VOLUNTARY BIS
• Il fisco prova a spingerla facendo leva su chi non ha ancora sanato le mancate dichiarazioni di patrimoni detenuti all’estero. Dopo la partenza della campagna sulle residenze fittizie, è l’ora dei controlli sui contribuenti italiani che hanno percepito interessi non dichiarati nel 2013 in Stati esteri e sui connazionali che risultano intestatari di conti in paesi con fiscalità privilegiata.
• Le procedure fin qui esaminate dagli studi di diritto tributario sono poche, non ci sono statistiche ufficiali, ma è sintomatico quanto deciso nella manovra correttiva, in cui si è introdotta la definizione agevolata delle liti pendenti, è stato indicato un obiettivo di incasso minimo (400 milioni di euro) specificando che si raggiungeranno livelli più elevati, l’eccedenza sarà utilizzata per compensare l’eventuale mancata realizzazione degli obiettivi indicati per la voluntary bis. Mentre nella prima versione la regolarizzazione fu concepita sulla spinta dell’accordo Italia – Svizzera, relativo alla trasparenza delle informazioni, nell’ultima versione s’impone di pagare due annualità fiscali in più rispetto a chi ha regolarizzato nel 2015.
• Il Common Reporting Standard (CRS) o parametri di comunicazione automatica tra le amministrazioni di più di 100 paesi, entrerà in vigore, tra quest’anno e il prossimo, e dovrebbe portare possibili semplificazioni delle procedure e anche un martellamento mediatico dal quale ci si aspetta una spinta delle adesioni alla voluntary. Il CRS è stato sviluppato per rispondere ad un’esigenza manifestata al G20 e approvata dall’OCSE nel 2014. Un’ authority (CAA) è posta a controllo della partecipazione delle istituzioni finanziarie. Appena in vigore il fisco italiano potrà controllare in tempo pressoché reale centinaia di migliaia di conti esteri e gli spazi per farla franca saranno ridotti al minimo.
• Sanzioni e interessi calcolati con un click. Contribuenti e professionisti restano in attesa di certezze, sia sulle modalità di calcolo, sia sugli effetti di eventuali errori commessi in sede di autoliquidazione, magari a causa di situazioni obiettivamente complicate e in assenza di un contradditorio preventivo con gli uffici.

PRADA
Ha sfilato con la collezione “Resort 2018” nei saloni restaurati (proprio dalla griffe) dell’Osservatorio, in Galleria Vittorio Emanuele II, a Milano privilegiando la leggerezza: nei tessuti (tanto tulle) e nei colori (pastello per lo più), senza trasparenze e rispettando la realtà di una società multietnica “quando creiamo dei vestiti dobbiamo pensare che abbiamo meno libertà di un tempo perché dobbiamo confrontarci e rispettare tutte le civiltà che si incrociano” (Miuccia Prada).
Ha inoltre inaugurato presso la Fondazione Prada la mostra “TV 70 Francesco Vezzoli guarda la Rai”.

AZIMUT
Il gruppo ha registrato nel mese di aprile una raccolta netta positiva per 278 milioni, raggiungendo i 2,5 miliardi dall’inizio dell’anno. Sul fronte estero è stata esercitata l’opzione per salire al 100% in Az Sestante, società australiana che svolge funzioni di trustee e manager di fondi comuni di investimento in Australia ed è stato autorizzato l’acquisto dell’80% del capitale di New Horizon Capital management a Dubai.

GUARDIA DI FINANZA INSOLITA
Un neonato di 4 mesi abbandonato sulla banchina della metrò, in pieno centro, alla stazione di Piazza della Repubblica a Milano, dalla madre è stato salvato da un sottoufficiale della Guardia di Finanza, che, notando qualcosa di strano, ha allertato il personale ATM, oltre a polizia e personale medico. Rintracciati i genitori, la vicenda ha avuto un lieto fine.

730 PRECOMPILATO
Il 730 precompilato con l’app dell’Agenzia delle Entrate. Il modello potrà essere a breve compilato sullo smart-phone: la conferma arriva da Rossella Orlandi, Direttore dell’Agenzia delle Entrate. La struttura dell’Agenzia è già tecnicamente pronta a recepire il suggerimento. In arrivo anche la dichiarazione IVA precompilata.

CHEMCHINA E SINOCHEM
I colossi cinesi ChemChina e Sinochem studiano l’unione. Un accordo potrebbe essere raggiunto il prossimo anno, creando il maggiore gruppo chimico al mondo con 100 miliardi di dollari di ricavi. La fusione unirebbe due culture societarie profondamente diverse. Sinochem, fondata durante l’embargo americano alla Cina negli anni 1950, è un conglomerato che si muove lentamente, con il processo decisionale scandito dal ‘consenso’. ChemChina invece opera come un’azienda di stato solo di nome, muovendosi più come un’aggressiva società privata.

SYNGENTA – CHEMCHINA : IMPORTANTE ACQUISTO REALIZZATO
Si avvicina la conclusione della maratona per l’acquisto di Syngenta da parte di Chemchina. L’offerta pubblica di acquisto del gruppo agrochimico elvetico da parte del colosso cinese ha superato la soglia minima prevista del 67% ed è quindi riuscita. Chemchina al momento dispone dell’80,75% del capitale di Syngenta e ha messo sul piatto 43,2 miliardi di dollari. Nel primo trimestre 2017 Syngenta ha realizzato un fatturato di 3,7 miliardi di dollaro (1%), le vendite sono rimaste stabili.

SNAM : 1 TRIMESTRE 2017
Ha chiuso il primo trimestre con ricavi per 628 milioni di euro, che hanno generato un utile operativo di 353 milioni (+6,6%) e un utile netto di 254 milioni, in aumento di 42 milioni.

FERRARI : 1 TRIMESTRE 2017
Continua a correre, dopo la trimestrale, che si è chiusa con dati superiori alle attese, ricavi saliti del 22%, ebitda in crescita del 36% a 242 milioni e un utile netto balzato del 60% a 124 milioni.