CORONAVIRUS NEWS
RIPARTIRE ? COME E QUANDO?
“Alla solitudine, che è isolamento, io do un valore grandissimo perché acutizza la sensibilità e amplifica le emozioni. La solitudine inoltre ci mette di fronte a una dimensione divenuta ormai rara, quasi sconosciuta all’uomo moderno. Infatti, oggi più che mai l’uomo ha paura di affrontarsi nella solitudine, teme quasi di doversi riconoscere, di doversi riconquistare. Se vuoi salvarti devi sognare, capire che cosa vuoi e poi andare avanti senza compromessi. Perché la forza non è un dono di natura: te la fai lungo il cammino» (Walter Bonatti).

Dall’emergenza Coronavirus usciranno rafforzati gli studi professionali che avranno saputo fare squadra, con un forte senso di responsabilità: L’’emergenza sanitaria del Coronavirus ha avuto un forte impatto anche sugli studi professionali, che, da un giorno all’altro, hanno dovuto riorganizzare i propri processi interni, le postazioni di lavoro e le metodologie per indire e gestire riunioni con i collaboratori e i professionisti. I professionisti più virtuosi hanno giocato sin da subito un ruolo di partner del business con i loro clienti con approccio rivolto a risolvere i problemi affiancandoli per prendere decisioni mai prese prima e comunicando all’esterno competenze trasversali e saperi messi in comune e a disposizione del pubblico. Hanno saputo cogliere le criticità del momento trasformandole in punti di forza. Molti studi spontaneamente o su invito del settore comunicazione hanno messo a disposizione sui loro siti o sui social o attraverso newsletter le loro competenze e il loro know how. Questa situazione di crisi, una volta superata , lascerà più forti gli studi che abbiamo saputo attivarsi, fare squadra adottando le nuove organizzazioni del lavoro, mettendo da parte gli individualismi e comunicando con i Clienti in maniera efficace.

FASE 2
LOMBARDIA : Distanziati nello spazio ma anche nel tempo. Per ripartire la Lombardia punta anche sull’allungamento della settimana lavorativa, da cinque a sette giorni. Se per un paio di mesi i sabati e le domeniche erano uguali ai lunedì e ai giovedì, perché imprigionati tra le mura di casa, dal 4 maggio i weekend potrebbero allinearsi agli infrasettimanali perché saranno eventualmente lavorativi.
VENETO: «Il vero tema oggi è tenere tutto chiuso e morire in attesa che il virus se ne vada oppure puntare alla convivenza? A Wuhan è stato deciso di convivere e di aprire perché, oltre un certo limite, non è più sostenibile, sempre fatto salve le indicazioni del mondo scientifico».
PIEMONTE: « Attrezzarci in questa fase di coda del virus epidemico per ripartire con una nuova normalità per ripartire in sicurezza è il grande sforzo di responsabilità e di lungimiranza che la politica tutta deve fare».
SICIILIA: l’assessore alla sanità fa sapere che se anche il Governo pensasse di protrarre il blocco oltre al 3 maggio, «la nostra posizione è che non si può andare oltre a quella data, perché in Sicilia ci troviamo in una condizione epidemiologica diversa».
Previsioni di riapertura: spostamenti limitati per chi ha più di 70 anni e meno di 18, il divieto di assembramento e gli incontri, anche se con poche persone, dovranno essere comunque segnati dal distanziamento. Già dopo il 25 aprile potrebbe arrivare il via libera per numerose aziende, dalla moda all’auto, ma anche di alcuni cantieri.. La linea del Governo è procedere con estrema cautela, perché i contagi scendono con lentezza e in Lombardia si continuano a contare i morti.
Quali aziende? Convivere con il virus è la nuova parola d’ordine nel governo. L’ipotesi più probabile è un provvedimento ministeriale, tra Sviluppo e Tesoro, per rimettere in moto alcune attività e imprese, sbloccando i codici Ateco in attesa di varare le norme per la sicurezza dei lavoratori, i cantieri per la costruzione di edifici e altre attività che hanno un codice di rischio basso o medio-basso secondo le tabelle Inail. I settori sotto osservazione sono il tessile, la moda, la fabbricazione di autoveicoli, mobili e articoli in pelle. A rischio basso e quindi sulla via della riapertura anche l’industria del tabacco, l’estrazione di minerali metalliferi, le cave e le miniere.
Il protocollo da seguire: aziende e negozi:, dovranno seguire un protocollo molto stretto che riguarda sia la pulizia (due volte al giorno) sia i dispositivi. Oltre a dispenser per il disinfettante, le mascherine e i guanti, gli ingressi limitati e il distanziamento di almeno un metro, dovranno mettere a punto un vero e proprio programma sulla presenza dei dipendenti con turni alternati e soprattutto smart working per un numero più alto possibile di dipendenti, almeno fino a quando l’indice di contagio R0 non sia prossimo allo zero. Ma dovranno avere sempre un medico di riferimento: per le aziende più grandi dovrà essere interno, gli altri dovranno fare riferimento alle Asl e per questo il Ministero della Salute sta già predisponendo alcune linee guida. I dottori dovranno infatti effettuare la valutazione di rischio di ogni lavoratore ed essere a disposizione di dipendenti e società in caso di necessità. Oltre ai dispositivi obbligatori, tutti dovranno avere un medico di riferimento che monitori in maniera costante i dipendenti. Per chi manifesterà i sintomi da Covid dovrà infatti scattare il protocollo della messa in quarantena e l’effettuazione del tampone. Lo stesso medico dovrà poi compilare le certificazioni dei dipendenti che riprendono l’attività.
Test sierologico: Un prelievo di sangue e risultati dopo un’ora per sapere se si è immuni dal Covid-19. Del test sierologico in vitro realizzato da DiaSorin, e messo a punto dal laboratorio di virologia molecolare del San Matteo di Pavia, diretto dal professor Fausto Baldanti, potranno essere processati circa 500 mila campioni al giorno, in tutta Italia. Si inizia il 23 aprile con lo screening immunodiagnostico di massa nelle ex zone rosse lombarde: Bergamo, Brescia, Lodi e Cremona (il 27 a Milano). La priorità l’avranno medici e infermieri. Il test, che ha un’attendibilità superiore al 95%, oltre ad identificare i soggetti negativi, fornirà le chiavi per sapere se i guariti o i soggetti asintomatici entrati in contatto con il Coronavirus, siano schermati dal virus. Una sorta di lasciapassare per la cosiddetta «Fase 2..
Smart working : Ai tempi del Covid-19 non è più un’opzione ma una necessità. Se prima della pandemia in Italia lo praticava solo il 2% dei dipendenti, ora il digitale è diventato un alleato perché permette di rispettare le limitazioni dovute dall’emergenza sanitaria in corso e allo stesso tempo permette la continuazione del business. In questi giorni l’uso dello smart working è stato temporaneamente semplificato e applicato a multinazionali con migliaia di dipendenti che lo potranno utilizzare per mesi anche senza intese scritte. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Pmi del Politecnico di Milano, solo il 30% delle piccole e medie imprese è attrezzate con i cosiddetti device che vengono messi a disposizione per il 65% dalle pmi, le altre sono impreparate perché non hanno sistemi di archiviazione digitale di dati integrati accessibili in luoghi esterni all’azienda.
Il distanziamento di sicurezza: incide sulla riorganizzazione delle attività, sui costi e sulla perdita di fatturato. Si pensi a bar e ristoranti, dove occorrerà diminuire i tavoli. Al vaglio per i negozi, il ricevimento dei clienti su appunta-mento, il contingentamento all’ingresso da parte di un operatore dedicato, nuova disposizione degli arredi, in area cassa: riga adesiva sul pavimento, schermi in plexiglass e priorità al pagamento elettronico.
TRASPORTI

Atm (su cui oggi si muove solo il 5% degli abituali passeggeri) contingenterà le entrate in metrò con la chiusura dei tornelli. Nuova segnaletica di guida dei flussi e cartellonistica. Sui mezzi di superficie, già oggi i passeggeri salgono solo dalle porte centrali e posteriori e una catena isola il conducente. Si studia un controllo a bordo o a terra per limitare i passeggeri.

Atac, Contingentamento su mezzi pubblici e stazioni metro, contapasseggeri e segnaletica a terra su tutti bus e alle fermate per rispettare le distanze tra gli utenti. Inoltre, percorsi fuori dalle stazioni più affollate e monitoraggio dei flussi di persone sui mezzi e alle fermate attraverso le celle telefoniche. Ma anche 328 nuovi bus che arriveranno entro l’estate per potenziare le corse.

Trenord (dove l’affluenza è diminuita del 90%) ha inviato sondaggi agli utenti per capire come cambieranno le loro abitudini di spostamento e, soprattutto, per studiare come contingentare gli ingressi ai treni.

Mobilità alternativa : Le società che offrono monopattini elettrici in condivisione chiedono al Comune di aprire un tavolo di discussione. ANME, l’associazione che riunisce molti operatori, spinge per l’ampliamento del numero di monopattini in strada, così da dare più possibilità di spostamento agli utenti. Nel settore degli scooter invece, alcune aziende si sono già reinventate durante il lockdown, come GoVolt e dei suoi motorini elettrici. «Forniamo il noleggio dei veicoli ad attività di pronto soccorso/intervento e di food delivery (tra cui Domino’s Pizza) e in parallelo eseguiamo l’attività di delivery per conto terzi» spiega il fondatore Giuliano Blei. Mentre le macchinine elettriche di Share’ngo, servizio in crisi fino a poche settimane fa, si rilanciano con il noleggio lungo per famiglie, aziende e partite iva.
Campionatura popolazione: Fare presto, partire all’inizio del mese prossimo con la campionatura. Lo scopo è scattare una fotografia realistica, a due mesi dall’avvio dell’epidemia in Italia. Servono una serie di risposte urgenti. Lo strumento è lo studio epidemiologico nazionale con i test rapidi sierologici, quelli che permettono di sapere se un individuo possiede gli anticorpi di difesa contro il Sars-CoV-2. Stamattina sul sito della Protezione civile il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri farà pubblicare la call pubblica per raccogliere le offerte delle aziende produttrici dei kit, adattabili a due tecnologie indicate dal Comitato tecnico-scientifico (Clia ed Elisa) di cui i laboratori si devono dotare per partecipare allo studio, uno di riferimento per regione. L’obiettivo è uniformare il metodo di rilevamento affinché quanto si legge nell’analisi di un campione ristretto di popolazione (150-200 mila persone di tutte le età e aree geografiche) possa essere considerato riproducibile a livello nazionale.
App.”Immuni”: Il Governo ha scelto il progetto della software house milanese Bending Spoons, della rete di lombarda di poliambulatori del Centro Medico Santagostino e della società di marketing di Milano Jakala. Ad affiancare l’applicazione, che si chiama «Immuni», ci sarà un partner pubblico. Si partirà con una sperimentazione in alcune regioni pilota per progressivamente estendere la facoltà volontaria, ma speriamo massiccia dei nostri cittadini a sopportare e supportare questo sistema che ci serve a evitare che si possa replicare la drammatica fase precedente». La volontarietà, che era stata caldeggiata anche dalla Commissione europea, coinvolgerà ovviamente anche il resto della popolazione quando, in maggio, l’app sarà disponibile. Per essere efficace, dovrà coinvolgere il 60 per cento degli italiani: impresa non facile, mentre proprio ieri ai cittadini lombardi è stato inviato un Sms con la richiesta di scaricare un’altra app, quella regionale.

Tampone: è una specie di cotton fioc allungato che viene inserito in bocca e che raggiunge la faringe, da cui preleva un certo quantitativo di muco o di saliva. Il campione viene poi analizzato da un laboratorio e, dopo una procedura piuttosto complessa che consiste nella ricerca dell’Rna virale, in un tempo tra le 3 e le 6 ore dà il suo esito. Veniva fatto a tutti i “contatti stretti” dei contagiati, anche senza sintomi. Ma con la diffusione dei casi, la task force ministeriale ha deciso che i tamponi andavano effettuati soltanto sui pazienti sintomatici. Da alcuni giorni viene fatto a tutti i medici, gli infermieri,agli operatori e agli ospiti delle Rsa. Fare tamponi di massa permetterebbe di avere contezza quasi completa della diffusione dell’epidemia, dato che il virus si presenta in oltre l’80% dei casi senza sintomi. Il tampone, però, fotografa un istante: può essere negativo il primo giorno e positivo quello dopo. Il miglior modo per fermare il virus resta il distanziamento dagli altri.

Animali domestici: Può il gatto domestico essere un serbatoio del virus Sars-Cov-2? Il quesito, semplice quanto inquietante, è il nucleo di una ricerca scientifica che sarà condotta dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie e dall’Università di Padova (con il Dipartimento di Biomedicina comparata e alimentazione e il Dipartimento di Medicina animale, produzioni e salute), con la collaborazione del Servizio veterinario: si effettuerà a Vo’ un test sierologico sul sangue dei gatti domestici per cercare gli anticorpi alla malattia: un esame su base volontaria.

Bando per infermieri: Un piano per assumere almeno 5000 infermieri per potenziare le cure a casa non solo per i malati di Coivd, ma anche per gli anziani e i fragili, costretti già da un paio di mesi a rinviare controlli e prestazioni con gli ospedali concentrati sull’emergenza, oltre al rafforzamento delle unità speciali anti-covid che avrebbero il compito di seguire porta a porta i quasi 80mila positivi con lievi sintomi.

NOTIZE ECONOMICHE
Frutta e verdura: l’aumento dei prezzi per i consumatori sale di 40 volte quello dell’inflazione. A dirlo è uno studio di Coldiretti che sulla base dei dati Istat a marzo, sottolinea aumenti del 3,7 per cento, a fronte del dato medio sull’inflazione in discesa allo 0,1 per cento. In netta sofferenza le aziende agricole e l’Istat lancia allarme per la carenza di manodopera.
BCE: “Il Consiglio direttivo della Bce è impegnato a fare qualunque cosa necessaria, nel suo mandato, per aiutare l’Eurozona a uscire da questa crisi. La Bce è pronta ad aumentare le dimensioni dei suoi programmi di acquisti titoli e aggiustare la loro composizione, nella misura necessaria e per tutti il tempo necessario”, e a “valutare ogni azione e ogni contingenza” (Lagarde).
Macron: Nel giorno in cui all’Ecofin Italia, Francia, Spagna e Portogallo ribadiscono la richiesta di titoli comuni per finanziare la risposta economica all’emergenza coronavirus. Emmanuel Macron avverte i rigoristi del Nord che, se anche questa volta l’austerità prevarrà sulla solidarietà, il progetto europeo potrebbe finire in frantumi. a meno che non sostenga economie colpite come l’Italia e li aiuti a riprendersi dalla pandemia. “Non vi è altra scelta” che istituire un fondo che “potesse emettere debito comune con una garanzia comune” per finanziare gli Stati membri in base alle loro esigenze piuttosto che alla dimensione della loro economie.
Von der Leyen: A Bruxelles è l’ora delle scuse: «È vero che molti erano assenti quando l’Italia ha avuto bisogno di aiuto all’inizio di questa pandemia. Ed è vero, l’Ue ora deve presentare una scusa sentita all’Italia, e lo fa. Ma le scuse valgono solo se si cambia comportamento. C’è voluto molto tempo perché tutti capissero che dobbiamo proteggerci a vicenda. Useremo la forza di tutto il bilancio europeo per mobilitare gli enormi investimenti di cui abbiamo bisogno per ricostruire il mercato interno». Anche il Consiglio Ue condivide questa strategia. Ma il prossimo bilancio è ancora in fase di negoziato e bisognerà convincere i Paesi nordici a spendere di più. Intanto ieri l’Eurocamera ha dato un primo via libera alla proposta di bond per la ripresa garantiti dal bilancio Ue.
Confindustria: eletto il nuovo presidente con 123 voti su 183i, Carlo Bonomi. Nel suo primo discorso da presidente designato è entrato subito nel merito della questione più calda: la ripartenza dopo l’emergenza pandemia. «Dobbiamo portare la posizione di Confindustria a tutti i tavoli, davanti a una classe politica che vedo smarrita A oggi abbiamo solo dati aggregati sull’epidemia e non ci viene rappresentata in modo chiaro la situazione del Paese. Sui dispositivi di protezione ogni Regione segue modelli diversi. Le aperture sono decise in base ad anacronistici codici Ateco».Per Bonomi indebitare le aziende non è la strada giusta per uscire dalla crisi. Ribadisce che il punto è riprendere al più presto a produrre, ma «evitando una seconda ondata di contagi che ci costringerebbe a nuove chiusure».
Volkswagen: gli impianti sono pronti per riavviare la produzione. A partire dalla prossima settimana riprenderanno l’attività gli stabilimenti di Zwickau (Germania) e Bratislava (Slovacchia). Gli altri siti produttivi in Germania, in Portogallo, Spagna, Russia e Stati Uniti riprenderanno nella settimana del 27 aprile. Nel corso del mese di maggio la produzione riprenderà anche in Sudafrica, Argentina, Brasile e Messico.
Saipem Il consiglio di amministrazione della Saipem si è riunito mercoledì per analizzare l’evoluzione degli effetti della pandemia Covid-19 e ha fatto sapere che «continuerà ad aggiornare tempestivamente gli investitori». La società ha rivisto le prospettive per il 2020.

Ferretti: Misurazione della temperatura corporea, accesso disciplinato, precisi criteri di distanziamento fisico delle postazioni lavorative, dotazione per ogni dipendente di dispositivi di protezione individuale per sé e per la famiglia, gel alcolico in flaconi individuali, oltre al ricorso alle forme di lavoro agile per tutti gli impiegati. È l’accordo firmato tra il gruppo Ferretti, attivo nella costruzione di yacht e navi da diporto, e i sindacati di settore.

Trasporto aereo: coronavirus travolge il trasporto aereo mondiale e mette alle corde e sull’orlo del ko le ex-regine dei cieli: le compagnie low-cost. I guai del settore, ovviamente, sono uguali per tutti: oggi volano 5 mila aerei al giorno contro i 15 mila di inizio marzo. Migliaia di jet sono parcheggiati a terra. Ryanair, easyJet & C, dopo aver rivoluzionato i viaggi aerei negli ultimi vent’anni,sono però quelle che rischiano di più: il loro fortunatissimo modello di business si fonda su comportamenti sociali che oggi e probabilmente per un po’ saranno impraticabili: gente ammassata agli imbarchi per consentire agli aerei di stare a terra solo 20-25 minuti. Velivoli riempiti quasi al 100%. La fase due del trasporto aereo quando avverrà cambierà tutte queste regole d’ingaggio.
Le dirette interessate, per ora, professano ottimismo.
«Abbiamo i soldi per sopravvivere anche in caso di stop per nove mesi» dice Johan Lundgren, ad di easyJet che oggi ha tutti i velivoli a terra. Easyjet ha rinviato l’acquisto di aerei se no la cassa si sarebbe prosciugata a settembre
«I sedili vuoti sono una follia ma noi saremmo in pareggio anche con l’aereo pieno al 66%», è sicuro Michael O’Leary di Ryanair, che opera 20 aerei ogni 24 ore contro i 2.400 di un giorno normale.

Guala Closures: la società leader mondiale di tappi è entrata nel mirino di Investindustrial, il fondo di private equity gestito da Andrea Bonomi, che ha appena lanciato un’opa parziale volontaria sul 20% circa dei diritti di voto L’esborso massimo per Bonomi sfiorerà i 91 milioni di euro, che Investindustrial realizzerà con mezzi propri. L’offerta parziale non è finalizzata al delisting ma a sostenere i futuri piani di sviluppo del gruppo.

Donazioni:

• Barilla ; la Fondazione Alimenta, costituita dal gruppo nel 2009, ha effettuato una donazione di 120 mila euro alla Caritas per l’acquisto di materiale scolastico e didattico, di supporti informatici per l’apprendimento della popolazione in difficoltà per l’emergenza coronavirus.

• Intesa-Calzedonia: Undicimila indumenti intimi sono stati consegnati da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Calzedonia ad alcuni ospedali della Lombardia e del Veneto per essere distribuiti gratuitamente ai pazienti Covid-19 ricoverati.

• Cariplo ha deliberato una nuova azione di sostegno a favore dei territori, si tratta di 9.5 milioni di euro .

• Caritas Internationalis ha creato il Fondo per la risposta al Covid– 19, un segno visibile della solidarietà della Chiesa universale che consentirà alle differenti Caritas e alle altre organizzazioni caritative cattoliche di portare avanti la loro attività di assistenza e, al contempo, di introdurre misure preventive. Il Fondo darà particolare attenzione alle nazioni più fragili attraverso la fornitura di servizi sanitari ma anche progetti per garantire la sicurezza alimentare delle comunità povere.

• Università Cattolica: Un fondo per far fronte alle difficoltà economiche degli studenti in questo momento di grave crisi sanitaria, intitolandolo al fondatore Agostino Gemelli e con una dotazione iniziale di un milione di euro, che potrà essere ulteriormente alimentato. Il fondo è aperto ai contributi di quanti condividono l’idea per una vera ripartenza.
Finanziamenti fino a 25mila euro: Partono le domande per i prestiti alle micro, piccole e medie imprese, ai lavoratori autonomi, alle partite Iva. Da oggi il portale del fondo di garanzia pmi, gestito dal MedioCredito Centrale (MCC), inizia ad accogliere le richieste di garanzia delle banche sui finanziamenti fino a 25 mila euro. Per facilitare il tutto, le richieste alle banche, attraverso l’apposito modulo, potranno essere inviate sia via Posta elettronica certificata (Pec), sia tramite normale e-mail con allegata copia del documento di riconoscimento del soggetto sottoscrittore. Per l’impresa l’incasso del finanziamento sarà immediato; non bisognerà attendere l’ok all’istruttoria. Attenzione, però. Qualora vengano presentate più domande di finanziamento da parte di banche diverse in relazione allo stesso soggetto, il Fondo pmi rilascerà la propria garanzia sulle prime domande presentate «fino a concorrenza dell’importo massimo garantibile». Di più: lo stesso fondo chiederà conto al richiedente se ha già beneficiato di altre sovvenzioni o agevolazioni legate all’emergenza coronavirus.
LA FASE 2 NEL MONDO
GERMANIA: riparte con prudenza: lunedì gli esercizi piccoli e medi, oltre a librerie, concessionarie d’auto e negozi di biciclette. Dal 4 maggio tocca alle scuole, iniziando dalle ultime classi. Le aziende sono state lasciate libere di decidere, a condizione di applicare le norme sanitarie, rispettare le distanze e proibire le visite al pubblico. Le uniche chiusure sono dovute a problemi di forniture e distribuzione, vedi le grandi case automobilistiche che hanno posto i dipendenti in orario ridotto, con il sostegno pubblico: ognuno riceve il 60% dello stipendio. Il Governo «consiglia urgentemente» l’uso delle mascherine sui mezzi di trasporto o quando si fa la spesa. Non c’è penuria, almeno di quelle generiche.
FRANCIA: inizio a una graduale uscita dalla quarantena, a partire dalle scuole. Resteranno chiusi almeno in un primo momento bar, ristoranti e cinema.
SPAGNA: Distanze di sicurezza è la formula chiave della «nuova normalità» spagnola che potrebbe iniziare l’11 maggio (forse prima nelle comunità, come le Canarie, meno aggredite dal virus). Distanziamento sul lavoro nelle fabbriche, nelle aziende e nei cantieri, riaperti dall’inizio di questa settimana dopo due di sospensione delle attività produttive non essenziali. Se non può essere garantita una distanza ideale di due metri, o poco meno, il personale dev’essere dotato di dispositivi di protezione. Ma è difficile per le aziende reperirne in quantità adeguate. Distanze di sicurezza anche sui mezzi di trasporto.

DANIMARCA: Lezioni a distanza di due metri, un solo alunno per banco, alla pausa tutti a lavarsi le mani. La premier farà riaprire entro il 10 maggio anche negozi, parrucchieri e ristoranti; più tardi cinema, biblioteche, chiese, grandi magazzini. Eventi e incontri pubblici vietati fino ad agosto. Lo smart working è già diffuso e la produttività è perfino aumentata di un’ora al giorno; un piano statale copre il 75% degli stipendi nelle imprese messe alla prova dal Covid-19. Per strada niente obbligo di mascherina. Le autorità sanitarie hanno annunciato che inizieranno a fornire kit di test fai da te. Ma la diffusione del coronavirus in Danimarca è già monitorata anche attraverso l’app CovidMeter: tutti i cittadini con un numero di previdenza sociale possono rispondere a domande settimanali sul proprio stato di salute.
NORVEGIA: Dal 15 giugno via libera ai grandi eventi; dal 27 aprile aprono gran parte delle scuole, parrucchieri ed estetisti; lunedì gli asili nido. Restano in vigore alcune misure di distanziamento sociale e le restrizioni ai viaggi. Mascherine: non obbligatorie ma consigliate. L’app del tracciamento Gps è in sviluppo e funzionerà così: quando un soggetto risulta infetto, ai contatti cui si è avvicinato arriva una notifica. Il governo usa i dati provenienti dalle torri dei telefoni cellulari per mappare la probabile diffusione di Covid e determinare quali regioni avranno bisogno di forniture mediche, in partnership con Telenor, che gestisce l’80% del traffico dati.
SVEZIA: richiesto distanziamento sociale (che funziona: tre quarti degli svedesi sta a almeno un metro di distanza dagli altri) ma scuole, ristoranti e bar restano aperti, con il limite ai raduni di oltre 50 persone. Chiuse solo superiori e università. Niente obbligo di mascherina. Nessuna app di tracciamento, finora, è prevista (ma più di 400 medici usano Cera, un’app di monitoraggio del Covid studiata dal ministero della Salute con Microsoft).

USA: il Governatore di New York ha stabilito che fino al 15 maggio non se ne parla. Resteranno ferme le attività industriali e commerciali, nonché i servizi «non essenziali». In sostanza il lockdown continua. La scelta di Cuomo è condivisa dalla «coalizione dell’Est» che raggruppa altri sei Stati: New Jersey, Connecticut, Rhode Island, Pennsylvania, Delaware e il Massachusetts, l’unico della squadra guidato da un repubblicano, Charlie Baker.
AUSTRIA: la fase 2 è già iniziata. Da lunedì hanno riaperto fabbriche e imprese di costruzione (le aziende essenziali non si sono mai fermate). Martedì è toccato ai negozi, a patto che siano sotto i 400 metri quadrati di superficie e osservino le misure di sicurezza: quasi l’80% degli esercizi commerciali del Paese è di nuovo in attività. Per i clienti e il personale vige l’obbligo di portare le mascherine e mantenere le distanze di sicurezza. Intanto negli uffici e studi professionali, ovunque sia possibile, prosegue lo smart working. Sono tornati accessibili anche i parchi e i mezzi pubblici. Rimangono sospese fino a maggio le lezioni negli asili e nelle scuole dell’obbligo, che però non sono chiuse: coloro che fanno lavori «indispensabili» e non possono stare a casa o «non hanno possibilità di seguire i figli», in particolare i genitori single, possono mandarli in classe. Per evitare che l’epidemia riesploda, sono stati avviati test massicci e lanciata un’app di tracciamento su base volontaria.
SVIZZERA L’uscita dall’emergenza prevede tre tappe:. Primo step per alcune attività commerciali: parrucchieri, giardinieri e alcuni ambulatori medici riapriranno le porte il 27. Fase successiva dedicata alla scuola dell’obbligo, che comincerà l’11 maggio. Infine, un’altra serie di attività tornerà al lavoro l’8 giugno.. Resteranno in vigore misure come il distanziamento e le protezioni sui luoghi di lavoro, ma non ci sarà obbligo di indossare la mascherina.
REGNO UNITO: II governo ha annunciato ieri che il «lockdown» verrà prolungato per altre tre settimane e si è rifiutato di rendere noto un calendario per la riapertura. Si presume che, quando verrà decisa la graduale ripartenza, si comincerà dalle scuole. Lo smart working è stato adottato dalla gran parte degli uffici e si ritiene che rimarrà in essere, in parte, anche dopo le riaperture. Non c’è obbligo di mascherina: gli scienziati britannici al momento ritengono che non sia utile, ma sono pronti a rivedere la loro posizione se dovessero emergere altre evidenze. Questa settimana partiranno i primi test per la app del tracciamento: ma ci sono forti preoccupazioni per la privacy (questo è un Paese dove non esistono carte d’identità).. Il Parlamento britannico è pronto a convocare sedute in videoconferenza. La proposta, concordata ieri, dovrà essere votata il 21 aprile.

IRLANDA: ha chiuso prima del Regno Unito e non accenna a ripartire. La quarantena durerà almeno sino al 5 maggio. Il capo del Governo non esclude scuole chiuse fino a settembre; per il direttore sanitario Tony Holohan un ritorno alla normalità sarà possibile solo dopo l’arrivo di un vaccino. È improbabile, ha detto, che siano permessi turismo ed eventi prima dell’autunno. Per l’economia, però, un periodo lungo di sospensione è problematico, e la gente attende di sapere quali filoni potranno riprendere e quando. Solo il 30% della popolazione è in grado di lavorare da casa. Per chi ha perso il lavoro il governo ha introdotto a marzo un sussidio di 350 euro a settimana per tre mesi. L’Irlanda è stata tra i primi paesi a studiare un’app per tracciare i contagi, che però non è ancora completa. Ci sono restrizioni sugli arrivi da altri Paesi chi atterra o sbarca dall’estero è messo in quarantena per due settimane — ma rimane aperto il confine con l’Irlanda del Nord.

PORTOGALLO, è riuscita finora (incrociando le dita) a dribblare lo tsunami del Covid, grazie al tempismo con cui il governo socialista Costa ha blindato e messo in lockdown il Paese.

RUSSIA : Putin rimanda parata del V-Day Niente parata militare sulla Piazza Rossa, a Mosca, il 9 maggio, per celebrare i 75 anni dalla vittoria della Seconda guerra mondiale. Il presidente Vladimir Putin ha annunciato ieri che il grande evento, a causa dei rischi legati alla pandemia di coronavirus, sarà posticipato.

BRASILE: Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha licenziato il ministro della Salute, Luiz Mandetta. Su come affrontare il virus, i due erano su posizioni opposte: il Ministro ha difeso l’isolamento, mentre il presidente è preoccupato a far ripartire l’economia.

TURCHIA il contagio da Covid-19 è aumentato in maniera esponenziale, tanto che le autorità di Ankara temono di non riuscire a controllarlo. Sì è scelto di avviare un isolamento parziale durante la settimana, totale nel fine settimane solo in 31 regioni su 81, quelle maggiormente popolate e dove si concentrano le industrie. Attualmente i contagi sono circa 69mila, le vittime hanno superato le 1.500 unità.

GIAPPONE : Stato d’emergenza in tutto il territorio, per coprire tutte le 47 prefetture, lo stato d’emergenza dichiarato il 7 aprile per Tokyo e altre sei regioni, è necessario ridurre dell’80% i contatti fra le persone. Il premier ha anche annunciato bonus da 853 euro per tutti i cittadini.

OLANDA: Rapportate ad una nazione di 17 milioni di abitanti, l’Olanda sarebbe al terzo posto nella lista dei Paesi più colpiti. Da pochi giorni i test vengono fatti solo al personale sanitario, per via dei tanti contagiati fra medici ed infermieri.

AFRICA: La Commissione economica per l’Africa (Uneca) delle Nazioni unite teme che «più di 300mila africani» possano morire per la pandemia di coronavirus, che si è diffusa in 52 dei 54 Paesi del continente.«perchè il 56% della sua popolazione urbana si concentra in quartieri periferici o abitazioni di fortuna e solo il 34% ha accesso ai servizi essenziali per lavarsi le mani».

NOTIZIE VARIE

Qatar: Sono atterrati all’aeroporto militare di Villafranca (Verona) cinque maxi aerei cargo con tutto l’occorrente (29 tonnellate) per allestire un ospedale al top del comfort e della tecnologia, basti pensare che si tratta di una struttura che si può muovere, cioè può essere trasportata dove c’è bisogno e quindi essere pronta in poche ore laddove succeda una calamità. Il sesto aereo ha trasportato 23 tecnici che aiuteranno a rimettere insieme il puzzle dell’ospedale e ad avviarne il funzionamento.: questa la donazione dell’emiro del Qatar, proprietario della squadra di calcio francese Paris Saint Germain.

Cassazione: Indicare sulle fatture l’iscrizione all’associazione nazionale die consulenti tributari non salva dal reato di esercizio abusivo della professione di commercialista, se le prestazioni invadono la sf3ra riservata agli iscritti all’Albo.
Sequestri di mascherine::L’emergenza ha scatenato sciacalli e speculatori di varia nazionalità: l’ultimo caso riguarda un maxi sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza di Torino su 400 mila mascherine importate illecitamente dalla Cina per essere vendute in Italia. A Milano invece sequestrate 20.000 mascherine chirurgiche prive di certificazione CE.