quasi il 10% del fatturato a 1,1 miliardi di euro.
    • FURLA

Stesso disegno per questo marchio del lusso. Al lavoro sul dossier sarebbe la società d’investimento Tip, entrato nel gruppo famoso per borse e accessori, tramite un prestito convertibile. Anche in questo caso le banche starebbero sondando gli azionisti per costituire il consorzio. L’orizzonte temporale dell’Ipo è sempre tra fine 2017 e inizio 2018. Furla, che nel 2016 ha archiviato un fatturato superiore ai 400 milioni e un Mol di una sessantina di milioni, potrebbe valere in Borsa attorno ai 700 milioni di euro.

Il Sole 24 Ore : aumento di capitale e nuovo direttore

Aumenterà il capitale di 60-70 milioni a fine aprile. L’operazione sarà aperta al mercato, anche se Confindustria, al momento, con risorse per 40-50 milioni, vuole mantenere il controllo della società (ha il 67,5%Il CDA ha nominato direttore della testata il Dr. Guido Gentili.

REMEDIA : RACCOLTA RECORD

Remedia – principale Sistema collettivo italiano per la gestione ecosostenibile di tutte le tipologie di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, pile e accumulatori e impianti fotovoltaici – ha chiuso il 2016 con una raccolta di 67mila tonnellate, un incremento del 68%, rispetto al 2015. Il Consorzio continua a garantire un’alta efficienza nel servizio, con una puntualità di ritiro superiore al 99%, per quanto riguarda i RAEE domestici. Progredisce la raccolta per tutte le categorie di RAEE domestici, dalla categoria R1 (Freddo e clima) alla categoria R5 (Sorgenti luminose). La Lombardia svetta in classifica come la regione più produttiva, per quantità di RAEE domestici raccolti, seguita da Campania e Veneto.

IMA : RISULTATI 2016

Il gruppo, attivo nella progettazione e produzione di macchine automatiche per il confezionamento di prodotti alimentari e farmaceutici, ha chiuso il 2016 con un utile netto di 93,5 milioni di euro,(+33,8%), rispetto al 2015, i ricavi netti sono aumentati del 18,1% a 1,31 miliardi, una quota di export superiore all’86% grazie agli ottimi risultati ottenuti in Asia, Cina e Medio Oriente, ebitda di 170,2 milioni (21%), portfolio ordini in crescita del 17,9%.

MARR : RISULTATI 2016

La società attiva in Italia nella commercializzazione e distribuzione all’ingrosso di prodotti alimentari ha chiuso il 2016 con un utile a 58,5 milioni di euro, ricavi totali per 1,5 miliardi, trainati in particolare dalle vendite verso clienti delle categorie Street Maker (mercati rionali, 983,9 milioni)  e National account (distributori di respiro nazionale, 279,8 milioni).