FISCO AMERICANO:MINACCIA SULLA WEBTAX
Il Fisco americano minaccia i paesi che vogliono introdurre la web tax. Le azioni unilaterali per tassare il fatturato dei giganti digitali sono “ politicamente motivate” e avranno conseguenze sul raggiungimento di una soluzione a livello OCSE.

PARTITE IVA: EFFETTO FLAT TAX NEI PRIMI TRE MESI
La flat tax fa volare l’apertura delle partite IVA. Nei primi tre mesi del 2019 sono state avviate 196.060 attività (+7,9%) rispetto all’omologo trimestre del 2018. Se si guarda solo alle persone fisiche, ossia professionisti, artisti e ditte individuali, il balzo è del 14%.

DATI FISCALI DELL’ NON FIDARSI E’ MEGLIO
La superanagrafe tributaria diventa sempre più importante nella lotta all’evasione fiscale soprattutto dopo che nella stessa confluiscono i dati delle fatture elettroniche Tanto che l’Agenzia delle entrate sta lavorando ad un algoritmo su questa immensa mole di dati, per definire le liste dei contribuenti ad alto rischio. Il problema è che nessuno è in grado di dare garanzie sull’affidabilità di questi dati, tanto meno sulla completazza. Siccome le tipologie di errore sono infinite, da qui la necessità per i contribuenti di attuare la procedura di accesso ai propri dati contenuti nell’anagrafe per evitare di finire destinatario di accertamenti.

MONDO LEGALE: LA PRIMA EDIZIONE DELL’INDAGINE STATISTA DEL SOLE 24 ORE
Il mercato legale italiano è composto da un lato da grandi law firm con circa 5-6mila avvoacait e producono più dell’80% del PIL dell’avvocatura italiana, dall’altra gli oltre 240mila professionisti attivi censiti dalla Cassa Forense, inseriti in studi medio piccoli, con un particolare affollamento al Sud.Quanto emerge dall’indagine, a parte i numeri, è una buona vivacità , è grinta di alcune realtà minori che si sono fatte strada scommettendo, oltre che sul presidio del territorio, anche su specifici punti con l’estero o formule organizzative nuove, quali le Sta o le coop tra avvocati o ricerca di nuove competenze.

COMMERCIAILISTI : Il MANIFESTO DELLA PROFESSIONE
Hanno la necessità di far capire chi sono e cosa fanno. Nel corso degli Stati Generali, Il Dr. Miani, Presidente del Consiglio Nazionale dei dottori Commercialisti ha evidenziato in numeri della professione: 118.639 dottori commercialisti iscritti negli Albi, 64.000 circa gli studi in cui si svolge la professione, 238.000 gli occupati, 4,5 Milioni i contribuenti assistiti, 134 miliardi di euro per le principali imoste versate all’erario grazie all’assistenza fiscale, una professione che produce l’o,8% del PIL e veicola il 75% del gettito totale. ”Numeri che dovrebbero far immaginare che la nostra professione è coccolata dalla politica, invece non è così. Siamo stati sentiti più volte, le promesse fatte non sono state mantenute, abbiamo deciso di affidare le nostre istanze al Manifesto che evidenzia ciò che chiediamo senza costi per lo Stato. Chiediamo alla politica di prestare la dovuta attenzione al nostro lavoro nei confronti di cittadini, imprese, istituzioni”.

COMMERCIALISTI IL NUOVO RUOLO NEL RATING DEL MERITO DI CREDITO
In un sistema bancario bancocentrico, come quello italiano, il ruolo del commercialista riguarda la pianificazione economico-finanziaria e il cosiddetto “ rating advisory” per una corretta interlocuzione con la banca e con i canali di finanza alternativa. E’ quanto emerge dal documento “Rating advisory e Pianificazione Finanziaria alla luce dell’evoluzione del quadro regolamentare : Il nuovo rapporto bana-impresa e il ruolo del commercialista di CNDEC e Fondazione nazionale commercialisti. Il sistema risente dei requisiti sempre più stringenti di capitale per le banche e del problema dei crediti deteriorati. Diviene quindi fondamentale la percezione e la valutazione del rischio, pertanto il commercialista dovrà occuparsi dell’attività di rating advisory per l’impresa, che ricomprende la due diligenze e la pianificazione economico-finanziaria, i monitoraggio periodico e la comunicazione finanziaria. Il tutto con lo scopo di facilitare l’accesso al credito delle PMI.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE : IN ARRIVO I FONDI DAL MIUR
In arrivo 4 milioni di euro per i dottorati sull’intelligenza artificiale. Lo stanziamento è tra i punti chiave della nuova strategia della ricerca messa in campo dal Miur, obiettivo creare una figura specifica di dottorati di ricerca che si occupi di intelligenza artificiale in raccordo con il mondo produttivo e industriale.

ITALIANI IN AUTO SEMPRE PIU’ CONNESSI
Il 29% degli automobilisti oggi guida un’auto connessa e oltre la metà degli italiani intende dotarsene. Il 60% è disposto a condividere i dati del veicolo per servizi che possono aumentare la sicurezza personale e dell’auto, come la localizzazione in caso di emergenza o furto. Anche se persistono timori su possibili accessi ai dati, violazioni della privacy o hackeraggio del veicolo.

AMAZON SI ACCORDA CON ICE PER LO SVILUPPO ESTERO DELLE PMI
L’accordo siglato prevede la realizzazione di un piano di sviluppo per l’inserimento di nuove aziende e dei loro prodotti nella vetrina di Amazon dedicata esclusivamente al Made in Italy per promuovere e accrescere le vendite all’estero. Amazon e ICE supporteranno almeno 600 nuove aziende, piccole e medie, con sede legale in Italia e marchi che rispettano i requisiti del made in Italy.

PATRIMONIO DELLE FAMIGILE ITALIANE IN CRESCITA, SORPASSATO QUELLO TEDESCO
Le famiglie italiane più ricche di quelle tedesche, le imprese italiane meno indebitate di quelle francesi: sono i dati molto più confortanti di Istat e Bankitalia. A fine 2017 la ricchezza netta delle famiglie italiane (la differenza tra la ricchezza lorda e i debiti) è stata pari a 9.743 miliardi di euro, 8,4 volte il reddito disponibile. Il super-risparmio delle famiglie non controbilancia direttamente il debito pubblico abnorme, ma è sicuramente una risorsa importante, anche se le scelte degli italiani sono molto prudenti, quasi conservative: le abitazioni costituiscono circa la metà della ricchezza lorda delle famiglie, e tra le attività finanziarie emerge la preponderanza dei depositi, il cui peso è cresciuto dal 10 al 13%, a scapito di azioni e altre partecipazioni (passate dal 12 al 10%) e soprattutto dei titoli, più che dimezzati (dall’8 al 3%).

TRUMP E I DAZI
Per ora nulla di fatto nelle trattative. Intanto dalla mezzanotte di venerdì sono scattati ufficialmente i dazi doganali americani dal 10 al 25% su 200 miliardi di prodotti cinesi. Pechino dalla sua parte si appresta a varare le sue contromisure, tra queste la possibilità di riduzione dell’acquisto dei titolo di Stato USA decennali: solo il fatto che le due aste dei titoli sono andate peggio del previsto ha indotto Trump a fare marcia indietro.