Giuseppe Bernoni

    Blog del Dottor Giuseppe Bernoni

    It’s time for M&A – Il bollettino di Grant Thornton a cura di Sante Maiolica
    L’ultimo trimestre del 2019 si conclude con il perfezionamento di due nuove operazioni nel comparto della logistica e dei trasporti, portando l’anno a chiudersi con diciotto transazioni completate, in linea con il trend del triennio precedente.. Dall’analisi delle 2 operazioni in questione si evince una interessante similitudine, ossia: • avvenute durante il mese di dicembre, hanno visto il coinvolgimento (diretto e indiretto) di fondi di Private Equity; • sono avvenute nel segmento Medico / Farmaceutico. La prima operazione è relativa all’acquisizione di una quota di minoranza del Gruppo PHSE Srl da parte del fondo NB Aurora, gestito dal colosso finanziario americano Neuberger Bergman. La seconda operazione, invece, ha interessato la società Log-Os, società specializzata in logistica sanitaria, da parte di Plurima, il suo principale competitor, a sua volta partecipata dal fondo di Private Equity Francese Siparex.

    Trasporti Romagna assistita da GTFAS: Un imprenditore di terza generazione alla continua ricerca di nuove opportunità. Il primo caso in Italia di una collaborazione tra un’impresa del settore logistico e un Fondo di investimento. Il ruolo di un Advisor. Il raddoppio del fatturato. “il nostro obiettivo – dice Maiolica – è creare un contatto tra imprese che intendono svilupparsi e fondi internazionali che cercano opportunità di investimento. Il “caso” Romagna era perfetto: da un lato un’azienda sana, con al vertice un imprenditore giovane (46 anni – NdR) , pieno di idee ed un piano di sviluppo pronto sul tavolo. Dall’altro un Fondo, uno tra i tanti con cui collaboriamo, Atlante Private Equity, oggi gestito dal gruppo Neuberger Berman, che cercava imprese nel perimetro trasporto e logistica con l’intenzione di accompagnarne la crescita in forma strategica al di fuori di qualunque intento speculativo”. “in generale imprese con una storia analoga a quella di Trasporti Romagna hanno tre strade davanti: vendere tutto. Trovare un socio industriale. Individuare un Fondo che entri con capitali freschi garantiti dall’ingresso nel Consiglio di Amministrazione ma che, nel contempo, operi con serietà, competenza e rispetto. È stata la nostra scelta. Le aree critiche? Era la prima volta che, in Italia, si sperimentava nel settore trasporti e logistica una soluzione simile. Ci muovevano, per taluni aspetti, su un terreno minato come quello delle cooperative che, dai Fondi, vengono viste come un rischio dal punto di vista giuslavoristico. Ma è stato proprio affrontando le inevitabili criticità che si sono poste le basi per una comprensione reale e non di facciata affiancando alla trattiva finanziaria la conoscenza tra persone in carne ed ossa”.

    FINCANTIERI : Un importante successo industriale negli Stati Uniti. La US Navy ha aggiudicato ieri al cantiere “Marinette Marine Corporation” il contratto di 795,1 milioni di dollari per la progettazione e la costruzione della prima fregata lanciamissili del programma FFG(X).Dopo la prima nave, il programma prevede la costruzione di altre 9 unità per un valore totale 5,57 miliardi di dollari.

    CORONAVIRUS NEWS –FASE 2

    Dopo due mesi di battaglia, di paura, di lutti, il virus è ancora con noi e lo stato di emergenza non è finito, ma grazie ai sacrifici di tutti oggi comincia la tanto attesa fase 2.

    Fase 2 sarà all’insegna del meno controlli e più senso civico. «Far leva sul senso di responsabilità dei singoli cittadini» (Ministro dell’interno).

    Oggi nel nostro Paese riparte l’attività manifatturiera, il settore delle costruzioni, il commercio all’ingrosso legato ai settori in attività, che vanno da tessile e moda ad automotive e fabbricazione di mobili. Bar e ristoranti potranno riprendere solo con la consegna a domicilio o con l’asporto. Riaprono anche le prime spiagge, quantomeno per consentire agli stabilimenti di avviare i lavori in vista dell’estate. Restano invece sospese le attività commerciali al dettaglio diverse da quelle che erano già state autorizzate: c’è chi aveva potuto ripartire col decreto del 25 marzo (le «attività essenziali»). Inoltre già dal 27 aprile avevano cominciato a svolgere le attività propedeutiche alla riapertura le imprese che avrebbero ripreso le attività oggi. E poi ci sono coloro che hanno sempre lavorato in smart working e continueranno a farlo totalmente o parzialmente.

    Non sarà comunque un ritorno alla normalità, le aziende dovranno mettere in atto una serie di precauzioni — il protocollo di sicurezza anti contagio — per evitare che il virus riprenda a diffondersi (distanziamento, mascherine, igienizzante per le mani, sanificazione degli ambienti, guanti monouso, misurazione della temperatura prima dell’ingresso in azienda).

    Gli elementi di maggior incognita restano un paio. Primo: il numero dei contagi (sul quale si baseranno anche le future decisioni politiche) è un dato di non totale affidabilità, sia per le fluttuazioni nell’effettuazione dei tamponi, sia per la difficoltà di intercettare l’epidemia «reale». E poi i mezzi pubblici: «Dove saranno fondamentali i controlli perché restano ancora un terreno poco conosciuto per la diffusione dell’epidemia».

    Alle forze dell’ordine è piuttosto affidato il compito della tutela della sicurezza dei lavoratori che riprendono le loro attività. E quindi aziende, uffici, attività pubbliche e private, esercizi commerciali saranno oggetto di controlli mirati.

    Ricciardi, Il consigliere per l’emergenza del ministro della Salute: “Non è finita Se i contagi salgono tra due settimane dovremo richiudere” Siamo ancora in bilico, il Paese resta sorvegliato speciale”.

    Test: sono tre, molto diversi,. I tamponi vanno a caccia del virus. I sierologici ed i cosiddetti kit veloci, invece, si concentrano entrambi sulla risposta immunitaria dell’organismo per scoprire se è entrato in contatto con il virus. Nello specifico si cercano le immunoglobuline G (IgG) e le M (IgM) che si formano in tempi diversi, comunque a partire da circa 5-6 giorni dal contatto. Ma sono i test sierologici, in laboratorio, attraverso il prelievo del sangue, i più attendibili. Se si trova un numero elevato di IgM significa che il Covid è appena passato e può essere ancora presente.

    PA e Smartworking: Chi può, lavori da remoto.. La ministra della Pubblica Amministrazione ha annunciato che in linea di massima i dipendenti pubblici in smart working (circa l’80%) non torneranno in ufficio da oggi, ma sono previsti solo «rientri mirati e contingentati » per venire incontro alle esigenze delle aziende che riaprono. E in futuro, quando la pandemia sarà finita, l’obiettivo della Pa è di uno smart working almeno al 30%.

    USA; Il segretario di Stato americano, Mike Pompeo,lancia l’accusa che fa salire ai massimi la tensione con la Cina., citando un rapporto della National Intelligence esclude l’ipotesi del virus fabbricato e diffuso intenzionalmente. Propende invece per la pista dell’incidente, magari dovuto a negligenza, in uno dei due laboratori nel capoluogo dello Hubei che fu il focolaio iniziale della pandemia: il Wuhan Institute of Virology e il Wuhan Center for Disease Control and Prevention.

    Cina : le accuse degli Stati Uniti sono false. Sono un tentativo di Donald Trump di trasformare Pechino nel «capro espiatorio» del virus, di sviare l’attenzione dagli errori commessi dalla Casa Bianca nella gestione della crisi. Le autorità cinesi hanno detto varie volte che l’Istituto di virologia di Wuhan con l’epidemia non c’entra nulla. In attesa di vedere le prove, restano gli indizi di prima, tutti circostanziali. Si sa che l’Istituto, uno dei più avanzati in Cina, studia da anni i coronavirus.

    Paura di ripartire: «Siamo entrati nel lockdown con i maglioni e ne usciamo a maniche corte. Ci salutavamo con un bacio, ci dovremo sfiorare con un gomito. Faremo le file, avremo le mascherine, ma soprattutto tra noi e gli altri ci sarà come diaframma lo spettro del virus. Il mondo di “prima” non c’è più. La vera sindrome post traumatica degli italiani è questa, la paura di non ritrovarsi». (dipartimento di Salute mentale della Ausl di Modena),.

    Ristoranti: pronti alla partenza di fase 2, i ristoranti scaldano i fornelli per consegne a domicilio e takeaway. Boom di adesioni alle piattaforme di delivery: per Glovo e c’è anche chi fa da sé, utilizzando i dipendenti come rider.

    BILANCI 2019 E 2020: Sospensione dell’obbligo della regola del «ricapitalizza o liquida» in caso di perdite superiori al capitale, continuità aziendale valutata al netto degli effetti del Covid-19, finanziamenti soci non assoggettati ai vincoli della postergazione: sono alcune delle misure approntate dal Governo per far uscire dall’impasse sindaci, revisori e amministratori.
    ASSICURAZIONI COVID: Le compagnie stanno sviluppando soluzioni per fronteggiare la situazione: per esempio con soluzioni ad hoc o con estensioni di quelle esistenti per supportare economicamente chi è colpito dal virus, offrendo anche servizi telefonici o video consulti con medici. A confermarlo è anche un’analisi di Ivass.

    QUOTE DI GENERE: Quote di genere nei cda sempre più ampie e con una sempre maggiore presenza di professioniste qualificate nella veste di consiglieri delle società quotate. Nella legge di Bilancio di quest’anno, è stato dato il via libera a una proroga della legge «Golfo-Mosca», ampliandone la portata, introducendo una nuova quota per il genere meno rappresentato del 40% indistintamente per gli organi di amministrazione e controllo delle società quotate.

    730 PRECOMPILATO: si apre domani per la dichiarazione dei redditi precompilata una stagione diversa. : C’ e tempo fino al 30 settembre per inviare il 730 e il 30 novembre per Redditi. Ma molti potrebbero cercare di accelerare le pratiche per avere i rimborsi entro luglio.

    TARI: il 75% delle città ha sospeso la TARI, rimandando l’invio delle cartelle, ma a complicare il quadro c’è il buio sugli sconti da applicare per venire incontro a commercianti, imprese e famiglie in crisi.

    SCUOLE: Entrano nella fase 2, riaprono ma solo per i lavori di restyling.

    MINISTRO ECONOMIA IN AUDIZIONE: soccorso fiscale anti-Coronavirus. Bonus autonomi, incrementato e erogato in 24 ore, adempimenti e versamenti tributari congelati, con l’estensione dello stop ad avvisi bonari e autoliquidazione, un fondo perduto per le pmi, sblocco dei crediti verso la pubblica amministrazione. E ancora Isa alleggeriti, stop alle clausole di salvaguardia, Naspi prorogata di due mesi, rinnovo cassa integrazione fino a che ce ne sarà bisogno, il reddito di emergenza, sterilizzazione dell’aumento IVA, slittamento degli scontrini elettronici,. Queste le misure che andranno a comporre l’ossatura da 75 mld di euro del decreto aprile che dovrebbe articolarsi in tre fasce: 1) le imprese sotto i 10 dipendenti che a fronte di perdite dimostrate e in relazione alle dimensioni dei ricavi avranno dotazioni a fondo perduto per affitti, bollette e leasing (in tutto 2,5 miliardi); 2) le piccole imprese sotto i 250 dipendenti: «un parziale assorbimento delle perdite, con capitale pubblico che possa trasformarsi in sostegno a fondo perduto; 3) l’intervento da parte della Cassa Depositi nelle imprese medio grandi, sopra i 250 dipendenti, con un ingresso nel capitale a fronte di un indebitamento e, sembra, per un periodo non superiore ai quattro anni.

    FITCH: ha annunciato il declassamento del merito di credito dell’Italia per i titoli a lungo termine. Il rating sui titoli di Stato passa a BBB-, ultimo livello al quale l’emittente di debito mantiene l’outlook stabile (dunque senza prospettive di nuovo taglio della valutazione). Il declassamento viene accolto con stupore e irritazione sia dal ministero dell’Economia sia dalla Banca d’Italia.

    VICEPRESIDENTE COMMISSIONE UE: Facilitare i prestiti a famiglie e imprese da parte delle banche per mitigare l’impatto del Covid-19 sull’economia. Il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, ha presentato una proposta che anticipa l’entrata in vigore di norme che riducono i requisiti di capitale per prestiti alle Pmi, alle famiglie (inclusa la cessione del quinto dello stipendi) e ai progetti di infrastrutture. Viene poi raccomandata una valutazione più flessibile del calcolo delle perdite attese dai prestiti a imprese e famiglie. Misure richieste anche dall’Abi. Ora la discussione passa al Parlamento Ue (tutti i partiti italiani sono a favore) e al Consiglio.

    COMMISSIONE EUROPEA: in un contesto economico reso incerto dalla pandemia, la Commissione Europea ha presentato un pacchetto di misure bancarie che prevede nuove linee guida per una interpretazione più flessibile delle regole prudenziali ed alcuni emendamenti legislativi: l’obiettivo facilitare il compito delle banche nel promuovere i finanziamenti a famiglie ed imprese fino a 650 miliardi di euro nel 2020. Le banche nel 2020 e 2021 potranno utilizzare gli accantonamenti a fronte di crediti rischiosi ma non insolventi per aumentare il capitale prudenziale ed evitare erosioni di capitale. Rinviata al 2023 l’adozione di un nuovo standard patrimoniale per le banche più grandi.

    BCE: la riunione della BCE del mese di aprile non dovrebbe portare novità sostanziali, dopo le importanti misure decise nella seconda metà di marzo in seguito all’emergenza dovuta all’epidemia da coronavirus, tra cui il Pepp (Pandemic Emergency Purchase Programme) che al momento prevede acquisti di titoli per un ammontare di 750 miliardi di euro nel 2020. Gli addetti ai lavori propendono per un rafforzamento di questo programma.

    ADECCO, MANPOWER E RANDSTAD: INTESA PER IL RIENTRO IN SICUREZZA: un’alleanza a tre per tracciare la mappa del lavoro nell’era del coronavirus. È questo il patto siglato da Randstad, Adecco Group e ManpowerGroup, aziende leader nel settore delle risorse umane a livello globale, per favorire un rientro a lavoro in sicurezza nelle fasi che seguiranno il lockdown totale o parziale che sta coinvolgendo quasi 2,7 miliardi di lavoratori in tutto il mondo, circa l’81% della forza lavoro globale. L’obiettivo è quello di tracciare una road map della sicurezza sul posto di lavoro valida per tutto il corposo data base dei tre big mondiali del lavoro. Perché far ripartire l’occupazione tutelando la salute delle persone è ovvio ma non scontato.”

    AMAZON WEB SERVICES (AWS): l’azienda di Amazon che fornisce servizi di cloud computing, ha annunciato l’apertura della «Regione Aws Europe (Milano)», la sesta in Europa. Un segnale importante per la ripresa di Milano e della Lombardia post emergenza da coronavirus. Ogni Regione Aws è composta da «zone di disponibilità», ognuna delle quali comprende uno o più data center, che sono situate in località geografiche separate e distinte, con una distanza sufficiente a ridurre significativamente il rischio che un singolo evento avverso abbia un impatto sulla continuità aziendale, ma abbastanza vicine da fornire una bassa latenza per le applicazioni ad alta disponibilità.

    GRUPPO PELLEGRINI: per chi gestisce mense aziendali, il problema non è stato solo mettere in sicurezza i propri lavoratori ma soprattutto garantirla nelle aziende clienti a cui ogni giorno vengono forniti oltre 200 mila pasti. Sono state riviste le modalità di lavoro nella linea di produzione e nel servizio pasti ed messo a punto un protocollo di sicurezza con il contributo del virologo Alberto Burioni e di Lifenet Healthcare. “Stiamo formando un Covid manager per ciascuna mensa secondo un protocollo validato scientificamente che rappresenterà la best practice per il settore”. Cambiati gli allestimenti degli spazi, i tavoli a scacchiera, egnaletica, prodotti confezionati. Le posate saranno monouso, le postazioni verranno sanificate dopo ogni pasto e ci saranno le barriere di plexiglass: e un app per prenotare il pasto, ritirarlo e consumarlo alla scrivania.

    GRUPPO ATLANTIA: ha chiuso il 2019 con utili a 136 milioni, in diminuzione di 639 milioni rispetto al 2018. I ricavi si sono attestati a 11,6 miliardi, comprensivi del gruppo iberico Abertis e nessuna distribuzione dividendi. Per chiudere il discorso revoca concessione avanzata dal Ministero delle Infrastrutture., il gruppo che fa capo ai Benetton ha messo 2,9 miliardi di euro. Impegni economici «ad esclusivo carico della società», articolati su più fronti: 1,5 miliardi destinati a «riduzioni tariffarie e progetti di potenziamento della rete», secondo modalità da definire con il governo; 700 milioni di spese di manutenzione aggiuntive da qui al 2023 e, infine, 600 milioni per la ricostruzione del ponte di Genova, più altri 100 milioni a copertura di eventuali extra- costi.

    INTESA SANPAOLO: ha disposto una nuova misura a supporto delle imprese italiane che prevede la proroga — alle medesime condizioni contrattuali e senza oneri aggiuntivi — delle linee di credito non rateali che hanno scadenza anteriore al 30 settembre 2020. Si tratta di una operazione che può riguardare direttamente circa 20mila clienti che riceveranno nei prossimi giorni la comunicazione specifica relativa a linee di finanziamento che complessivamente sfiorano i 3 miliardi di euro.

    SETTORE AEREO:
    • Lufthansa: lo stato potrebbe tornare azionista dell compagnia con 9 miliardi di euro. La compagnia era stata privatizzata nel 1997 Alternativa alla nazionalizzazione, ci potrebbe essere la richiesta al Tribunale della protezione dai creditori per tre mesi.
    • Alitalia invece è stata nazionalizzata con 500 milioni di ineizione di capitale da parte del Governo.
    • British Airways: Ora l’unica cosa che conta è avere cash, soldi in cassa. Tutto il resto è accessorio, inclusi «12 mila posti di lavoro» in fumo, ossia un quarto del personale di British Airways, che ieri ha annunciato imminenti e dolorosi tagli.

    MODA Vetrine a rischio riapertura, tra affitti, blocco del turismo e consumi depressi dalla crisi e dall’umore. L’Italia potrebbe perdere migliaia di negozi e ancor più posti di lavoro. Bain stima che in Italia ci siano 118 mila negozi di abbigliamento e accessori (135 mila aggiungendo i gioielli e 165 mila con gli ambulanti) e circa mezzo milioni di addetti. E per McKinsey e collezioni primavera/estate 2020 registreranno ricavi giù fino al 70%. Da qui la necessità delle griffe di tagliare i costi.(chiusure per H&M 8 negozi, Geox 55 negozi in Europa, Yamamay-Carpisa 1 negozio su 2 , mentre OVS pensa ad acquisizioni, Kiko aspetta le misure di sostegno alle aziende).
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    LIBRI: dopo settimane di congelamento, i libri si stanno riaffacciando sul mercato timidamente, tra slittamenti e qualche timore. I dati non sono incoraggianti e non basta la riapertura dei negozi a cancellare la crisi. Gli editori calibrano ogni mossa: slittano nel tempo le pubblicazioni, tagliano titoli e puntano sui bestseller, gli “affetti stabili” dei lettori, sacrificando gli esordienti. Intanto gli ebook rappresentano ora il 20% del mercato perché costretti dalle circostanze, gli editori hanno creato collane digitali o pensato libri nati sull’onda dell’emergenza,

    CDP: parte il 6 maggio l’operazione di rinegoziazione dei mutui di Cassa depositi e prestiti. Circa 7.200 enti territoriali potranno così accedere a fino a 1,4 miliardi di euro di risorse da utilizzare immediatamente sul territorio. L’operazione “consentirà di liberare risorse per gestire la fase di emergenza che il Paese sta vivendo. Sono un totale di 135.000 i mutui rinegoziabili da Comuni, Province, Citta? metropolitane, Unioni di Comuni, Comunita Montane, Regioni e Province Autonome. Cdp mettera a disposizione di ciascun ente locale – nel periodo di adesione, che va dal 6 al 27 maggio 2020 – l’elenco dei prestiti originari, rendendo note le relative condizioni economiche di rinegoziazione in una sezione del Portale Enti Locali e PA del proprio sito interne. Sempre sul sito potrà essere interamente finalizzato l’iter istruttorio e contrattuale.

    TASSA DI SUCCESSIONE: in Regione Lombardia arriva la proposta di togliere la tassa di successione alle famiglie che hanno subito lutti nel coronavirus.

    PATRIMONIALE AL 14% DA IMPORRE AGLI ITALIANI:: L’idea è piaciuta moltissimo in Germania, e l’economista che per primo l’ha suggerita, Daniel Stelter, ha approfondito il tema. con sfoggio di varie statistiche, comprese quelle della Banca d’Italia, concludendo: che dopo il salasso di una patrimoniale tanto pesante, «le famiglie italiane avrebbero ancora un patrimonio superiore rispetto a quello delle famiglie tedesche». Mettendo a confronto l’indebitamento pubblico e quello privato (imprese e famiglie) di otto paesi: Germania, Austria, Italia, Spagna, Portogallo, Olanda, Belgio e Francia, l’Italia è, ovviamente, il paese con il debito pubblico più elevato (137,3% del pil), seguita da Portogallo (120,5), Belgio (102,2) e Francia (100,4), mentre gli altri paesi sono tutti sotto il cento per cento, con la Germania nella posizione più virtuosa (61). Se però si considera il debito privato, sommando i debiti delle imprese e quelli delle famiglie, la classifica cambia totalmente, e l’Italia risulta avere il debito privato più basso degli otto paesi presi in esame (111% del pil, sommando il 69% delle imprese al 41% delle famiglie), migliore perfino di quello della Germania (114% del pil, di cui 59% imprese e 54% famiglie). Il vero bersaglio dell’economista tedesco è però l’Italia: «In nessun altro paese il settore privato è così poco indebitato come in Italia! In nessun altro paese le famiglie sono così poco indebitate, e soltanto in Germania le imprese hanno meno debiti in rapporto al pil. Quindi è ovvio chiedersi, come ho fatto io, perché l’Italia non si aiuti da sola. È evidente che non si tratta di un problema di debito eccessivo, ma di un’errata distribuzione tra il settore statale e quello privato. Se il Governo italiano trasferisse parte del proprio debito verso il settore privato, questo sarebbe comunque meno indebitato rispetto al settore privato della maggior parte degli altri paesi».

    ENI e A2A: hanno siglato un memorandum di intesa per l’avvio di una collaborazione nella gestione di rifiuti speciali di natura industriale, nell’ottimizzazione dei processi e nell’individuazione di innovative soluzioni impiantistiche end-to-end.

    M&A : chi non vuole essere travolto dal virus sarà costretto a stringere alleanze e l’M&A (merger&acquisition) sarà la cura per prevenire la crisi definitiva di molte aziende. Intervenire con rapidità risulta però essenziale per evitare di disperdere il valore dell’impresa. Le imprese sono oggi costrette a ripensare il proprio modello di business perché le dimensioni pre lockdown non sono più sostenibili. Imprese prima concorrenti si troveranno a dovere colloquiare per garantirsi la sopravvivenza. È quello che già sta accadendo in molti mercati internazionali anche tra grandi imprese. tale attività, in un’ottica si di crisi da Covid-19 ma anche strategica.

    AGGREGAZIONI: la soluzione al problema del sottodimensionamento delle aziende italiane e dell’eccesso di capacità produttiva dispersa tipica di molti settori potrebbe essere quella di intervenire legislativamente con più vigore per favorire le aggregazioni aziendali. È necessario passare da una situazione di tendenziale neutralità delle operazioni di finanza straordinaria ad una di agevolazioni fiscali stabili.

    LEGGE 231: nelle imprese che hanno adottato un modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del decreto legislativo 231/01, al fine di prevenire il rischio di contagio per i propri dipendenti ed il diffondersi del virus Covid-19 è necessaria l’adozione di misure specifiche, l’efficace attuazione di adeguati protocolli di prevenzione e l’attribuzione all’Organismo di vigilanza (Odv) del compito di verificarne l’osservanza. La raccomandazione è contenuta nel documento del 27 aprile denominato «Vigilanza e modello di organizzazione, gestione e controllo ex dlgs. 231/01 nell’emergenza sanitaria» predisposto dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e dalla Fondazione nazionale dei commercialisti. Il documento espone sinteticamente i principali «rischi 231» (ovvero in termini di responsabilità penale dell’azienda) connessi all’emergenza sanitaria e vengono fornite alcune indicazioni operative di comportamento ai professionisti che a vario titolo – come componenti di organismi di vigilanza 231 ovvero come componenti di collegi sindacali incaricati di svolgere l’attività di organismo di vigilanza – sono chiamati a mettere le proprie competenze tecniche a disposizione delle imprese in questa fase così delicata della loro vita.

    PROCESSO TRIBUTARIO TELEMATICO: dal 1° luglio le sentenze CTP e CTR Di Roma e del Lazio diventano digitali, dal 1° marzo 2021 nel resto di Italia.

    CORONAVIRUS NEWS
    RISCHIO ALTO, SERVE CAUTELA E PRUDENZA

    Traporto pubblico: Il trasporto pubblico locale sarà un rischio per gli italiani che dovranno tornare al lavoro con la Fase 2. I 3,6 milioni di lavoratori che normalmente utilizzano autobus, tram, metro o treno per il tragitto casa-lavoro andranno incontro a un pericolo di aggregazione medio alto, destinato ad aggravarsi nelle ore di punta, soprattutto nelle aree metropolitane. Per ridurre le probabilità di contagio da Covid 19, l’Inail ha predisposto un decalogo di comportamento che innanzitutto raccomanda di utilizzare i mezzi solo in casi necessari e in via subordinata, ove possibile, di privilegiare altre forme alternative di mobilità, quali la bicicletta o il tragitto a piedi. Le dieci regole di comportamento sono contenute in un documento tecnico predisposto dall’Istituto, nell’ottica della ripresa del pendolarismo in piena emergenza Coronavirus. Il documento si integra con le linee guida del Mit sul traporto pubblico con cui il ministero delle infrastrutture ha dato le indicazioni per ridurre il rischio di contagio in viaggio.

    Presidente della Corte Costituzionale: «Io non posso entrare nel merito delle singole questioni di attualità che potrebbero tutte arrivare al vaglio della Corte, ma voglio ricordare che nella Costituzione sono indicate le ragioni che possono giustificare limitazioni dei diritti e gli strumenti con cui tali limitazioni si possono imporre. Nella giurisprudenza costituzionale, poi, si trovano orientamenti anche sulla misura di queste limitazioni, che devono sempre essere ispirate ai principi di necessità, proporzionalità, ragionevolezza, bilanciamento e temporaneità».

    Ponte di Genova : Il cielo grigio, le sirene a squarciare il silenzio. Così, ieri, Genova ha ritrovato il suo ponte. «luce che dà speranza» e un «modello per l’Italia”.

    Documento del Comitato tecnico- scientifico:

    • Un documento di 22 pagine che dà indicazioni su come deve proseguire la lotta all’epidemia ma che soppesa anche i pro e i contro delle azioni che si scelgono di intraprendere, tenendo conto del fattore RO e della sua curva. Che illustra lo scenario peggiore, il migliore e i tantissimi che stanno in mezzo. Lo ha consegnato il comitato tecnico scientifico della Protezione civile al Governo per aiutarlo nella decisione sulle le riaperture e i loro tempi, Per aprire bisogna scegliere. Decidere quante persone mandare in terapia intensiva per far ripartire pezzi di Paese. Per spiegare l’effetto delle varie mosse, il comitato pubblica una tabella nella quale inserisce le varie attività e anche la circolazione dei mezzi di trasporto.

    • Uno degli scenari indica che se aprissimo tutto dal 4 maggio avremmo fino a 151 mila persone in terapia intensiva contemporaneamente con il picco previsto per l’8 giugno. Entro fine anno i pazienti da intubare in insufficienza respiratoria sarebbero oltre 430 mila. Anche solo chiudendo le scuole lasciando gli altri settori aperti e non ragionando sulla mobilità e sul telelavoro oltre 109 mila persone finirebbero in terapia intensiva il prossimo 8 agosto. Un’ecatombe per qualunque sistema sanitario.

    • Il Comitato mette nero su bianco anche alcuni elementi di incertezza che lasciano spazio a un margine di errore.. ad esempio l «valore dell’efficacia dell’uso di mascherine, il «comportamento delle persone dopo la riapertura in termini di adesione alle norme sul distanziamento e all’efficacia delle disposizioni per ridurre la trasmissione sul trasporto pubblico».

    SANIFICAZIONE: è uno dei doveri prima di riaprire. Il settore genera 1, 6 miliardi di euro di ricavi e circa 40.000 addetti, con la crisi è in espansione.

    VITTORIO COLAO ( Presidente del Comitato dei 17) ,: «Dal 4 maggio rimettiamo al lavoro quattro milioni e mezzo di italiani, tra costruzioni, manifattura, servizi collegati, ovviamente nel rispetto dei protocolli.Sarà un test importante. Dipenderà dai buoni comportamenti. Un’apertura a ondate permette di verificare la robustezza del sistema. «Abbiamo raccomandato tre precondizioni che vanno monitorate: 1) il controllo giornaliero dell’andamento dell’epidemia; 2) la tenuta del sistema ospedaliero, non solo le terapie intensive, anche i posti-letto Covid; 3) la disponibilità di mascherine, gel e altri materiali di protezione. A queste condizioni si può riaprire». E se l’epidemia dovesse ripartire l’approccio non dovrà essere nazionale e neppure regionale, ma microgeografico: occorre intervenire il più in fretta possibile, nella zona più piccola possibile. Abbiamo indicato al Governo un processo. L’importante è che le misure siano tempestive; nella speranza che non siano necessarie. L’app potrà servire se arriva in fretta, e se la scarica la grande maggioranza degli italiani. È importante lanciarla entro la fine di maggio; se quest’estate l’avremo tutti o quasi, bene; altrimenti servirà a poco».

    MINISTRO DELLA SANITÀ: «La battaglia sanitaria non è vinta, ci siamo ancora pienamente dentro, in Italia e nel mondo. Guardiamo avanti, ma con giudizio. «In Germania l’indice di contagio risale, la Francia pensa di rinviare l’apertura dei licei. Sarei felice se potessi darvi il titolo “è tutto finito”, ma non voglio prendere in giro gli italiani».

    BILL GATES: “Uno o due anni per tornare alla normalità È il momento di cooperare non di cercare colpevoli: «È assolutamente indispensabile impegnarsi sulle terapie: possono essere messe a disposizione più facilmente dei vaccini perché a differenza di questi non è necessario testarle su così larga scala. Come sappiamo, nel Regno Unito stanno lavorando ad alcune terapie che noi riteniamo promettenti. Se alcune terapie in cima all’elenco dovessero fallire, ce ne saranno sempre altre di promettenti. Tuttavia per tornare ovunque alla normalità avremo bisogno. sia di terapie estremamente efficaci, sia di un vaccino. Il vaccino è molto importante, perché è senza dubbio così che torneremo alla normalità”:

    DAL MONDO

    GERMANIA: Subisce una battuta d’arresto il cammino della Germania fuori dal tunnel del coronavirus. Mentre si intensificano il dibattito e le polemiche sul ritmo delle riaperture, il tasso di contagio, il cosiddetto R0 che definisce il numero di persone infettate da ogni ammalato di Covid-19, è tornato a salire dopo essere sceso fino a 0,7 due settimane fa.

    SPAGNA: Tutto andrà per il meglio, la Spagna entrerà nella “nuova normalità” imposta dal coronavirus entro la fine di giugno. La ripartenza annunciata dal sarà “graduale, asimmetrica e coordinata”: un processo in 4 fasi gestito dal governo, di circa 2 settimane ognuna, ma applicato su base provinciale. A seconda dell’evoluzione della curva dei contagi e della capacità delle amministrazioni locali di adeguare le strutture sanitarie alle esigenze dell’emergenza, i tempi del ritorno alla normalità potranno variare da un’area all’altra del Paese.

    RUSSIA: Vladimir Putin ha avvertito che la Russia non è ancora arrivata al picco dei contagi e ha quindi deciso di estendere fino all’11 maggio il periodo di astensione dal lavoro per frenare l’epidemia di Covid– 19. La sospensione delle attività non essenziali era prevista al momento fino alla fine di aprile.

    NESSUNA POTENZA GUIDERÀ IL MONDO DEL DOPO VIRUS

    Può la Cina vincere la partita dei nuovi equilibri geopolitici? Forse no. Ma il virus danneggia anche Usa, Russia e la divisa Europa. E allora, chi comanderà? Il Covid-19 sembra voler disegnare un mondo nuovo. La Cina ha sconfitto il coronavirus sfruttando a Wuhan, oltre all’ammirevole impegno della popolazione, tutte le possibilità offerte dal suo sistema politico. E ora è impegnata su tanti fronti.: battere gli Usa nella corsa mondiale al vaccino, gli aiuti generosi ma anche interessati a chi chiede aiuto, un accentuato decisionismo geopolitico a diretto confronto con gli Usa. Ma questa Cina che può apparire trionfante è la stessa che quotidianamente l’America accusa di aver per troppo tempo nascosto lo scoppio dell’epidemia. È la stessa che non può puntare sulla sconfitta elettorale di Trump È la Cina, questa, che subirà un colpo economico devastante come tutti, ma aggravato da una nuova consapevolezza soprattutto degli europei: d’ora in poi bisogna ridurre la nostra dipendenza da Pechino in campo sanitario, e anche in campo industriale perché non si può più fermare la produzione di automobili se dalla Cina non arriva un determinato componente.
    E gli Stati Uniti? Il coronavirus ha tagliato una gamba al tavolo sul quale poggiavano le speranze di rielezione di Donald Trump. I ritardi dell’Amministrazione e le sue continue giravolte, i tre milioni di disoccupati diventati ventisei, le liti con i governatori degli Stati, tutto sembrerebbe mettere Trump con le spalle al muro in termini elettorali. Ma non è così per almeno due motivi: perché Trump trova ampi consensi quando accusa il nemico Cina, e perché il democratico Joe Biden è un rivale debole che oltretutto ha grandi difficoltà a fare campagna mentre il presidente, gratis, esibisce ogni giorno in televisione il suo decisionismo verbale.. A far da piedistallo alla superpotenza Usa rimane soltanto una potenza militare che ancora per molti anni non potrà essere raggiunta da altri (salvo la Russia in campo nucleare). Ed ecco allora che prende corpo una rivalità più accesa ma anche più paritaria tra America e Cina nell’era del dopo-virus, che sarà anche l’era dell’intelligenza artificiale, della robotica, del 5G, e, fattore cruciale nelle urne future, della preparazione sanitaria.

    NOTIZIE PROFESSIONALI E FISCALI
    IMPOSTA PATRIMONIALE AL 14?: il Governo federale di Berlino ha chiaro in mente da tempo, ma non osa ancora dirlo ad alta voce, poiché l’Italia è troppo debole verso la ricchezza privata, si pensa che una patrimoniale monstre del 14% sulla ricchezza privata, che è pari a 9.900 miliardi (sommando conti correnti, risparmi e immobili), potrebbe ridurre il debito pubblico, pari a 2.500 miliardi, ben al di sotto dell’attuale 137% del pil (1.800 miliardi), scendendo fino al 60%: esattamente la quota virtuosa della Germania, in linea con Maastricht. Ma la Germania non punta il dito solo contro l’Italia, ma anche nei confronti dell’Olanda, quale principale paradiso fiscale europeo per le grandi imprese.
    SCUDO FISCALE: il Governo è alla ricerca di fondi per l’emergenza e prepara probabilmente un nuovo scudo fiscale. L’idea sarebbe quella di agevolare il recupero di 300 miliardi, ossia recuperare risorse ancora nascoste nei paradisi fiscali e nei caveau delle banche da incanalare verso il sostegno all’economia nazionale piegata dalla crisi, con un salvacondotto penale, consentendone la regolarizzazione a fronte di una obbligatoria sottoscrizione di titoli di stato, tipo emissioni particolari per il Covid19.
    LEGGE 231 E RISCHIO SANITARIO: il rischio da Covid 19 come “ rischio di impresa” è stato analizzato da un documento del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e ne suggerisce la mitigazione attraverso una serie di prassi operative da adottare, da parte degli iscritti, a favore dei loro Clienti. Ciò tenendo conto che anche il ruolo degli organi di controllo societari si è modificato, essendo chiamati a monitorare costantemente il processo di adeguamento delle imprese alle esigenze generate dalla pandemia. Di conseguenza i protocolli di gestione dei rischi da reato previsti dal decreto 231/2008 in tema di responsabilità penale delle persone giuridiche, devono essere opportunamente riorientati partendo dal rischio sanitario.
    STUDI PROFESSIONALI INDIVIDUALI E ASSOCIATI: NUMERI IN ITALIA E NEL MONDO, COMPENSI PROFESSIONALI
    Secondo uno studio della Fondazione dei Dottori commercialisti, redatto prima dell’emergenza l’aggregazione digitalizzata tra studi è il primo step verso una piena integrazione. Con 5 passaggi graduali che vanno dal semplice professional networking tramite Linkedin o piattaforme simili fino alla condivisione di conoscenze e know how attraverso una specializzazione (che però significa anche trovare accordo su clienti e onorari) fino allo step finale: logo unico per studi aggregati in digitale (con competenze ripartite e onorari redistribuiti). La vera ricetta sono gli investimenti,, che solo chi ha una certa dimensione aziendale si può permettere.
    • In Italia: per tipo di organizzazione il 66% dei professionisti lavora individualmente, il 2% in cooperativa, il 10% in studi associatI e il 22% studi societari.
    • Nel Mondo: il 30% dei professionisti lavora singolarmente, il 34% in studi da 2 a 5 partner, il 36% in studi con oltre 6 partner.
    • Volume d’affari in Italia : 80mila€ per gli studi individuali; 245mila€ in forma associata.
    • Reddito: 49mila per i professionisti di studi individuali; 125mila€ per quelli che lavorano in studi in forma associata.
    NOTIZIE ECONOMICHE
    BANKITALIA rischio di insolvenza per i prestiti privati e gli interventi a sostegno delle imprese, coperti da garanzie pubbliche attivate a seguito dei decreti legge «Cura Italia» (n. 18/2020) e «liquidità» (n. 23/2020), «potrebbe superare il 10%». E questo a causa del fatto che la platea dei potenziali beneficiari è stata ampliata, includendo sotto l’ombrello pubblico, anche «le imprese con prestiti deteriorati». Non solo: a pesare saranno pure «le più elevate percentuali di copertura del credito» e «l’assenza di previsioni che limitino l’utilizzo delle garanzie ai soli nuovi finanziamenti o al rinnovo di quelli in scadenza contrattuale». A tracciare il quadro della situazione, il, capo del servizio struttura economica della Banca d’Italia. Sempre Bankitalia ha stimato in 450 mld di euro l’ammontare complessivo di credito con garanzie pubbliche, c potrebbero cumulare un fabbisogno aggiuntivo di fondi esterni dell’ordine di 50 mld».
    INTESA SANPAOLO/UBI: compatta le fila e punta dritta su Ubi. L’assemblea dei soci della prima banca italiana ha dato il via libera all’operazione disegnata dal consigliere delegato Carlo Messina, che punta a creare il settimo gruppo creditizio europeo. Il presidente del gruppo,: “abbiamo risposto immediatamente, già nel mese di febbraio, mettendo 100 milioni di euro a disposizione della protezione civile, per far fronte alle nuove esigenze sanitarie». «è anche intervenuta nella realizzazione dell’ospedale da campo degli Alpini, realizzato a Bergamo e ha subito concesso moratorie a famiglie ed imprese, Ha predisposto un plafond di 50 miliardi di euro e tra marzo e aprile, ha erogato oltre 2 miliardi in nuovi finanziamenti alle pmi. «
    RYANAIR:.
    • Il patron di Ryanair si è espresso contro Lufthansa, che sarà probabilmente salvata dal governo Merkel. Troppo generosi i dieci miliardi di euro di cui si vocifera. Per O’ Leary i tedeschi finiranno per riemergere dalla crisi talmente rafforzati che «andranno in giro a comprarsi qualsiasi cosa». .
    • Ryanair ha comunicato al sistema aeroportuale italiano le condizioni per la ripresa dei voli. In una lettera ai vertici degli scali italiani, «quello che è certo è che le compagnie aeree riprenderanno il servizio con il rischio di coefficienti di riempimento molto bassi, che comporteranno tariffe molto basse».. Ryanair chiede da maggio a ottobre di quest’anno l’azzeramento dei diritti di approdo, la cosiddetta tassa di atterraggio, e delle tasse sui passeggeri. Da novembre a marzo 2021 viene chiesto l’azzeramento dei diritti di approdo e il pagamento della tassa sui passeggeri al 50% del load factor. Quest’ultima misura è prevista anche nella terza fase, che va da aprile a ottobre 2021.
    AIR FRANCE-KLM: otterrà almeno 9 miliardi di euro in sovvenzioni dai governi francese e olandese. Parigi erogherà un prestito partecipativo di 3 miliardi, più altri 4 mld garantiti al 90% dallo Stato. Il prestito con garanzia pubblica, ha una valenza di dodici mesi.
    CORONAVIRUS NEWS
    E partita la fase 2 , spostamenti nell’intera Regione e non solo nel Comune di residenza, per «Comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute e per incontrare congiunti» e passeggiate anche lontano da casa, Rimane il divieto di assembramento, la distanza interpersonale di almeno un metro» e l’obbligo delle mascherine e l’autocertificazione ( il Viminale emetterà il nuovo modello entro il 4 maggio).
    Non si potrà andare in un’altra Regione a meno che non si abbiano le quattro esigenze
    Funerali e matrimoni: Si potranno celebrare funerali con massimo di 15 parenti prossimi, preferibilmente all’aperto, con le mascherine e rispettando la distanza di un metro. Si possono celebrare anche i matrimoni con la presenza dei testimoni e dei parenti stretti. Senza festa.
    I negozi al dettaglio (abbigliamento, calzature, gioiellerie) riapriranno il 18 maggio 2020. I clienti dovranno entrare in maniera scaglionata., essere puliti due volte al giorno e dovranno esserci dispenser per il disinfettante accanto alle casse e ai sistemi di pagamento elettronici. I centri commerciali rimarranno chiusi,
    Gli Ospedali: realizzare in ogni struttura dei percorsi “sporchi” per i pazienti infettati dal Sars-Cov-2 e quindi contagiosi. E delle aree “pulite” per i malati che hanno bisogno di assistenza, ma nulla hanno a che fare con l’epidemia: per tornare “fino a un massimo del 60-70 per cento dell’attività ordinaria pre Covid, al fine di mantenere una riserva di risorse immediatamente disponibili nel caso di improvvisa recrudescenza dell’epidemia”, In particolare il Monzino propone tamponi rapidi per tutti i pazienti e test sierologici a tappeto sul personale, in modo da assegnare a medici e infermieri che hanno già sviluppato gli anticorpi i fragili che hanno bisogno di cure.

    Teatro alla Scala: Prima l’omaggio alle vittime, poi quello alla liberazione dal virus. La Scala riaprirà a settembre con ” Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi per commemorare i morti del Covid 19. Poi con l’esecuzione della “Nona sinfonia” di Ludwig van Beethoven per celebrare simbolicamente la “liberazione” dalla fase più difficile dell’epidemia.
    Venezia : L’area veneziana e la città della laguna, del resto, sono colpite da una crisi senza precedenti a causa dell’azzeramento dei flussi turistici, che generano larga parte dell’economia locale. Secondo il Sindaco. «Questa è un’area con una specificità unica, che chiede di avere soluzioni e risposte in materia di ammortizzatori sociali e di sostegno ai lavoratori che siano appropriate. Una delle prime questioni da affrontare riguarda l’estensione da nove settimane ad almeno un anno per la cassa integrazione dei lavoratori che operano nei settori colpiti dal crollo del turismo», Abbiamo chiesto la possibilità di indebitarci, utilizzando il patrimonio dei Comuni per sostenere la spesa corrente in un momento eccezionale. Se il governo non ha i soldi, noi, insomma, siamo pronti a fare la nostra parte. Se qualcuno non vuole prendersi responsabilità ce le prendiamo noi».

    Presidente Consiglio UE: Dobbiamo trovare dei compromessi con creatività ma non dobbiamo perdere di vista la bussola rappresentata dalla coesione, dalla convergenza, dalla cooperazione, dalla solidarietà e soprattutto dall’umanità, che va rimessa al centro del progetto europeo. «L’ultimo Consiglio europeo è stato essenziale perché abbiamo preso degli orientamenti strategici fondamentali. Un piano Marshall per la ripresa. Un rafforzamento del Bilancio Ue per i prossimi sette anni e la creazione di un Fondo di rilancio. Il sostegno finanziario dovrà andare nelle regioni e ai settori che sono stati più colpiti dal coronavirus. Abbiamo chiesto alla Commissione Europea di fare una proposta dettagliata e concreta molto rapidamente. C’è la volontà di lavorare velocemente e insieme. Nessuno Stato Ue può uscire da solo dalla crisi».
    I dati sulle morti da Covid-19, che ci vengono comunicati quotidianamente dalla Protezione civile, si riferiscono solo ai pazienti con una diagnosi accertata tramite il tampone,. La stessa cosa avviene negli altri Paesi europei considerati. Un’elaborazione dell’Istituto per gli studi di Politica internazionale (Ispi) sui morti registrati dai rispettivi Istituti di statistica nazionali, ci permette di mettere a confronto Paese per Paese il numero dei morti di quest’anno con quelli degli anni precedenti. La differenza dovrebbe corrispondere alle morti da Covid-19, ma rispetto ai dati comunicati durante i mesi dell’epidemia c’è una notevole distanza. Cosa vuol dire? Che sono i morti sottostimati, cioè i pazienti che hanno contratto la malattia ma non sono stati tamponati e quelli deceduti per effetti collaterali del coronavirus: dai pazienti con infarti, ictus, aneurismi, o altre patologie, non visitati e soccorsi in tempo a causa degli ospedali pieni. Una volta individuato questo numero è possibile sapere anche quali sono i Paesi che hanno barato di più nella comunicazione e che hanno il tasso di mortalità in eccesso più alto per milione di abitanti. Riuscire a tener traccia delle persone decedute è cruciale per poter comprendere come stia procedendo realmente l’epidemia in ciascun Paese. I dati reali — ossia i morti in più rispetto agli anni scorsi — ci permettono anche di sapere qual è il Paese europeo davvero più colpito per milione di abitanti.

    Ricerca di un farmaco in attesa del vaccino: Una task force segreta, composta di grandi scienziati e imprenditori americani, sta lavorando per sconfiggere il coronavirus in tempi record. I membri di questo gruppo, “Scientists to Stop Covid 19″, si descrivono come l’equivalente odierno del Manhattan Project, la collaborazione top secret fra scienziati che nella Seconda guerra mondiale portò alla costruzione della bomba atomica. Le loro raccomandazioni vengono trasmesse alla Casa Bianca ma l’approccio della task force è indipendente; si fonda sulla fusione di talenti scientifici e iniziative private. Tra i finanziatori l’Ad di Goldman Sach, il fondatore de gruppo Vista Equity partners e il copresidente di Bain Capital. Tra la dozzina di scienziati il genetista Michael Rosbash, premio Nobel della medicina nel 2017, Stuart Schreiber, scienziato chimico a Harvard, Edward Scolnick,ex direttore laboratori di ricerca del gruppo farmaceutico Merck; Michael Lin, neurobiologo dell’università di Stanford; Ben Cravatt della Scripps Research. Per sgomberare il campo da ogni sospetto di conflitto d’interesse, tutti coloro che partecipano alla task force hanno dovuto vendere le eventuali partecipazioni azionarie in aziende farmaceutiche che potrebbero trarre guadagno dallo sviluppo di nuove cure.

    NEL MONDO
    USA: milione di contagiati, un terzo della somma mondiale, la curva continua a crescere, così come il numero delle vittime: circa 55 mila. Il Cdc, Centers for Disease Control and Prevention, l’autorità sanitaria federale con sede ad Atlanta, raccomanda di mantenere il lockdown fino a quando non si registra una flessione dei casi positivi per quindici giorni consecutivi. Un vincolo tranquillamente ignorato da tutti gli Stati che hanno riaperto alcune attività produttive.
    NUOVA ZELANDA: E’ riuscita a sconfiggere il virus grazie al blocco dei viaggiatori cinesi a inizio febbraio, la chiusura delle frontiere ai non residenti a metà marzo, quarantene ai confini, poi tamponi a tappeto e tracciabilità dei contatti. Il 23 marzo, quando la pandemia era ancora in una fase iniziale, ha imposto un mese di lockdown totale, poi prolungato di una settimana. Una strategia che si è rivelata vincente perché la curva dei contagi si è avvicinata allo zero in sole due settimane.
    FRANCIA E SPAGNA:
    • Il governo francese ha già deciso: le scuole riapriranno dall’11 maggio. Ma si scontra col parere del Consiglio scientifico del Ministero della Sanità, che propone di «mantenere asili, elementari, medie, licei e università chiusi fino a settembre». Senza scuole aperte, però, si ampliano le differenze di ceto tra gli studenti, alcuni in belle case con computer, altri privi di strumenti. E i genitori non possono riprendere a lavorare.
    • In Spagna, viceversa, il governo di Pedro Sánchez ha dato il via libera da ieri alle uscite dei bambini fino a 12 anni, pur in un lockdown prolungato di 15 giorni; riservandosi di stringere la vite se ci fossero recrudescenze.

    Coronavirus news
    Ripartenza Sicura
    Conte ha deciso che la data del 4 maggio sarà una sorta di spartiacque e che indietro non si può tornare. Bisognerà riaprire, con cautela, ma riaprire., allentare» le misure, visto che altrimenti l’Italia rischia uno choc economico ben più grave di quello che già si profila con i dati attuali. Occorre rafforzare il protocollo di sicurezza sui luoghi di lavoro e tenere sotto controllo la curva epidemologica e predisporre meccanismi predeterminati in modo che in una determinata area territoriale, se la curva dei contagi risale,, si possa intervenire secondo alcuni meccanismi nazionali.
    Comitato Tecnico –scientifico:
    • Indice di contagio: si trova attualmente tra lo 0,5 e lo 0,7 dopo aver raggiunto punte massime di 3. Per questo raccomanda una «ripresa cauta e graduale”.
    • Mascherine: C’è ancora incertezza sulla efficacia delle mascherine in termini assoluti», ma l’utilizzo «è ampiamente consigliato per ridurre il rischio di trasmissione del virus, soprattutto quando non è possibile mantenere il distanziamento sociale che rimane la misura più adatta per raggiungere lo scopo».
    • Mobilità: Saranno allentati i divieti di spostamento, ma sarà ancora necessaria l’autocertificazione. I trasferimenti tra Comuni della stessa regione saranno consentiti già dal 4 maggio, mentre non sarà per ora consentito, se non per casi urgenti o motivi di lavoro, spostarsi da regione a regione. Non è ancora deciso quando si potrà andare nelle seconde case.
    • Aziende: il settore manufatturiero e quello tessile è a livello di pericolosità «medio-basso», dunque via libera alle riaperture dal 4 maggio ma con turni scaglionati di entrata e uscita per chi non può svolgere le proprie mansioni in smart working. Le postazioni per chi svolge l’attività in ufficio dovranno essere distanziate, bisognerà misurarsi la febbre all’ingresso.
    • Negozi: ci sono ancora molte difficoltà riguardo alla riapertura di alcune tipologie di negozi, dall’abbigliamento alle scarpe. Il grande ostacolo, oltre al distanziamento dei clienti, è quello della sanificazione degli abiti, che impone nuovi macchinari. Rimangono chiusi i centri commerciali e i mercati rionali.
    • Parrucchieri ed estetica: I locali dovranno seguire regole rigide per pulizia e sterilizzazione degli strumenti, oltre alle protezioni per personale e clienti. Il rapporto dovrà sempre essere di uno a uno tra chi lavora e chi usufruisce del trattamento Il 4 maggio sarebbe prematuro, la riapertura slitterebbe all’11 maggio.
    • Bar e ristoranti: la riapertura di questi luoghi fornisce un «impatto maggiore di rischio» rispetto ad altre attività e dunque si deve prevedere un distanziamento più ampio almeno due metri tra i tavoli e dimezzamento della capienza. Appare dunque scontato che non riapriranno prima dell’11 o del 18 maggio, se non (forse) per il servizio take away.
    • Passeggiate: Sarà possibile passeggiare anche se non si rimane «in prossimità della propria abitazione» ma sempre a distanza. Parchi, ville e giardini sono stati chiusi con ordinanze dei sindaci e quindi decideranno i primi cittadini se e quando riaprire.
    • Sport all’aperto: Dal 4 maggio sarà possibile tornare ad allenarsi individualmente e dunque si potrà fare jogging e anche sport all’aperto. La distanza sale però ad almeno due metri. I professionisti potranno tornare nei centri, ma sempre lavorando da soli, oppure con un preparatore, ma a rispettando il distanziamento.
    • Bambini e Adolescenti: Finalmente il 4 maggio anche i bambini e gli adolescenti potranno tornare all’aria aperta. Su indicazione degli esperti il Governo sta maturando la decisione di far uscire di casa i più piccoli, raccomandando però alle famiglie di evitare assembramenti e contatti ravvicinati.
    • Over 60: Dubbi sulla ripartenza di questa tipologia di lavoratori.
    • Condizioni per ripartire: per riaprire, tenendo conto della tabella Inail che per ogni settore valuta la classe di rischio integrato e la classe di aggregazione sociale, ossia frequenza contatti esterni; le attività servono tre condizioni: «Situazione epidemiologica stabile o in miglioramento; sicurezza ed efficienza del sistema sanitario, perché serve un margine per arginare un’eventuale ripresa dell’epidemia; forniture sufficienti dei dispositivi di protezione, come le mascherine». Se manca una di queste condizioni «si continua a stare chiusi».
    • Trasporti: Un mondo di plexiglas, percorsi imposti, segnaletica onnipresente, tempi dilatati. mascherine, dispenser e posti a sedere obbligatori, riduzione della capienza al 40 per cento, display nelle metropolitane per avvisare i passeggeri per salire sui mezzi e, ove possibile, verrà bloccata la sbarra di ingresso , tempi dilatati per i viaggi in treno che diventeranno simili ai tempi del volo aereo, prenotazione posti a scacchiera,. Tutti gli autobus dovranno essere sanificati quotidianamente e puliti, ci sarà uno scaglionamento per la salita a bordo, perché tutti dovranno essere seduti, distanziati e alternati.. Almeno per qualche mese. O meglio: fino a quando non si troverà un vaccino.

    Artico:: È in arrivo presto, entro il 2050, l’estate fatidica in cui il ghiaccio della regione artica sarà sciolto del tutto. Un nuovo studio, appena pubblicato sulla rivista scientifica Geophysical Research Letters, dice molto probabilmente capiterà comunque a prescindere da quanto si sta facendo per le emissioni del gas serra.
    Qualità dell’aria : Un calo così repentino dell’inquinamento non s’era mai visto, nuove immagini catturate dai satelliti dell’Esa (a fianco Milano e Parigi: il capoluogo lombardo ha visto una diminuzione minore delle particelle rispetto alla capitale francese) confermano la forte riduzione delle emissioni rispetto al 2019, in particolare del biossido di azoto (gas da combustione). In Europa, nelle grandi città, i veleni nell’aria sarebbero scesi di circa il 50% rispetto a un anno fa. Negli Stati Uniti le chiusure hanno avuto un effetto minore: e infatti l’inquinamento è quasi immutato.
    Intesa: dopo aver alzato a 50 miliardi le risorse per il credito alle imprese, Intesa Sanpaolo è la prima banca a firmare il protocollo di collaborazione con Sace (che nei giorni scorsi ha chiuso l’accordo con l’Abi) per i prestiti dl liquidità.

    BCE :. ha abbassato i requisiti minimi di qualità del credito per i titoli accettati come garanzia per le operazioni di rifinanziamento fino a settembre del 2021. Questo «per mitigare l’effetto sulla disponibilità di collaterali di possibili declassamenti del rating a causa della crisi economica determinata dalla pandemia di coronavirus». I titoli che il 7 aprile avevano un rating di almeno BBB- (ultimo gradino sopra il ‘junk’, cioè ‘spazzatura’) continueranno ad essere accettati, purché mantengano un ‘rating’ superiore al livello BB. Una decisione che aveva preso di recente soltanto per la Grecia, e che viene allargata ora a tutta l’eurozona.

    Palermo: Al ristorante divisi da una barriera di plexiglass. È un esempio realizzato da una pizzeria palermitana. L’idea era già stato lanciata, con qualche perplessità, per gli stabilimenti balneari, ma adesso è stata adattata su misura per ristoranti, pizzerie e locali pubblici: paretine in plexiglass in grado di garantire distanza e sicurezza.

    Iniziative
    • Snam, insieme a Fondazione Snam, ha avviato una raccolta fondi su base volontaria per iniziative di solidarietà nei confronti di enti del Terzo settore. Il progetto prevede che i dirigenti, a partire dall’Ad Marco Alverà e dal top management, possano ridurre la propria remunerazione, nel periodo maggio– dicembre 2020, per consentire all’azienda di attivare iniziative di beneficenza. Alverà ha deciso di ridurre del 25% la propria retribuzione lorda.
    • Falck Renewables: sostiene due progetti di ricerca medica condotti presso l’Università degli Studi di Milano e finalizzati a contrastare gli effetti patologici di Covid–19.
    • 3M Prosegue l’impegno di 3M per far fronte all’emergenza Covid–19. Oltre a massimizzare gli sforzi produttivi per contribuire a soddisfare l’esplosione della domanda di dispositivi di protezione individuale, arrivando a produrre 100 milioni di mascherine N95 al mese a livello globale, l’azienda ha donato 300.000 euro.
    • Granarolo e la sua filiera di soci allevatori destineranno risorse per l’acquisto di attrezzature sanitarie necessarie a fronteggiare il diffondersi dell’epidemia. Granarolo si è attivata con la Protezione Civile per fornire 100.000 mascherine chirurgiche e generi alimenatari in grado di supportare il lavoro sul campo dei tanti operatori di questa emergenza.

    Istituto Toniolo:: indagine promossa in partnership con il Ministero per le pari opportunità e la famiglia – condotta tra fine marzo ed inizio di questo mese consente di fornire un primo quadro del potenziale impatto sulle prospettive delle nuove generazioni, anche in ottica comparativa internazionale durante la pandemia e la visione del futuro.. Si tratta, infatti, di una rilevazione che ha interessato un campione rappresentativo di residenti nei più grandi Paesi europei (Germania, Francia, Italia, Spagna, Gran Bretagna) di età compresa fra i 18 e i 34 anni.

    Agenzia delle Entrate : al primo giugno pioggia di accertamenti fiscali. Più precisamente, circa 8,5 milioni di atti pronti a essere notificati, dall’Agenzia delle Entrate, dalla conclusione della sospensione fino a dicembre 2020. Il dato è stato fornito dal direttore dell’Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, intervenuto ieri in Commissione finanze della Camera sul decreto legge liquidità (dl. 23/20) . Il Direttore delle Entrate ha poi aperto alla possibilità di una nuova edizione di rottamazione e pace fiscale.
    GDF:: Sull’erogazione della liquidità alle imprese vigilerà anche la Guardia di finanza, concordando però che in questa fase l’obiettivo è quello della velocità e della tempestività nell’erogazione del credito e scongiurare eventuali infiltrazioni della criminalità economica.
    Cassazione: : La condanna per frode fiscale scatta anche per dolo eventuale e cioè quando l’imprenditore che utilizza le fatture false non abbia mai fatto verifiche sui fornitori, poi rivelatisi cartiere, e dopo le indagini della Guardia di finanza li abbia subito sostituiti.
    PRADA: Il gruppo guidato da Miuccia Prada e Patrizio Bertelli ha deciso di allocare l’intero profitto dell’esercizio 2019 per sostenere nei prossimi mesi un rapido recupero dei precedenti ritmi di attività.
    CMC::i creditori della procedura di concordato preventivo di Cmc hanno dato il via libera alla proposta presentata dalla cooperativa, approvandola. A seguito dell’approvazione, il Tribunale di Ravenna ha fissato l’udienza di omologazione per il prossimo 20 maggio 2020, ultimo passaggio della procedura, per poi passare alla fase esecutiva del concordato in continuità.

    UE:: Si fa strada tra i Ventissette l’idea di creare all’interno del bilancio europeo un nuovo fondo riservato al rilancio economico, dopo lo shock provocato dalla pandemia. In tal senso daranno mandato alla Commissione UE di presentare un piano entro il 29 aprile, dotazione finanziaria tra 1.500 e 2.000 miliardi di euro.

    CORONAVIRUS NEWS:
    Il 4 maggio si avvicina e il Governo sta lavorando alla ripartenza!
    “l ritorno alla normalità è un’esigenza di tutti. Ma l’avventatezza potrebbe compromettere tutti i sacrifici che i cittadini con responsabilità e disciplina hanno affrontato fin qui».: cosi ill premier Conte durante l’informativa al Senato spiega e rilancia la «fase 2», il piano nazionale per ripartire a iniziare dal 4 maggio. L’obbligo di indossare mascherine e il distanziamento sociale dovranno essere mantenuti, seppure con alcune modifiche, fino a che non ci sarà un vaccino. In arrivo un nuovo decreto legge con cui il Governo impegnerà «non meno di 50 miliardi».
    I negozi
    1. Nel governo sta maturando la convinzione di dover aprire tutti i negozi al dettaglio che sono in condizioni di garantire la sicurezza di personale, clienti con mascherine e guanti, la distanza di un metro, le file all’esterno, i dispenser per il disinfettante alle casse. Tra le misure allo studio per ridurre l’affluenza è prolungare gli orari ed estendere le aperture 7 giorni su 7, per quei negozianti che saranno in condizione di sostenere le spese.
    2. Chi vende vestiti dovrà occuparsi della sanificazione dei camerini e i vestiti che saranno provati dovranno poi essere sanificati. Ecco perché bisognerà prevedere dei sistemi di sterilizzazione particolari che possano garantire la massima igiene di locali e prodotti.
    I cantieri: Una parte del settore edile è già stato sbloccato con la riapertura di alcuni cantieri pubblici per riparare le strade, restaurare le scuole e riprendere la prevenzione dei dissesti idrogeologici. Anche i progetti privati potranno ripartire se sarà possibile mantenere la distanza tra gli operai. Una regola che vale anche per le cave e le miniere.

    Le aziende: È l’Inail ad evidenziare che nella fase 2 «le aziende dove non è già presente il medico competente, in via straordinaria, devono provvedere alla nomina di un medico competente ad hoc per il periodo emergenziale o soluzioni alternative, anche con il coinvolgimento delle strutture territoriali pubbliche (ad esempio, servizi prevenzionali territoriali, Inail, ecc.) che, come per altre attività, possano effettuare le visite, magari anche a richiesta del lavoratore». In base a questo «il medico competente va a rivestire un ruolo centrale soprattutto per l’identificazione dei soggetti suscettibili e per il reinserimento lavorativo di soggetti con pregressa infezione da Covid-19». Suggerita poi la «la “sorveglianza sanitaria eccezionale” per i lavoratori con età superiore ai 55 anni o al di sotto di tale età ma che ritengano di rientrare, per condizioni patologiche, in questa condizione anche attraverso una visita a richiesta.

    Turismo: si stanno studiando percorsi per poter consentire le visite nei siti archeologici come Pompei, i fori romani e in tutti i luoghi dove sia possibile entrare da soli o al massimo in due. Più complicata appare invece la riapertura dei musei, sia per le file agli ingressi, sia soprattutto per i costi che non potrebbero essere sostenuti con una bassa affluenza.

    Cinema e teatri: Al momento non è prevista la riapertura dei luoghi di aggregazione, soprattutto al chiuso. Le arene potrebbero subire una deroga, ma soltanto se l’indice di contagio R0 fosse davvero basso e comunque con scaglionamento e poltrone distanti. Esclusa almeno fino a settembre la possibilità di organizzare eventi e convegni, presentazioni o manifestazioni pubbliche.

    Task force Colao
    • Riaprire l’Italia «per gradi successivi», in modo da accompagnare il Paese verso una «fase di convivenza con il virus». Resta la possibilità che in caso di necessità «aree più o meno vaste del Paese possano tornare indietro»., un nuovo picco di contagi, la mancanza di posti letto negli ospedali Covid o nelle terapie intensive, la scarsità di dispositivi di protezione personali come le mascherine.
    • I settori che saranno riaperti per primi saranno quelli con l’indice di rischio più basso nelle tabelle presentate dall’Inail. Le persone che dovrebbero rientrare al lavoro sono tra i 2,5 e i 2,8 milioni. I settori coinvolti ne occupano 4 milioni. Ma chi oggi è in smart working, perché fa attività d’ufficio e non di fabbrica, e chi rientra nelle categorie a rischio per motivi di salute continuerà a lavorare da casa.
    • Il documento della task force sottolinea come il vero problema per la fase due, specie nelle grandi città, sarà quello dei trasporti pubblici. Da qui l’idea di scaglionare quanto più possibile gli orari di ingresso e di uscita dai luoghi di lavoro. Quel metro di distanza che deve essere garantito non solo all’aperto ma ancor di più dentro tram, bus e metrò e che limita la capienza nelle ore di punta al 30 per cento, se non al 25 o del 20 per cento.
    • E, in prospettiva, anche delle scuole, delle università, dei negozi.
    • L’obiettivo ambizioso è quello di eliminare, nei limiti del possibile, il concetto di ora di punta. Sarà utile incentivare la mobilità sharing, specie su due ruote, e in generale l’uso della bicicletta.
    • Il documento sottolinea il ruolo della app per tracciare i contatti dei positivi ed arginare il rischio di una seconda ondata. Secondo la task forse si tratta di uno strumento importante che deve essere «utilizzato e diffuso». Così come ci deve essere un unico gestore dei dati, non solo per motivi di sicurezza, ma anche per fare in modo che i dati parlino tra loro e la mappatura sia efficace.
    • Stesso discorso per i test sierologici, capaci di individuare chi è entrato in contatto con il virus. Vengono definiti uno strumento importante per la ripartenza, ma senza entrare nel merito. Così come per la scuola: serve un piano, ma a definirlo sarà il Ministero dell’Istruzione, con relativa task force.

    DAL MONDO DELLE DONNE

    1. Bonino: è come se il Paese continuasse a tagliarsi un braccio. La parità sparisce se non c’è un obbligo di legge. In Italia la parità di genere esiste solo il sabato e alla domenica nei convegni. Poi dal lunedì chi ha il potere reinserisce il pilota automatico e sceglie gli uomini che conosce, di cui è amico, che gli girano intorno. Ci saranno ormai già 15 task force e un proliferare di “tavoli” che sembra di stare all’Ikea, e le donne sono infima minoranza. Altro che parità di genere».
    2. «È stata pubblicata, nella normativa della Sezione Coronavirus del sito del Dipartimento, l’Ordinanza con la quale è stata ridefinita la composizione del Comitato tecnico scientifico costituito da esperti e qualificati rappresentanti degli Enti e delle Amministrazioni dello Stato che supportano il Capo della Protezione Civile nelle attività finalizzate al superamento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19». Tutto bene, tempo di ricostruzione, bisogna allargare. Peccato che a seguire siano 20 nomi tutti al maschile: 13 di base più 7 esperti a coadiuvare. Ma è possibile che non ci fosse una donna — o anche dieci, magari — con attitudini e titoli all’altezza?
    Giuseppe De Rita (sociologo e fondatore Censis): “Serve uno scatto come nel Dopoguerra. Non si può solo aspettare il bonus dello Stato”

    TEST SIEROLOGICI
    1. Via libera, da domani, ai test sierologici in Lombardia. Si parte dalle provincie di Lodi, Cremona, Bergamo e Brescia, le più colpite dal coronavirus. Mentre dal 29 aprile, in ritardo due giorni sulla tabella di marcia, le analisi saranno estese a Milano e nel resto della Regione. I test saranno dapprima rivolti a medici e infermieri, categorie ben definite di cittadini come chi è in «quarantena fiduciaria», soggetti sintomatici, con quadri simil influenzali o senza sintomi da almeno 14-21 giorni segnalati dai medici di Medicina generale alle Ats (azienda territoriale sanitaria).
    2. La Diasorin ha sfruttato il know how del San Matteo in virologia e l’esperienza dei 1200 pazienti covid qui trattati per mettere a punto « un’esca con la proteina del covid- 19 che pesca nel sangue per vedere se gli anticorpi abboccano con la specificità di trovare gli Igg neutralizzanti, anticorpi che si collocano sulla punta della corona del virus, che si creano nella fase più avanzata dell’infezione e fanno da protezione al virus. In 60 minuti la provetta viene analizzata: se gli anticorpi ci sono, l’individuo viene sottoposto al tampone.

    NOTIZIE ECONOMICHE
    PETROLIO E BORSA: La sfiducia originata dal collasso del prezzo del petrolio — lunedì per la prima volta sotto zero in tutta la sua lunga storia — ha accelerato la corsa ad uscire dagli investimenti giudicati più a rischio, e ha fatto altre vittime finanziarie: le Borse, che sono scese, mentre è aumentata la richiesta di titoli di Stato. Il problema di fondo resta l’eccesso di offerta, circa 30 milioni di barili in più, e l’insufficienza delle risposte fin qui date dai produttori. La saturazione dei depositi, e i problemi causati anche al mondo dei «barili di carta» ne sono solo una conseguenza. I consumi sono drammaticamente scesi.
    Il termine Brent caratterizza oggi il petrolio di riferimento europeo, un prodotto molto leggero, risultato dell’unione della produzione di 19 campi petroliferi situati nel Mare del Nord.
    WTI ( West Texas Intermediate) anche noto come Texas Light Sweet, è un tipo di petrolio prodotto in Texas e utilizzato come benchmark nel prezzo del petrolio.

    EUROPA:
    • Si va verso un primo, preliminare, accordo su Recovery Fund e bond europei per sostenere l’economia schiacciata dal Covid-19. Queste le aspettative in vista del summit dei capi di Stato e di governo di domani. Sarebbe un risultato provvisorio,
    • La cancelliera tedesca, si è detta infatti disponibile a valutare l’introduzione nell’Unione europea un nuovo strumento finanziario, in chiave di solidarietà con i paesi più colpiti dal Coronavirus, purché ciò avvenga nel rispetto dei trattati.

    Gruppo CAP: rinvia l’emissione della prossima bolletta per le circa 30mila utenze a esercizio artigianale e commerciale, industriale, agricolo, ma anche a scuole, ospedali, case di cura e Terzo settore.

    BUROCRAZIA OLTRE IL VIRUS: Ci si mette pure la burocrazia. Con leggi, circolari e disposizioni varie che complicano la vita alle aziende italiane, già alle prese con la crisi economica legata al coronavirus. Secondo uno studio della Cgia di Mestre, l’associazione che rappresenta gli artigiani e le pmi, il coacervo di cavilli e fiscalismi costa alle imprese 57,2 miliardi di euro l’anno. Con i recenti decreti governativi che hanno intricato ancor più le cose.

    Toyota: ha riaperto la fabbrica francese di Valenciennes lunedì 20 aprile dopo averla adeguata per rispettare il protocollo di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

    Danimarca e Polonia: mettono il veto ai sussidi per le società registrate in paradisi fiscali. Sabato il Ministero delle finanze danese ha annunciato la distribuzione di nuovi fondi di salvataggio fino a luglio, ma ha sottolineato che le imprese con sede nei paradisi fiscali verranno escluse. Inoltre, le imprese che chiedono una proroga degli aiuti di stato danesi non dovranno distribuire dividendi e dovranno astenersi dai riacquisti di azioni proprie nel 2020 e nel 2021.

    Alberghi: Allerta del Viminale. Sono decine le richieste di acquisto per hotel in crisi. Il Viminale ritiene opportuno avere la segnalazione di ogni compravendita o accessi al credito sospetti.

    Il Covid :e’ più cattivo dove l’aria è malata:: Uno studio di tre università (Tor Vergata, Oxford University Università di Torino) evidenzia la clamorosa relazione tra epidemia ed inquinamento: i danni sono maggiori nelle zone che non hanno fermato o modificato la produzione.

    NOMINE : Le mani della maggioranza nei CDA delle partecipate del Tesoro

    Movimento 5 Stelle
    • Lucia Calvosa: Eni, Presidente
    • Michele Crisostomo: Enel, Presidente
    • Luciano Carta : Leonardo, Presidente
    • Stefano Donnarumma: Terna, Amminsitratore Delegato
    • Guido Bastianini: MPS, Amministratore Delegato
    • Paolo Simioni: Enav, Amministratore Delegato
    • Emanuele Piccinno: Eni, consigliere
    • Carmine America; Leonardo, consigliere
    • Paola Giannetakis: Leonardo, consigliere
    • Rosella Castellano: MPS, consigliere
    • Rita Laura D’Ecclesio: MPS, consigliere
    Partito Democratico:
    • Claudio Descalzi: Eni, Amministratore Delegato
    • Francesco Starace: Enel, Amministratore Delegato
    • Alessandro Profumo: Leonardo, Amministratore Delegato
    • Matteo Del Fante : Poste, Amministratore Delegato
    • Valentina Boselli: Terna , Presidente
    • Patrizia Grieco: MPS, Presidente
    • Maira Bianca Farina : Poste Presidente
    • Francesca Isgrò: Enav, Presidente
    • Nathalie Tocci : Eni, consigliere
    • Roberto Rao: MPS, consigliere
    • Francesca Battio: MPS, consigliere
    • Bernardo De Staso: Poste, consigliere
    • Valentina Canalini: Terna, consigliere
    Italia Viva
    • Federica Guidi : Leonardo, consigliere
    • Emanuele Carbone : Terna, consigliere
    • Ade De Cesaris: Eni, consigliere
    Liberi e Uguali
    • Mariano Mazzucato: Enel, consigliere

    CORONAVIRUS NEWS

    PRONTI PARTENZA? COME ? CHI PARTIRA’ PRIMA?
    “Si riapre solo quando possiamo farlo in sicurezza», afferma il Presidente del Consiglio. Ne discende una conseguenza pesante: anche dopo il 4 maggio la Lombardia – la più in difficoltà nei contagi dovrà comunque valutare se e cosa riaprire, calando le linee guida della task force di Vittorio Colao nella specifica realtà regionale.
    Se fosse una gara arriverebbero prime Basilicata e Umbria e in coda Lombardia e Marche. Ma sono solo le proiezioni statistiche fatte dagli esperti dell’Osservatorio nazionale della Salute nelle regioni italiane, coordinato da Walter Ricciardi , direttore dell’Osservatorio e ordinario di Igiene all’Università Cattolica , e da Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio.
    Osservatorio nazionale sulla Salute ha effettuato un’analisi con l’obiettivo di individuare non la data esatta, ma la data prima della quale è poco verosimile attendersi l’azzeramento dei nuovi contagi e si basa sui dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione civile dal 24 febbraio al 17 aprile.
    Fase 2, che dovrebbe partire il 4 maggio, dovrebbe prevedere l’allentamento dei divieti di spostamento per i cittadini, insieme a regole severe per le aziende in modo da evitare la nascita di nuovi focolai di coronavirus.. Molto dipenderà però dalla sicurezza che gli amministratori locali riusciranno a garantire rispetto alla tenuta del sistema sanitario.
    Rapporto dell’Inail
    1. indica il percorso per «la rimodulazione delle misure nei luoghi di lavoro»., su questo documento si baserà la strategia per dare il via libera alle attività produttive e ai negozi. Anche con date e modi diversi da regione a regione. Ma consentendo alle persone di uscire anche senza «comprovati motivi» per andare a trovare un parente o fare una passeggiata. Mascherina e guanti serviranno anche per spostarsi a casa dei familiari quando non si può stare ad almeno un metro uno dagli altri.. Il divieto di assembramento rimane, sia al chiuso, sia all’aperto..
    2. Per poter tornare nei bar e ristoranti bisognerà attendere che i locali siano «messi in sicurezza». Se nella prima fase si privilegerà il «cibo da asporto», poi si concederà la riapertura con mascherine e guanti per il personale, il distanziamento dentro e fuori e non escludendo — per le metrature più grandi — l’installazione di veri e propri divisori tra i tavoli.
    3. Raccomanda per «gli ambienti dove operano più lavoratori contemporaneamente, soluzioni innovative come il riposizionamento delle postazioni, l’introduzione di barriere separatorie (pannelli in plexiglass, mobilio, ecc.). Per gli spazi comuni, comprese le mense aziendali, i punti di ristoro e gli spogliatoi, i servizi igienici, deve essere prevista una ventilazione continua degli ambienti, una turnazione nella fruizione, nonché un tempo ridotto di permanenza all’interno degli stessi, naturalmente con adeguato distanziamento. Devono essere limitati al minimo indispensabile gli spostamenti all’interno dell’azienda».
    4. Nella gestione dell’entrata e dell’uscita dei lavoratori devono essere favoriti orari scaglionati e laddove possibile, prevedere una porta di entrata ed una di uscita dedicate». Vanno «limitati al minimo indispensabile gli spostamenti all’interno dell’azienda, non sono consentite le riunioni in presenza, favorendo il collegamento a distanza o, se le stesse sono necessarie, possono avvenire garantendo un adeguato distanziamento e riducendo al minimo il numero di partecipanti. L’accesso di fornitori esterni potrà avvenire secondo modalità, percorsi e tempistiche ben definite dall’azienda; per le attività di carico e scarico si dovrà rispettare il distanziamento».
    Giornata della Terra: «Il coronavirus può costringerci a mantenere le distanze, non ad abbassare la voce… Potremmo essere separati, ma grazie al potere dei nuovi media, siamo più connessi che mai». È la sfida lanciata dagli organizzatori della Giornata che celebra domani la sua cinquantesima edizione, dedicata al cambiamento climatico Nel 2020 è un evento globale, sotto l’egida dell’Onu e con 75.000 partner in 193 Paesi, che scorre per 24 ore e arriva potenzialmente in tutte le case del mondo attraverso internet. Con la benedizione ideale di Papa Francesco, nel quinto anniversario dell’enciclica Laudato si’.
    Carceri: Tra le questioni che la situazione di emergenza sanitaria ha posto e pone nel nostro Paese merita attenzione quella delle carceri, in cui convivevano, al manifestarsi dell’epidemia, più di sessantamila detenuti, dodicimila circa in più rispetto alla capienza regolamentare. La situazione di pericoloso «affollamento» riguarda anche il numero altrettanto elevato (ancorché insufficiente) degli operatori delle carceri, le cui attività ovviamente non possono essere sospese né trasformate in «lavoro agile».
    Petrolio: Altroché oro nero: strade vuote, aerei a terra e fabbriche chiuse portano il prezzo ai minimi dal 1983, poichè La pandemia globale ha portato il conseguente crollo della domanda di energia, unita alle dispute tra i Paesi produttori e alla saturazione delle riserve strategiche. I tagli alla produzione decisi dall’Opec non sono stati considerati adeguati perché non riescono a tenere il passo con il calo della domanda.
    Federazione Pubblici Esercizi: Ammontano a 30 miliardi le perdite stimate da Fipe, la Federazione dei pubblici esercizi di Confcommercio, oltre al rischio di chiusura per 50 mila imprese (tra bar, ristoranti, pizzerie, discoteche, stabilimenti balneari) e la perdita del posto di lavoro per 300 mila persone. La Federazione chiede uno sforzo ulteriore per poter garantire la sopravvivenza di un sistema produttivo da 85 miliardi di fatturato prodotto e 1.200.000 occupati.
    Aiuti a fondo perduto per affitti e bollette per microimprese, commercianti e artigiani per 10 miliardi. Il Governo, in vista del varo del decreto Aprile previsto per la prossima settimana, è pronto a mettere sul piatto alcuni miliardi per erogare risorse alle piccole imprese per far fronte ai costi fissi, tra cui appunto affitti e bollette, per i mesi di aprile e maggio. L’operazione prevede aiuti in denaro proporzionati alla perdita di fatturato delle imprese. Il meccanismo di erogazione è ancora allo studio e, al momento, prevede due soluzioni: la prima è quella di effettuare uno sconto sui contributi Inps per i dipendenti che al momento sono sospesi; la seconda è quella di investire tutta la platea di coloro che otterranno il prestito-liquidità di 25 mila euro dalle banche (in distribuzione da ieri) e di cancellare dalla restituzione una parte del dovuto o, in caso di affitti più alti, l’intero debito.

    Made in Italy prova a ripartire: da Gucci e Brunello Cucinelli, a ranghi ridotti hanno riaperto i loro laboratori. Nelle Marche Diego Della Valle ha riaperto una piccola parte del polo logistico e Brancadoro, la fabbrica atelier dove vengono realizzati i prototipi dei mocassini e delle ballerine di Tod’s e Roger Viver. Alla Herno da settimane siamo tornati a lavorare a ranghi ridotti per fabbricare camici monouso. Il gruppo Lvmh, che in Italia conta 30 siti produttivi e circa 11.000 addetti, riparte da Céline, che già da alcune settimane produce mascherine. Anche Dior è in fase di apertura, mancherebbero un paio di giorni, Loro Piana riaprirà entro la settimana e Rossimoda riparte da giovedì. Fendi e Bulgari sono da alcune settimane in produzione: la prima per le mascherine e la seconda per il gel disinfettante. Anche Prada sta studiando una riapertura per gradi: si partirà dalla Toscana, dove si attende a breve il via libera delle prefetture. Moncler aspetta solo il via libera delle autorità della Regione Veneto. Armani non ha ancora preso una decisione, in attesa che il governo si pronunci per decreto. Gli occhiali di lusso, considerati un prodotto medicale, sono già ripartiti: vale per la Thelios di Longarone (controllata da Lvmh), ma anche per i 7 stabilimenti Luxottica, tra cui Agordo, dove dal 14 aprile sono tornati al lavoro il 30% degli addetti.

    Milano: al momento vede ancora un numero alto di contagi, nel post-pandemia dovrà fare a meno di Area B e Area C, il loro stop si protrarrà più a lungo di quanto immaginato In attesa di segnali di chiarezza dal Governo il Sindaco progetta la città che dovrà fare i conti con lo spettro del Covid-19.: La parola d’ordine è «fantasia», rompere schemi e abitudini. A partire dalle scelte di mobilità.. Su treni, bus e tram viaggerà solo un terzo dei consueti passeggeri: accesso contingentato e segnali sulle carrozze per garantire il distanziamento Confermata l’idea di aperture e chiusure scaglionate dei negozi altro campo di prova sarà la scuola.
    Attilio Fontana (Presidente Regione Lombardia)
    • Prove di programmazione in vista della fase 2. «Mi auguro che il 4 maggio sia una data attendibile», dice il presidente della Regione Attilio Fontana, che definisce «un grosso rischio» un’eventuale ripartenza diversificata per territori»: «O siamo in grado di contenere il contagio, allora si apre tutti, o è un rischio per tutti».
    • Intanto la Regione prova a risvegliare il tessuto economico con un «Piano Marshall» da 3 miliardi di euro per gli investimenti, di cui 400 milioni per Comuni e Province (60 per Milano) da dedicare alle opere pubbliche. La Regione si schiera contro l’ipotesi di aperture differenziate: «Sarebbe un rischio». L’imperativo della cabina di regia è «limitare gli affollamenti», con accessi limitati ai mezzi, orari di lavoro differenziati e dilatati su 7 giorni. Per l’apertura dei locali pubblici, invece, «bisognerà ancora aspettare».
    • Test sierologici: la Regione Lombardia cambia strategia non più con affidamento diretto, ma bando di gara in 4 giorni dovrà arrivare l’offerta migliore per i kit rapidi per individuare il virus.
    Porta Nuova: (ManfrediCatella): «Nessun paese o analista aveva protocolli da seguire, tutti sono rimasti sorpresi. L’emergenza Covid ha mostrato la faccia debole della società iperconnessa. La fragilità del pianeta è proprio la sua interconnessione». «Non sono mai andato in cantiere: non c’è solo una città futura da progettare ma anche quella esistente da ripensare. Dobbiamo impostare servizi e attivare funzioni per la ripresa della vita dei residenti». A Porta Nuova : «È ancora presto, ma stiamo cercando di creare un coordinamento tra attività commerciali, spazi pubblici e le nuove necessità di sicurezza. Un esempio? La gestione delle file con cui inevitabilmente dovremo fare i conti. Vogliamo essere un laboratorio per la città e dare risposte intelligenti ai milanesi, dai bambini agli anziani. Ormai è chiaro che non si parla di settimane ma di mesi: la pianificazione del riavvio richiede grandissima concentrazione». E i cantieri? Saranno il primo «mattone» della ripartenza.
    Regione Lazio:
    • In maniera lenta, ma costante, la Regione continua a vedere sempre più vicina la luce in fondo al tunnel dell’emergenza sanitaria. Il Presidente della Regione ha firmato l’ordinanza che rende obbligatoria la vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica per tutti i cittadini over 65 anni e tutto il personale sanitario, a decorrere dal 15 settembre prossimo.
    • Ieri hanno riaperto 450 librerie, dal 4 maggio riaprono 23 mila fabbriche. Il Lazio prevede la riapertura progressiva di negozi e aziende, poi parchi, quindi parrucchieri e palestre, fino a bar e ristoranti e poi alberghi e b&b. La Regione pensa a fasce orarie per le riaperture e prepara un vademecum con norme chiare: segnaletica per il rispetto delle distanze, piani di ingresso e uscita, spazi contingentati (4 mq a cliente nei bar, 10 mq nei centri commerciali) e uso tassativo della mascherina. Per i trasporti si pensa a un’app per prenotare i posti, solo a sedere: si viaggerà in 20 sui bus e in 120 in metro.

    Regione Veneto: quasi 200 mila imprese, il 46% del totale, possono lavorare già da una decina di giorni sulla base dei codici Ateco. Il soft lockdown interessa 900 mila lavoratori, poco meno del 50%. Il presidente della Regione Luca Zaia ha rimesso l’ultima parola al Governo ma nel frattempo ha messo a punto un «manuale di riapertura» che prevede, tra l’altro, sanificazione dei locali, rilevazione della febbre, uso di guanti e mascherine, distanza. Il piano, sperimentato su 20 aziende, ruota attorno a «Covid manager aziendali» in contatto col sistema sanitario regionale (Unioncamere).

    La Commissione Ue ha lanciato una nuova piattaforma comune europea per aiutare scienziati e ricercatori a conservare, condividere e analizzare le informazioni sul coronavirus.
    Revisori Inglesi soffrono la peggior crisi degli ultimi dieci anni. Le Big4 hanno ridotto i compensi dei partner del 20-25% . Le altre società di revisione minori hanno ridotto alcune persone di staff e ridotto i compensi dei partner dal 15- 20%. Anche Grant Thornton UK ha ridotto come le società minori personale e compensi Soci.

    Moschee: vuote e niente iftar collettivo, il pasto che segna la fine del digiuno diurno. Dal Senegal all’Indonesia, oltre un miliardo e mezzo di musulmani si apprestano a celebrare, a partire da venerdì, un Ramadan particolare nel mezzo dell’emergenza coronavirus. Le autorità religiose di molti Paesi islamici hanno emesso fatwa per garantire la legittimità del Ramadan “confinato” e la possibilità di non partecipare alle preghiere collettive.
    ABI: Secondo Antonio Patuelli (presidente), da ieri le banche sono pronte a ricevere le domande di imprenditori e professionisti per i prestiti fino a 25 mila euro che “a meno di intoppi tecnici, saranno erogati in 24 ore”. Raggiunto anche l’accordo per i finanziamenti con garanzia Sace.
    Alberghi: gli albergatori si stanno preparando alla cosiddetta Fase 2 dopo la fine del confinamento deciso per contenere la diffusione della pandemia di Covid-19. E si domandano come fare a garantire ai propri clienti uno standard di sicurezza che certifichi che le misure di igiene adottate nelle proprie strutture. In Francia, il gruppo alberghiero Accor ha creato insieme alla società specializzata, Bureau Veritas, un’etichetta ad hoc di garanzia. La catena B&B (285 hotel in Francia) si è associata a Socotec per creare uno standard di certificazione sull’igiene, la salute e i protocolli di decontaminazione in relazione al Covid-19.

    Illimitybank.com (banca digitale diretta del Gruppo illimity): grazie alla recente partnership stretta con Aon, gruppo leader in Italia e nel mondo nella consulenza dei rischi e delle risorse umane, nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa, amplia la sua offerta ai clienti mettendo a disposizione una ampia gamma di servizi di telemedicina. L’obiettivo è quello di garantire, specialmente in questo periodo di emergenza sanitaria per il Covid-19, il più ampio accesso possibile all’erogazione di servizi medici a tutela della salute delle persone, limitando al massimo gli spostamenti e gli ingressi in strutture sanitarie già sottoposte a grande pressione.

    Elezioni: Al fine di evitare assembramenti il Consiglio dei Ministri, con riferimento alle elezioni da svolgersi in .110 comuni (di cui 18 capoluoghi) e nelle sei regioni Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia. ha deciso in un apposito decreto che le elezioni potranno essere indette dai governatori nel periodo tra da domenica 6 settembre e domenica 1 novembre.
    Sblocca Cantieri: Prorogare le misure del decreto a tutto il 2021. Prevedere Commissari straordinari secondo il modello Genova, non solo per le grandi infrastrutture ma anche per le opere bloccate o in ritardo di competenza degli enti locali. Procedure negoziate per affidamento di lavori fino a 5,2 milioni di euro e proposte in project finance.
    Università:, ancora telelauree, piccoli gruppi da settembre, lezioni online per i pendolari. Fase 2, da maggio fino a fine agosto, e Fase 3, da settembre fino a gennaio.

    Fiera Milano:. Via libera al dividendo di 13 centesimi per azione. L’assemblea ha nominato il nuovo cda, indicando Antonio Caorsi come presidente. Confermato Fabrizio Curci a.d.
    Fatturazione Elettronica: Rinviata l’entrata in funzione delle nuove specifiche tecniche per la fatturazione elettronica approvate dall’Agenzia delle Entrate a febbraio: fino a fine anno sarà consentito utilizzare la precedente versione (1.5), mentre quella nuova (1.6) diventerà obbligatoria dal 1° gennaio.
    Tassa Ue sulle multinazionali: potrebbe finanziare il piano di rilancio dell’economia europea. È una proposta avanzata dal parlamento europeo. Attraverso risorse proprie, l’Ue potrebbe garantire il rilascio di obbligazioni europee con lo scopo di finanziare interventi a favore dell’economia negli stati Ue. Un progetto che nel breve termine potrebbe creare risorse Ue per 1.200 miliardi di euro con uno sforzo minimo per i bilanci degli stati Ue.

    Sardegna: Il business dell’ospitalità in Sardegna in affanno, spera di ripartire a luglio, in attesa di nuove misure e del decreto.

    Scope ratings: per la prima volta in una classifica l’Italia viene messa tra i Paesi forti del mondo e resistenti a shock esterni, ventitreesima su 63 paesi del globo.
    Età e poche donne nei posti di comando: L’Italia non è un Paese per giovani, soprattutto nei posti di comando, dove anzi l’età continua ad aumentare. Non è soltanto un cliché. L’ultima conferma arriva da uno studio della Luiss Business School, che alla vigilia delle nomine dei vertici delle principali società a partecipazione pubblica, ha analizzato l’evoluzione dell’età dei vertici delle prima 40 società italiane quotate presenti nell’indice Ftse Mib dal 2003, anno della costituzione dell’indice, a oggi. A distanza di oltre 16 anni l’età media dei presidenti è passata da 60,6 a 62,5 anni, quasi 2 anni in più, mentre quella degli amministratori delegati è salita da 52,6 a 56,3 anni in media, quasi 4 anni in più. Poco è cambiato in quanto a parità di genere tra i Ceo: nel 2003 non c’era nessuna donna alla guida di una società del Ftse Mib, oggi ce n’è una sola, Micaela Le Divelec Lemmi, 51 anni, ad di Salvatore Ferragamo. Va un po’ meglio nella carica di presidente, dove si è passati da zero a 8 donne, con un’età media di 61,6 anni.
    Alibaba: pronta ad investire 28 miliardi di dollari per aumentare la sua capacità nei servizi cloud e sfidare Amazon.
    Giglio Group: ha siglato accordo con Sinopharm, gruppo farmaceutico cinese, che permette l’importazione di dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, gel disinfettanti, guanti, tute e occhiali protettivi e la distribuzione di kit per i test di rilevazione anticorpi Covid 19.
    Asstra, l’associazione che riunisce le aziende di trasporto pubblico: “Non potendosi applicare nel settore regole di distanziamento, occorre incidere a monte attraverso la combinazione di misure (di coordinamento con le aziende e di regolazione dei flussi di mobilità) sulla capacità di trasporto rendendola coerente con le esigenze di sicurezza sanitaria da un lato e con la necessità di garantire un servizio universale dall’altro”. Tra le proposte: rimodulazione degli orari di città e territori per l’avvio delle attività scolastiche, universitarie, lavorative e produttive. Ma anche un’incentivazione ulteriore del ricorso allo smart working. l’introduzione della figura del mobility manager nelle grandi aziende, e l’incremento delle corsie preferenziali e dei semafori intelligenti per facilitare la velocità del trasporto pubblico. Viene chiesto anche di disincentivare l’uso del mezzo privato, evitando di rendere gratuite le aree di sosta.

    DAL MONDO
    Regno Unito: Il Parlamento britannico si adegua: e da oggi diventa una «Camera virtuale», dove le sedute si svolgono via Zoom. Il Governo mette sul piatto 1,25 miliardi per le startup per tenere un piedi l’innovazione digitale.

    Cina : Boom di casi nel Nordest: 400 a Suifenhe e 40 a Harbin – All’origine persone appena rientrate da Russia e Usa
    Argentina : il Ministro dell’Economia, ha annunciato a nome del governo, la proposta di ristrutturazione del debito contratto nei confronti dei creditori privati. Una cifra intorno ai 68,8 miliardi di dollari da cui l’esecutivo propone di decurtare un moderato 5 per cento, con un risparmio di 3,8 miliardi. Il vero taglio riguarda invece gli interessi, ridotti del 62 per cento, cioè 37,9 miliardi in meno. Il piano, infine, prevede una moratoria di tre anni per i paga- menti che dovrebbero cominciare a partire dal 2023. Tutto per evitare un nuovo default dopo l’intervento del Fondo Monetario Internazionale.

    Germania: fervono i preparativi per la riapertura, disinfettare le aule scolastiche e installare divisori in plexiglas per separare clienti e negozianti. A scuola torneranno solo gli studenti che terminano a giugno nun ciclo di studi.
    Israele : Governo anticrisi per combattere la Pandemia- possibile accordo tra il leader Netanyau e il leader di Blu e Bianco
    Nuova Zelanda: da settimana prossima scatta la fine del lockdown.

    USA. Non sono sufficienti agli Stati Uniti i dieci interventi della Fed e i 2200 miliardi di stanziamenti previsti dal Cares Act di recente emanazione: repubblicani e democratici si scontrano al Congresso sull’urgenza di nuove misure a favore delle comunità locali più svantaggiate e delle piccole e medie imprese, che hanno già prosciugato i 350 miliardi messi a disposizione.
    Europa si sovrappongono nuove dichiarazioni in vista del Consiglio Europeo di giovedì: la cancelliera tedesca Merkel da un lato riconosce la necessità di un budget molto più ampio per la Commissione Europea, d’altro canto ribadisce gli insormontabili ostacoli tecnico/giuridici all’attivazione meccanismi di mutualizzazione del debito. George Soros si affianca alla proposta spagnola, sostenendo l’efficacia dell’emissione di titoli perpetui per finanziare il Recovery Fund.
    NOTIZIE VARIE

    Margherita srl: CarneluttiLaw Firm ha seguito il Fondo di private equity svizzero Invision AG nell’operazione di levereged buy-out relativo al 100% del capitale sociale di Margherita S.r.l., produttrice di prodotti surgelati da forno, che opera prevalentemente quale fornitore di supermercati. Per Grant Thornton ha agito un team composto da Stefano Marchetti, Alberto Alverà e Edoardo Dell’Acqua per le attività di Financial Due Diligence e da Gianni Bitetti e Mattia Tencalla per le attività di Tax Due Diligence e Tax Structuring. Il closing si è potuto organizzare grazie al pieno utilizzo delle tecnologie in uso negli studi, che hanno permesso di svolgere le procedure in modalità telematica e quindi da remoto, nell’assoluta sicurezza di tutte le persone coinvolte.

    I migliori Avvocati e i migliori Studi Legali Corporate 2020: Il rapporto Paying Taxes 2020 della Banca Mondiale ha rilevato che il livello di tassazione degli utili aziendali in Italia è arrivato al 59,9% e occorrono più di 2 3 8 ore per espletare i 14 adempimenti fiscali previsti. Il fiscale è un elemento strategico per le aziende sia per l’ordinaria amministrazione sia per operazioni straordinarie. La sezione analizza il posizionamento dei principali studi legali per le aree del corporate tax, iva e indirette e per la gestione degli aspetti fiscali nelle operazioni straordinarie, tra gli studi selezionati anche Bernoni Grant Thornton (Milano – Roma).
    Nomine: sono stati confermati quattro amministratori delegati uscenti delle società più importanti: Claudio Descalzi all’Eni, Alessandro Profumo a Leonardo, oltre a Francesco Starace all’Enel e Matteo Del Fante a Poste Italiane. Sono anche le tante critiche circa l’inadeguata rappresentanza di donne tra le aziende quotate quindi soggette alla legge Golfo-Mosca, riproposta a gennaio aumentando dal 30 al 40% i posti spettanti al «genere meno rappresentato ». Finora, dei 14 nomi noti, le donne sono cinque, il 35,7% del campione.

    CORONAVIRUS NEWS
    PRONTI PARTENZA?
    Nuovo modello di lavorare: Scrivanie distanziate, percorsi tracciati e prestabiliti per evitare di incontrarsi, schermi di plexigas per proteggersi dietro alla scrivania ed entrate contingentate. Il modo nuovo per affrontare la socialità in ufficio sarà la cifra che contraddistinguerà i prossimi mesi, fino all’arrivo dell’agognato vaccino contro il coronavirus. Ma le innovazioni, e la paura del contagio che resterà a lungo, cambieranno per sempre spazi e modi di lavorare? È la domanda sulla quale ci si interroga per tracciare nuove traiettorie nella realizzazione degli uffici e nella riqualificazione degli esistenti.
    Frenata nell’immobiliare: L’innovazione preme sugli investimenti e sulle locazioni. La pressione creata dalla pandemia è già stata registrata nei numeri degli uffici del primo trimestre 2020, a causa di un mese di marzo a impatto zero. Secondo i dati elaborati da Cushman & Wakefield i volumi dei primi tre mesi dell’anno hanno superato 1,7 miliardi di euro (compresa la transazione indiretta relativa all’acquisizione da parte di Unicredit di immobili Esselunga) con un settore uffici con volumi di investimento a quota 524,4 milioni di euro contro 906 milioni dello stesso trimestre 2019. L’80% circa di questi volumi si è concentrato nella città di Milano. Oggi completamente ferma su tutti i fronti, dai cantieri relativi alle torri in via di realizzazione. La frenata dei volumi di investimento da gennaio a marzo 2020 incorpora l’incertezza sulla diffusione della pandemia e sull’impatto che avrà sul settore immobiliare. La crisi potrebbe mordere, invece, con maggiore accanimento il coworking. Gli esperti sono concordi nel dire che molti non avranno voglia di lavorare fianco a fianco con sconosciuti.
    Ipotesi per riapertura negozi: È stata fissata un misura standard per i negozi: «Per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori. Oltre i 40 metri quadri l’accesso sarà regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita». L’erogatore del disinfettante dovrà essere sistemato alle casse. La pulizia dovrà essere programmata prima dell’apertura e durante la pausa. I dipendenti dovranno indossare la mascherina, i clienti che acquistano generi alimentari dovranno utilizzare i guanti.
    Immuni: Il tema è delicato, perché incrocia la tutela della privacy e l’efficacia dei controlli decisivi per la fase 2, cioè per la riapertura del Paese. Immuni è la app scelta dal governo per tracciare i contatti delle persone contagiate, in modo da contenere gli effetti di un’eventuale seconda ondata. Per essere utile alla causa dovrà essere scaricata almeno dal 60% della popolazione. Altrimenti i contatti mappati, nel rispetto della privacy delle singole persone viste che tutte le informazioni sarebbero anonimizzate, non sarebbero sufficienti a tenere sotto controllo la situazione. Per questo serve un incentivo che spinga il maggior numero possibile di italiani a scaricare la app sul proprio telefonino che potrebbe prendere la forma di un braccialetto per le persone anziane, poco abituate agli smartphone ma più esposte a rischi del Covid 19. Un’idea per l’incentivo potrebbe essere quella di lasciare che la possibilità di scaricare la app, o indossare il braccialetto, resti volontaria. Come del resto già chiarito dal Governo. Ma prevedere che per chi sceglierà di non scaricarla, restino delle limitazioni nella mobilità. Cosa si intende di preciso con limitazioni alla libertà di movimento resta ancora da chiarire.
    Lavoro: Prima di iniziare il lavoro i dipendenti dovranno passare al Termoscanner. Le aziende dovranno avere un medico a disposizione che potrebbe essere quello «di contenimento», oppure rivolgersi alla Asl in modo che ci sia una vigilanza costante e anche la possibilità di avere assistenza in caso di contagio e dunque se è necessario effettuare i tamponi. Dovrà essere garantita la distanza di almeno un metro tra le postazioni e si dovrà privilegiare il lavoro in smart working. Se questo non è possibile si dovranno organizzare fasce orarie di entrata e di uscita per limitare le presenze.
    Trasporto: Ci sono tre opzioni per alleggerire il trasporto pubblico di cui si sta ancora discutendo. La prima prevede l’apertura delle Zone a traffico limitato (Ztl) in modo che vengano favoriti i trasferimenti di singoli cittadini con mezzo proprio. La seconda punta al potenziamento delle corse di autobus e metropolitane perché si potrà stare soltanto seduti e per garantire il distanziamento i posti dovranno essere alternati. Infine, la terza ipotesi: allestire aree di scambio dove si arriva con il mezzo proprio e poi si utilizzano bici e auto in servizio sharing con prezzi calmierati.
    Ipotesi per riapertura locali: Ristoranti e bar sono in fondo alla lista delle riaperture. Dovranno garantire la distanza di un metro al bancone e di due metri ai tavoli, anche all’aperto. Il personale dovrà indossare guanti e mascherine. Per aiutare il settore che rischia di subire gravi danni economici si è deciso di programmare una riapertura anticipata affiancando le consegne a domicilio alla possibilità di preparare cibi da asporto. In ogni caso — sia con l’ordinazione al telefono o direttamente nel locale — bisognerà prevedere percorsi di ingresso e accessi scaglionati per il ritiro della merce.
    Milano Orari e metrò: Il sindaco Sala: bisognerà che tutti cambino gli orari, Blocco del metrò oltre un certo numero per ridurre al 30% la capienza nelle ore di punta
    Danni e aumento vendita alimentare al dettaglio:
    • L’Italia comincia a fare la conta dei danni da Coronavirus. La prima fotografia dei dati l’ha fatta il Centro Studi di Confindustria (CsC): a marzo, primo mese di lockdown, la produzione industriale è precipitata del 16,6% rispetto a febbraio. Si fa ancora fatica a stimare gli effetti di uno shock generalizzato che coinvolge sia l’offerta sia la domanda.
    • Secondo i calcoli dell’Istat sono rimaste ferme metà delle imprese presenti in Italia: il 49% del totale, ovvero 2,2 milioni, che danno lavoro a 7,4 milioni di persone (di cui 4,9 milioni dipendenti). Per quel che riguarda l’altra metà l’Istat ha presentato alla commissione Bilancio del Senato i conti aggiornati: sono rimaste aperte 2,3 milioni di imprese (il 51 % del totale), con 9,3 milioni di addetti di cui 6,8 milioni dipendenti. Queste imprese nel 2019 hanno rappresentato un fatturato di 1.373 miliardi (57,4%), un valore aggiunto di 464 miliardi (59,3%) e un valore delle esportazioni di 146 miliardi (35%). In generale, su 23,3 milioni di occupati totali, circa 16 milioni sono rimasti al loro posto, in quei settori di attività ancora attivi. Una sorta di zoccolo duro del Pil italiano.
    • Lo smart working ha aiutato parecchie di queste attività a mantenere il livello produttivo (tutto il settore della pubblica amministrazione, banche, assicurazioni, informazione). Ci sono poi alcune aziende che si sono parzialmente riconvertite nella produzione di mascherine, disinfettanti o componenti di ventilatori polmonari.
    • Altre aziende sono state autorizzate a lavorare in deroga perché producono beni funzionali ai «settori essenziali» rimasti aperti, come i produttori di componenti che servono nell’industria medicale. Ma queste imprese possono lavorare solo per la quota relativa alla fornitura alla filiera cui appartengono, e non al 100% della capacità.
    • In questo scenario tremendo, secondo i dati diffusi da Confcommercio, relativamente alle vendite al dettaglio rispetto allo stesso mese del 2019. Il comparto alimentare ha registrato un +9,6%, perché le famiglie hanno mangiato di più a casa e hanno fatto scorte di cibo; più 4% la vendita di prodotti farmaceutici e terapeutici; più 8% i servizi di telecomunicazione, dato che internet è l’unico mezzo che consente di lavorare da casa e di restare in contatto con parenti e amici. Solo chi lavora e produce in questi settori nel 2020 potrà dire di averla scampata. Ma ancora non è detto: serve che a maggio si esca dall’emergenza sanitaria, che ci sia una ripartenza graduale durante l’estate e che gli Stati investano massicciamente per stimolare la ripresa.
    Luciano Fontana ( direttore Corriere della Sera): è molto facile dire agli italiani (e al resto degli abitanti del pianeta) che non devono perdere serenità e che «andrà tutto bene». E’ anche giusto. Perché senza il coraggio e la speranza di trovare al più presto una via d’uscita questa battaglia non si combatte. La fiducia deve però basarsi prima di tutto sui dati di fatto e non sulle illusioni. Guardare in faccia la realtà è una buona medicina per individuare quali sono le cose che possono darci speranza. Intanto abbiamo affrontato, quasi tutti e con rare eccezioni, disciplinatamente questa prova. Non era scontato. Ora la stessa serietà credo sapremo averla nella ripartenza per evitare di tornare nell’incubo della diffusione del virus. Abbiamo poi capito quanto siano importanti scienza e competenza; sono sicuro che in tempi brevi i nostri esperti sapranno trovare una cura per la malattia come hanno fatto per tantissime altre.
    Rezza /epidemiologo e direttore del Dipartimento malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità): «Due mesi dopo quel 20 febbraio, l’Italia sta decisamente meglio». Lo dicono tutti gli indicatori: diminuiscono i nuovi casi, c’è meno pressione sugli ospedali e il famoso R0, l’indice di contagio, che nelle prime fasi dell’epidemia era superiore a 3 (ogni infetto contagiava in media più di tre persone, ndr ) oggi è di poco inferiore a uno». Nonostante tutto, il coronavirus si può battere. È molto insidioso, perché si trasmette facilmente con l’aerosol e la sua massima contagiosità si ha prima della comparsa dei sintomi. Eppure, con un rigoroso contenimento si può contenerne la diffusione. Il problema è che il distanziamento sociale non è un provvedimento indolore, ha costi psicologici ed economici. E’ giusto voler tornare alla normalità, soprattutto per chi sta soffrendo economicamente. Però è anche giusto continuare a essere preoccupati, occorre agire sul territorio per identificare tempestivamente qualsiasi focolaio, perché il virus continuerà a circolare».

    Il piano Ursula Von der Leyen : Almeno mille miliardi da raccogliere sui mercati con bond europei gestiti dalla Commissione, da versare ai Paesi più colpiti dalla pandemia in parte sotto forma di aiuti a fondo perduto, in parte come prestiti a tassi contenuti da rimborsare non prima di 20 anni. Prende forma il piano con il quale Ursula von der Leyen spera di mettere d’accordo i leader dell’Unione in occasione del video summit di giovedì prossimo. I governi sono spaccati sugli strumenti per rilanciare l’economia europea depressa dal Covid 19: da un lato il fronte della solidarietà guidato da Francia, Italia e Spagna, dall’altro i paesi contrari alla mutualizzazione del debito, ovvero Germania, Olanda, Austria, Svezia, Finlandia e Danimarca. Proprio in ragione di questo scontro, probabilmente von der Leyen non presenterà il progetto prima del summit. Lo esporrà direttamente ai leader giovedì. Se otterrà il via libera, il 29 aprile pubblicherà le sue proposte.

    Germania e il mercato dell’auto: Senza l’Italia, la Germania può solo ripartire a ranghi ridotti. Almeno, nel settore cruciale dell’auto. Non è un caso che il capo di Volkswagen abbia fatto capire ad Angela Merkel di essere un sostenitore degli Eurobond. In una recente intervista aveva già dichiarato che occorresse “discuterne”. Finché l’Italia e la Spagna, i Paesi più flagellati dalla crisi, non riavvieranno le fabbriche, la Germania potrà solo procedere a un ritmo rallentato. E l’auto tedesca, che nel Paese di Angela Merkel impiega 880 mila persone, ha una grande fretta di uscire dal letargo.
    Sono ben 800 i fornitori dall’Italia che garantiscono al gruppo Volkswagen circa 19 mila pezzi per le sue controllate Vw, Porsche o Audi o Skoda e le altre.

    Liechtenstein: Braccialetti biometrici distribuiti alla popolazione per scoprire in tempo reale eventuali contagi e contenerne la diffusione. È questo il progetto pilota con un primo test sul cinque per cento dei residenti. Se avrà successo, il modello sarà replicato su tutti i cittadini in autunno, quando secondo le autorità del Principato sarà altamente probabile una seconda ondata pandemica.

    Finanziamento Eu:
    • Mettiamoci l’anima in pace. Alla fine, l’Italia, i finanziamenti del Mes li chiederà. Perché ha un disperato bisogno dei 36 miliardi che il Meccanismo europeo di stabilità può garantire in tempi relativamente veloci. E perché le conviene. Permetterebbe allo Stato italiano un risparmio annuo sulla spesa per interessi sul debito di circa 400 milioni di euro rispetto all’emissione di normali titoli di stato. Il Mes infatti ha un rating a tripla A e si finanzia sul mercato con un tasso a dieci anni dello 0%, contro il 2% dell’Italia. E comunque gli Eurobond sono solo una chimera, non essendo compatibili con il trattato europeo. Al momento, l’unico requisito per accedere alla linea di credito è l’impegno a utilizzare le risorse per sostenere il finanziamento interno dei costi diretti e indiretti dell’assistenza sanitaria, delle cure e della prevenzione dovuti alla crisi della Covid-19. Ma è possibile che, in caso di difficoltà nella restituzione delle somme erogate, i beneficiari potrebbero in futuro essere vincolati a nuove «riforme strutturali», o addirittura a un percorso di austerità, rimessi al gradimento di Bruxelles.
    • Bisogna comunque ricordare che i meccanismi di sostegno che dovrebbero essere messi a punto il 23 aprile prevedono tre diversi sistemi di finanziamento e un piano di rilancio per l’economia, tutto ancora da scrivere. Dei primi fanno parte il programma Sure (il sostegno alla cassa integrazione dei paesi membri), l’allargamento dei prestiti della Banca europea per gli investimenti (Bei) alle imprese, l’attivazione delle linee di credito del Mes, concesso per far fronte alle spese sanitarie. Strumenti che, almeno sulla carta, varrebbero 540 miliardi di euro, un terzo delle risorse necessarie per affrontare la crisi, secondo stime fatte dalla stessa Bei (1.500 miliardi). Infine si sta ragionando su un Fondo temporaneo per la ripresa, «commisurato ai costi straordinari dell’attuale crisi», che dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, muovere risorse per ulteriori 500/1.000 miliardi. Ma qui i tempi sembrano piuttosto lunghi. A questi strumenti si aggiunge il Qe pandemico, denominato Pepp (Pandemic emergency purchase programme), che arriva fino a 750 mld di euro di acquisti di titoli di stato aggiuntivi. Il piano durerà fino a fine 2020 e ha l’obiettivo di tenere basso lo spread.
    M&A:
    • Il Coronavirus ha infettato anche il dinamico mercato dell’m&a. È quanto emerge dal report relativo al 1° trimestre 2020 di Mergermarket. Dopo quasi dieci anni di crescita, l’attività globale di fusioni e acquisizioni nella prima parte dell’anno è diminuita del 39,1% rispetto al dato 2019, a 563,7 miliardi di dollari con 3.685 transazioni. Nel complesso il valore e il numero di operazioni sono paragonabili a quelli del primo trimestre del 2008 (592,3 miliardi di dollari su 3.744 transazioni). Un dato che fa riflettere su quello che potrebbe essere l’effetto Covid-19 nel prosieguo dell’anno.
    • In Italia, nel primo trimestre si è iniziato a registrare una flessione dell’attività di M&A. Sono state 89 le operazioni portate a termine per un controvalore di 10,3 miliardi di dollari. La parte del leone l’ha avuta l’offerta pubblica di scambio lanciata da Intesa Sanpaolo su Ubi Banca, dal valore di 5 miliardi di euro, che rappresenta l’ultimo accordo nel consolidamento bancario in corso in Italia. Per quanto riguarda invece investimenti stranieri in Italia, sono state registrate, a marzo, solo 6 operazioni da 2,6 miliardi di dollari.
    Fiscalita’:Diventa sempre più evidente che serve una fiscalità adatta alla crisi innescata, con incentivi che favoriscano l’apporto di capitale cosi da controbilanciare la crisi di liquidità, senza far crescere i debiti, ma anche una semplificazione dei canali di finanziamento alternativi alle banche, a partire dai bond e la possibilità di applicare il bonus aggregazioni a tutti i tipi di operazione. Il tutto tramite misure stabili nel tempo. Tra le misure allo studio anche un potenziamento delle compensazioni e un intervento sui bonus.
    Miani (Presidente del Consiglio dei dottori Commercialisti): un eventuale obbligo di sanificare gli ambienti due volte al giorno, può comportare costi superiori ai benefici della riapertura. Le videconferenze saranno un lascito di questo periodo cosi come il lavoro a distanza, la consapevolezza che di fronte a contraccolpi simili sono gli studi piccoli a soffrire di più e che studi associati e processi di aggregazione pagano”.
    Attività Autorita’ Amticorruzione: Nell’aggiornamento delle linee guida l’autorità anticorruzione ha chiarito come l’introduzione di una procedura per la segnalazione di illeciti coinvolga tutte le Amministrazioni pubbliche, tenute all’adozione di norme sulla prevenzione della corruzione nella PA, tra le quali rientrano anche gli Ordini professionali. Sebbene la questione non sia stata finora trattata in ambito deontologico, alcune professioni (commercialisti, avvocati e notai) hanno promosso l’avvio di un protocollo interno per la tutela del whistleblower.Il consiglio Nazionale dei commercialisti ha adottato una procedura informatizzata specifica, una piattafrorm raggiungibile attraverso il sito web del consiglio. Anche gli ordini territoriali si sono mossi in autonomia utilizzando piattaforme ad hoc.
    Tecnologia: Per le aziende e le amministrazioni pubbliche questa crisi è come un elettroshock che costringe a bruciare le tappe della modernizzazione. Chi non sta al gioco rischia di essere vittima di una spietata selezione di specie.
    Vecchio Amaro del Capo- Come ripartire: Oggi il gruppo Caffo 1915, custode e produttore dell’antica ricetta centenaria a base di 29 erbe infuse, bevanda alcolica nel frattempo divenuta un brand che punta a oltre dieci milioni di bottiglie nel 2020, è entrato a gamba tesa proprio in quella tradizione. Ha infatti acquisito lo storico marchio olandese Petrus, l’«amarissimo che fa benissimo», per citare un altro famoso claim. «Uno scatto d’orgoglio in un momento difficile per il nostro Paese — dice Sebastiano, detto Nuccio, Caffo, amministratore delegato dell’azienda che guida con il padre, Giuseppe, presidente —. Vedo tante imprese che si stanno ingegnando e riconvertendo per far fronte alla crisi. Spero che questa nostra mossa sia di ispirazione per ripartire, dando sfogo al nostro saper fare e alla nostra italianità. Dimostriamo che l’Italia può farcela».
    Moda e Lusso:
    • Da Prada hanno deciso che la mensa resterà chiusa, e per questo hanno cambiato i turni di lavoro: chi è di mattina uscirà un po’ prima e andrà a pranzo a casa e chi è di pomeriggio arriverà un po’ dopo, avendo già pranzato. Anche a Breganze, provincia di Vicenza, nella sede della Otb di Renzo Rosso, dove sono stati riaperti i magazzini prodotti finiti e materie prime e tutto è pronto per la rimessa in moto della prototipia, per il momento la mensa è rimasta chiusa anche se si ragiona su cosa fare: magari si può tenerla aperta ma su quattro turni. In Luxottica, nello stabilimento di Agordo (Belluno) ripartito il 14 aprile, la mensa è, invece, aperta con l’obbligo però, per chi la frequenta, di non sedersi ai tavoli in più di tre per volta, stando naturalmente alla distanza di legge.
    • Le imprese della moda e del lusso, bloccate da un mese e mezzo, sono pronte a tornare sul mercato. Hanno fretta di farlo perché, mentre loro erano in pausa forzata, in altre parti del mondo, pur attaccate dalla pandemia da coronavirus, non si sono mai fermati del tutto. Per questo hanno, collegialmente, firmato un protocollo con il sindacato (tra la Confindustria moda guidata da Claudio Marenzi e le rappresentanze dei lavoratori Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uiltec-Uil). E, singolarmente, predisposto ciascuna il proprio piano, tenendo conto dell’attività che svolgono, del territorio in cui sono (diverso è essere in una grande città dove si devono prendere i trasporti pubblici o in una piccola dove l’unico mezzo possibile è l’auto, magari condivisa con un collega), oltre che dell’entità del contagio della propria regione. Sembra una piccola cosa, la mensa. Ma, presidi sanitari a parte (guanti, mascherine, gel igienizzanti, etc, di cui si sono riforniti), far ripartire le fabbriche dopo uno stop così violento e improvviso ha voluto dire guardarle come se fosse la prima volta. Nelle strutture e nell’organizzazione. Ragionando su ogni loro singolo elemento e spazio.
    La medicina delle 4P: Un nuovo tipo di medicina si affaccia a seguito della pandemia, dovrà essere predittiva ( che grazie alle tecnologie big data consente di elaborare previsioni sui fattori di rischio), preventiva ( con il digitale che consente di mettere a sistema le informazioni più svariate per puntare alla prevenzione delle malattie, personalizzata (basata sulle caratteristiche individuali e il contesto in cui la persona vive e si cura) e partecipativa( con il cittadino chiamato a svolgere un ruolo attivo nelle decisioni che riguardano la sua salute condiviso con i professionisti della salute): siamo nel pieno di una stagione di cambiamenti.

    Piero Bassetti, classe 1928, primo presidente della Lombardia. Federalista convinto. Riferimento civile per imprenditoria e politica. “Errore privilegiare la cura (ospedali) rispetto alla salute (il territorio). Diciamo che siamo bravi, ora ce lo ributtano addosso»

    Personale Sanitario: sembrava un’operazione impossibile invece in un mese il Servizio Sanitario Nazionale è riuscito a reclutare oltre 20.000 tra medici, infermieri, e altri operatori sanitari da inviare nella battaglia del Covid 19: un piccolo rafforzamento e un recupero sui tagli effettuati negli ultimi dieci anni.

    CORONAVIRUS NEWS
    RIPARTIRE ? COME E QUANDO?
    “Alla solitudine, che è isolamento, io do un valore grandissimo perché acutizza la sensibilità e amplifica le emozioni. La solitudine inoltre ci mette di fronte a una dimensione divenuta ormai rara, quasi sconosciuta all’uomo moderno. Infatti, oggi più che mai l’uomo ha paura di affrontarsi nella solitudine, teme quasi di doversi riconoscere, di doversi riconquistare. Se vuoi salvarti devi sognare, capire che cosa vuoi e poi andare avanti senza compromessi. Perché la forza non è un dono di natura: te la fai lungo il cammino» (Walter Bonatti).

    Dall’emergenza Coronavirus usciranno rafforzati gli studi professionali che avranno saputo fare squadra, con un forte senso di responsabilità: L’’emergenza sanitaria del Coronavirus ha avuto un forte impatto anche sugli studi professionali, che, da un giorno all’altro, hanno dovuto riorganizzare i propri processi interni, le postazioni di lavoro e le metodologie per indire e gestire riunioni con i collaboratori e i professionisti. I professionisti più virtuosi hanno giocato sin da subito un ruolo di partner del business con i loro clienti con approccio rivolto a risolvere i problemi affiancandoli per prendere decisioni mai prese prima e comunicando all’esterno competenze trasversali e saperi messi in comune e a disposizione del pubblico. Hanno saputo cogliere le criticità del momento trasformandole in punti di forza. Molti studi spontaneamente o su invito del settore comunicazione hanno messo a disposizione sui loro siti o sui social o attraverso newsletter le loro competenze e il loro know how. Questa situazione di crisi, una volta superata , lascerà più forti gli studi che abbiamo saputo attivarsi, fare squadra adottando le nuove organizzazioni del lavoro, mettendo da parte gli individualismi e comunicando con i Clienti in maniera efficace.

    FASE 2
    LOMBARDIA : Distanziati nello spazio ma anche nel tempo. Per ripartire la Lombardia punta anche sull’allungamento della settimana lavorativa, da cinque a sette giorni. Se per un paio di mesi i sabati e le domeniche erano uguali ai lunedì e ai giovedì, perché imprigionati tra le mura di casa, dal 4 maggio i weekend potrebbero allinearsi agli infrasettimanali perché saranno eventualmente lavorativi.
    VENETO: «Il vero tema oggi è tenere tutto chiuso e morire in attesa che il virus se ne vada oppure puntare alla convivenza? A Wuhan è stato deciso di convivere e di aprire perché, oltre un certo limite, non è più sostenibile, sempre fatto salve le indicazioni del mondo scientifico».
    PIEMONTE: « Attrezzarci in questa fase di coda del virus epidemico per ripartire con una nuova normalità per ripartire in sicurezza è il grande sforzo di responsabilità e di lungimiranza che la politica tutta deve fare».
    SICIILIA: l’assessore alla sanità fa sapere che se anche il Governo pensasse di protrarre il blocco oltre al 3 maggio, «la nostra posizione è che non si può andare oltre a quella data, perché in Sicilia ci troviamo in una condizione epidemiologica diversa».
    Previsioni di riapertura: spostamenti limitati per chi ha più di 70 anni e meno di 18, il divieto di assembramento e gli incontri, anche se con poche persone, dovranno essere comunque segnati dal distanziamento. Già dopo il 25 aprile potrebbe arrivare il via libera per numerose aziende, dalla moda all’auto, ma anche di alcuni cantieri.. La linea del Governo è procedere con estrema cautela, perché i contagi scendono con lentezza e in Lombardia si continuano a contare i morti.
    Quali aziende? Convivere con il virus è la nuova parola d’ordine nel governo. L’ipotesi più probabile è un provvedimento ministeriale, tra Sviluppo e Tesoro, per rimettere in moto alcune attività e imprese, sbloccando i codici Ateco in attesa di varare le norme per la sicurezza dei lavoratori, i cantieri per la costruzione di edifici e altre attività che hanno un codice di rischio basso o medio-basso secondo le tabelle Inail. I settori sotto osservazione sono il tessile, la moda, la fabbricazione di autoveicoli, mobili e articoli in pelle. A rischio basso e quindi sulla via della riapertura anche l’industria del tabacco, l’estrazione di minerali metalliferi, le cave e le miniere.
    Il protocollo da seguire: aziende e negozi:, dovranno seguire un protocollo molto stretto che riguarda sia la pulizia (due volte al giorno) sia i dispositivi. Oltre a dispenser per il disinfettante, le mascherine e i guanti, gli ingressi limitati e il distanziamento di almeno un metro, dovranno mettere a punto un vero e proprio programma sulla presenza dei dipendenti con turni alternati e soprattutto smart working per un numero più alto possibile di dipendenti, almeno fino a quando l’indice di contagio R0 non sia prossimo allo zero. Ma dovranno avere sempre un medico di riferimento: per le aziende più grandi dovrà essere interno, gli altri dovranno fare riferimento alle Asl e per questo il Ministero della Salute sta già predisponendo alcune linee guida. I dottori dovranno infatti effettuare la valutazione di rischio di ogni lavoratore ed essere a disposizione di dipendenti e società in caso di necessità. Oltre ai dispositivi obbligatori, tutti dovranno avere un medico di riferimento che monitori in maniera costante i dipendenti. Per chi manifesterà i sintomi da Covid dovrà infatti scattare il protocollo della messa in quarantena e l’effettuazione del tampone. Lo stesso medico dovrà poi compilare le certificazioni dei dipendenti che riprendono l’attività.
    Test sierologico: Un prelievo di sangue e risultati dopo un’ora per sapere se si è immuni dal Covid-19. Del test sierologico in vitro realizzato da DiaSorin, e messo a punto dal laboratorio di virologia molecolare del San Matteo di Pavia, diretto dal professor Fausto Baldanti, potranno essere processati circa 500 mila campioni al giorno, in tutta Italia. Si inizia il 23 aprile con lo screening immunodiagnostico di massa nelle ex zone rosse lombarde: Bergamo, Brescia, Lodi e Cremona (il 27 a Milano). La priorità l’avranno medici e infermieri. Il test, che ha un’attendibilità superiore al 95%, oltre ad identificare i soggetti negativi, fornirà le chiavi per sapere se i guariti o i soggetti asintomatici entrati in contatto con il Coronavirus, siano schermati dal virus. Una sorta di lasciapassare per la cosiddetta «Fase 2..
    Smart working : Ai tempi del Covid-19 non è più un’opzione ma una necessità. Se prima della pandemia in Italia lo praticava solo il 2% dei dipendenti, ora il digitale è diventato un alleato perché permette di rispettare le limitazioni dovute dall’emergenza sanitaria in corso e allo stesso tempo permette la continuazione del business. In questi giorni l’uso dello smart working è stato temporaneamente semplificato e applicato a multinazionali con migliaia di dipendenti che lo potranno utilizzare per mesi anche senza intese scritte. Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Pmi del Politecnico di Milano, solo il 30% delle piccole e medie imprese è attrezzate con i cosiddetti device che vengono messi a disposizione per il 65% dalle pmi, le altre sono impreparate perché non hanno sistemi di archiviazione digitale di dati integrati accessibili in luoghi esterni all’azienda.
    Il distanziamento di sicurezza: incide sulla riorganizzazione delle attività, sui costi e sulla perdita di fatturato. Si pensi a bar e ristoranti, dove occorrerà diminuire i tavoli. Al vaglio per i negozi, il ricevimento dei clienti su appunta-mento, il contingentamento all’ingresso da parte di un operatore dedicato, nuova disposizione degli arredi, in area cassa: riga adesiva sul pavimento, schermi in plexiglass e priorità al pagamento elettronico.
    TRASPORTI

    Atm (su cui oggi si muove solo il 5% degli abituali passeggeri) contingenterà le entrate in metrò con la chiusura dei tornelli. Nuova segnaletica di guida dei flussi e cartellonistica. Sui mezzi di superficie, già oggi i passeggeri salgono solo dalle porte centrali e posteriori e una catena isola il conducente. Si studia un controllo a bordo o a terra per limitare i passeggeri.

    Atac, Contingentamento su mezzi pubblici e stazioni metro, contapasseggeri e segnaletica a terra su tutti bus e alle fermate per rispettare le distanze tra gli utenti. Inoltre, percorsi fuori dalle stazioni più affollate e monitoraggio dei flussi di persone sui mezzi e alle fermate attraverso le celle telefoniche. Ma anche 328 nuovi bus che arriveranno entro l’estate per potenziare le corse.

    Trenord (dove l’affluenza è diminuita del 90%) ha inviato sondaggi agli utenti per capire come cambieranno le loro abitudini di spostamento e, soprattutto, per studiare come contingentare gli ingressi ai treni.

    Mobilità alternativa : Le società che offrono monopattini elettrici in condivisione chiedono al Comune di aprire un tavolo di discussione. ANME, l’associazione che riunisce molti operatori, spinge per l’ampliamento del numero di monopattini in strada, così da dare più possibilità di spostamento agli utenti. Nel settore degli scooter invece, alcune aziende si sono già reinventate durante il lockdown, come GoVolt e dei suoi motorini elettrici. «Forniamo il noleggio dei veicoli ad attività di pronto soccorso/intervento e di food delivery (tra cui Domino’s Pizza) e in parallelo eseguiamo l’attività di delivery per conto terzi» spiega il fondatore Giuliano Blei. Mentre le macchinine elettriche di Share’ngo, servizio in crisi fino a poche settimane fa, si rilanciano con il noleggio lungo per famiglie, aziende e partite iva.
    Campionatura popolazione: Fare presto, partire all’inizio del mese prossimo con la campionatura. Lo scopo è scattare una fotografia realistica, a due mesi dall’avvio dell’epidemia in Italia. Servono una serie di risposte urgenti. Lo strumento è lo studio epidemiologico nazionale con i test rapidi sierologici, quelli che permettono di sapere se un individuo possiede gli anticorpi di difesa contro il Sars-CoV-2. Stamattina sul sito della Protezione civile il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri farà pubblicare la call pubblica per raccogliere le offerte delle aziende produttrici dei kit, adattabili a due tecnologie indicate dal Comitato tecnico-scientifico (Clia ed Elisa) di cui i laboratori si devono dotare per partecipare allo studio, uno di riferimento per regione. L’obiettivo è uniformare il metodo di rilevamento affinché quanto si legge nell’analisi di un campione ristretto di popolazione (150-200 mila persone di tutte le età e aree geografiche) possa essere considerato riproducibile a livello nazionale.
    App.”Immuni”: Il Governo ha scelto il progetto della software house milanese Bending Spoons, della rete di lombarda di poliambulatori del Centro Medico Santagostino e della società di marketing di Milano Jakala. Ad affiancare l’applicazione, che si chiama «Immuni», ci sarà un partner pubblico. Si partirà con una sperimentazione in alcune regioni pilota per progressivamente estendere la facoltà volontaria, ma speriamo massiccia dei nostri cittadini a sopportare e supportare questo sistema che ci serve a evitare che si possa replicare la drammatica fase precedente». La volontarietà, che era stata caldeggiata anche dalla Commissione europea, coinvolgerà ovviamente anche il resto della popolazione quando, in maggio, l’app sarà disponibile. Per essere efficace, dovrà coinvolgere il 60 per cento degli italiani: impresa non facile, mentre proprio ieri ai cittadini lombardi è stato inviato un Sms con la richiesta di scaricare un’altra app, quella regionale.

    Tampone: è una specie di cotton fioc allungato che viene inserito in bocca e che raggiunge la faringe, da cui preleva un certo quantitativo di muco o di saliva. Il campione viene poi analizzato da un laboratorio e, dopo una procedura piuttosto complessa che consiste nella ricerca dell’Rna virale, in un tempo tra le 3 e le 6 ore dà il suo esito. Veniva fatto a tutti i “contatti stretti” dei contagiati, anche senza sintomi. Ma con la diffusione dei casi, la task force ministeriale ha deciso che i tamponi andavano effettuati soltanto sui pazienti sintomatici. Da alcuni giorni viene fatto a tutti i medici, gli infermieri,agli operatori e agli ospiti delle Rsa. Fare tamponi di massa permetterebbe di avere contezza quasi completa della diffusione dell’epidemia, dato che il virus si presenta in oltre l’80% dei casi senza sintomi. Il tampone, però, fotografa un istante: può essere negativo il primo giorno e positivo quello dopo. Il miglior modo per fermare il virus resta il distanziamento dagli altri.

    Animali domestici: Può il gatto domestico essere un serbatoio del virus Sars-Cov-2? Il quesito, semplice quanto inquietante, è il nucleo di una ricerca scientifica che sarà condotta dall’Istituto Zooprofilattico delle Venezie e dall’Università di Padova (con il Dipartimento di Biomedicina comparata e alimentazione e il Dipartimento di Medicina animale, produzioni e salute), con la collaborazione del Servizio veterinario: si effettuerà a Vo’ un test sierologico sul sangue dei gatti domestici per cercare gli anticorpi alla malattia: un esame su base volontaria.

    Bando per infermieri: Un piano per assumere almeno 5000 infermieri per potenziare le cure a casa non solo per i malati di Coivd, ma anche per gli anziani e i fragili, costretti già da un paio di mesi a rinviare controlli e prestazioni con gli ospedali concentrati sull’emergenza, oltre al rafforzamento delle unità speciali anti-covid che avrebbero il compito di seguire porta a porta i quasi 80mila positivi con lievi sintomi.

    NOTIZE ECONOMICHE
    Frutta e verdura: l’aumento dei prezzi per i consumatori sale di 40 volte quello dell’inflazione. A dirlo è uno studio di Coldiretti che sulla base dei dati Istat a marzo, sottolinea aumenti del 3,7 per cento, a fronte del dato medio sull’inflazione in discesa allo 0,1 per cento. In netta sofferenza le aziende agricole e l’Istat lancia allarme per la carenza di manodopera.
    BCE: “Il Consiglio direttivo della Bce è impegnato a fare qualunque cosa necessaria, nel suo mandato, per aiutare l’Eurozona a uscire da questa crisi. La Bce è pronta ad aumentare le dimensioni dei suoi programmi di acquisti titoli e aggiustare la loro composizione, nella misura necessaria e per tutti il tempo necessario”, e a “valutare ogni azione e ogni contingenza” (Lagarde).
    Macron: Nel giorno in cui all’Ecofin Italia, Francia, Spagna e Portogallo ribadiscono la richiesta di titoli comuni per finanziare la risposta economica all’emergenza coronavirus. Emmanuel Macron avverte i rigoristi del Nord che, se anche questa volta l’austerità prevarrà sulla solidarietà, il progetto europeo potrebbe finire in frantumi. a meno che non sostenga economie colpite come l’Italia e li aiuti a riprendersi dalla pandemia. “Non vi è altra scelta” che istituire un fondo che “potesse emettere debito comune con una garanzia comune” per finanziare gli Stati membri in base alle loro esigenze piuttosto che alla dimensione della loro economie.
    Von der Leyen: A Bruxelles è l’ora delle scuse: «È vero che molti erano assenti quando l’Italia ha avuto bisogno di aiuto all’inizio di questa pandemia. Ed è vero, l’Ue ora deve presentare una scusa sentita all’Italia, e lo fa. Ma le scuse valgono solo se si cambia comportamento. C’è voluto molto tempo perché tutti capissero che dobbiamo proteggerci a vicenda. Useremo la forza di tutto il bilancio europeo per mobilitare gli enormi investimenti di cui abbiamo bisogno per ricostruire il mercato interno». Anche il Consiglio Ue condivide questa strategia. Ma il prossimo bilancio è ancora in fase di negoziato e bisognerà convincere i Paesi nordici a spendere di più. Intanto ieri l’Eurocamera ha dato un primo via libera alla proposta di bond per la ripresa garantiti dal bilancio Ue.
    Confindustria: eletto il nuovo presidente con 123 voti su 183i, Carlo Bonomi. Nel suo primo discorso da presidente designato è entrato subito nel merito della questione più calda: la ripartenza dopo l’emergenza pandemia. «Dobbiamo portare la posizione di Confindustria a tutti i tavoli, davanti a una classe politica che vedo smarrita A oggi abbiamo solo dati aggregati sull’epidemia e non ci viene rappresentata in modo chiaro la situazione del Paese. Sui dispositivi di protezione ogni Regione segue modelli diversi. Le aperture sono decise in base ad anacronistici codici Ateco».Per Bonomi indebitare le aziende non è la strada giusta per uscire dalla crisi. Ribadisce che il punto è riprendere al più presto a produrre, ma «evitando una seconda ondata di contagi che ci costringerebbe a nuove chiusure».
    Volkswagen: gli impianti sono pronti per riavviare la produzione. A partire dalla prossima settimana riprenderanno l’attività gli stabilimenti di Zwickau (Germania) e Bratislava (Slovacchia). Gli altri siti produttivi in Germania, in Portogallo, Spagna, Russia e Stati Uniti riprenderanno nella settimana del 27 aprile. Nel corso del mese di maggio la produzione riprenderà anche in Sudafrica, Argentina, Brasile e Messico.
    Saipem Il consiglio di amministrazione della Saipem si è riunito mercoledì per analizzare l’evoluzione degli effetti della pandemia Covid-19 e ha fatto sapere che «continuerà ad aggiornare tempestivamente gli investitori». La società ha rivisto le prospettive per il 2020.

    Ferretti: Misurazione della temperatura corporea, accesso disciplinato, precisi criteri di distanziamento fisico delle postazioni lavorative, dotazione per ogni dipendente di dispositivi di protezione individuale per sé e per la famiglia, gel alcolico in flaconi individuali, oltre al ricorso alle forme di lavoro agile per tutti gli impiegati. È l’accordo firmato tra il gruppo Ferretti, attivo nella costruzione di yacht e navi da diporto, e i sindacati di settore.

    Trasporto aereo: coronavirus travolge il trasporto aereo mondiale e mette alle corde e sull’orlo del ko le ex-regine dei cieli: le compagnie low-cost. I guai del settore, ovviamente, sono uguali per tutti: oggi volano 5 mila aerei al giorno contro i 15 mila di inizio marzo. Migliaia di jet sono parcheggiati a terra. Ryanair, easyJet & C, dopo aver rivoluzionato i viaggi aerei negli ultimi vent’anni,sono però quelle che rischiano di più: il loro fortunatissimo modello di business si fonda su comportamenti sociali che oggi e probabilmente per un po’ saranno impraticabili: gente ammassata agli imbarchi per consentire agli aerei di stare a terra solo 20-25 minuti. Velivoli riempiti quasi al 100%. La fase due del trasporto aereo quando avverrà cambierà tutte queste regole d’ingaggio.
    Le dirette interessate, per ora, professano ottimismo.
    «Abbiamo i soldi per sopravvivere anche in caso di stop per nove mesi» dice Johan Lundgren, ad di easyJet che oggi ha tutti i velivoli a terra. Easyjet ha rinviato l’acquisto di aerei se no la cassa si sarebbe prosciugata a settembre
    «I sedili vuoti sono una follia ma noi saremmo in pareggio anche con l’aereo pieno al 66%», è sicuro Michael O’Leary di Ryanair, che opera 20 aerei ogni 24 ore contro i 2.400 di un giorno normale.

    Guala Closures: la società leader mondiale di tappi è entrata nel mirino di Investindustrial, il fondo di private equity gestito da Andrea Bonomi, che ha appena lanciato un’opa parziale volontaria sul 20% circa dei diritti di voto L’esborso massimo per Bonomi sfiorerà i 91 milioni di euro, che Investindustrial realizzerà con mezzi propri. L’offerta parziale non è finalizzata al delisting ma a sostenere i futuri piani di sviluppo del gruppo.

    Donazioni:

    • Barilla ; la Fondazione Alimenta, costituita dal gruppo nel 2009, ha effettuato una donazione di 120 mila euro alla Caritas per l’acquisto di materiale scolastico e didattico, di supporti informatici per l’apprendimento della popolazione in difficoltà per l’emergenza coronavirus.

    • Intesa-Calzedonia: Undicimila indumenti intimi sono stati consegnati da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Calzedonia ad alcuni ospedali della Lombardia e del Veneto per essere distribuiti gratuitamente ai pazienti Covid-19 ricoverati.

    • Cariplo ha deliberato una nuova azione di sostegno a favore dei territori, si tratta di 9.5 milioni di euro .

    • Caritas Internationalis ha creato il Fondo per la risposta al Covid– 19, un segno visibile della solidarietà della Chiesa universale che consentirà alle differenti Caritas e alle altre organizzazioni caritative cattoliche di portare avanti la loro attività di assistenza e, al contempo, di introdurre misure preventive. Il Fondo darà particolare attenzione alle nazioni più fragili attraverso la fornitura di servizi sanitari ma anche progetti per garantire la sicurezza alimentare delle comunità povere.

    • Università Cattolica: Un fondo per far fronte alle difficoltà economiche degli studenti in questo momento di grave crisi sanitaria, intitolandolo al fondatore Agostino Gemelli e con una dotazione iniziale di un milione di euro, che potrà essere ulteriormente alimentato. Il fondo è aperto ai contributi di quanti condividono l’idea per una vera ripartenza.
    Finanziamenti fino a 25mila euro: Partono le domande per i prestiti alle micro, piccole e medie imprese, ai lavoratori autonomi, alle partite Iva. Da oggi il portale del fondo di garanzia pmi, gestito dal MedioCredito Centrale (MCC), inizia ad accogliere le richieste di garanzia delle banche sui finanziamenti fino a 25 mila euro. Per facilitare il tutto, le richieste alle banche, attraverso l’apposito modulo, potranno essere inviate sia via Posta elettronica certificata (Pec), sia tramite normale e-mail con allegata copia del documento di riconoscimento del soggetto sottoscrittore. Per l’impresa l’incasso del finanziamento sarà immediato; non bisognerà attendere l’ok all’istruttoria. Attenzione, però. Qualora vengano presentate più domande di finanziamento da parte di banche diverse in relazione allo stesso soggetto, il Fondo pmi rilascerà la propria garanzia sulle prime domande presentate «fino a concorrenza dell’importo massimo garantibile». Di più: lo stesso fondo chiederà conto al richiedente se ha già beneficiato di altre sovvenzioni o agevolazioni legate all’emergenza coronavirus.
    LA FASE 2 NEL MONDO
    GERMANIA: riparte con prudenza: lunedì gli esercizi piccoli e medi, oltre a librerie, concessionarie d’auto e negozi di biciclette. Dal 4 maggio tocca alle scuole, iniziando dalle ultime classi. Le aziende sono state lasciate libere di decidere, a condizione di applicare le norme sanitarie, rispettare le distanze e proibire le visite al pubblico. Le uniche chiusure sono dovute a problemi di forniture e distribuzione, vedi le grandi case automobilistiche che hanno posto i dipendenti in orario ridotto, con il sostegno pubblico: ognuno riceve il 60% dello stipendio. Il Governo «consiglia urgentemente» l’uso delle mascherine sui mezzi di trasporto o quando si fa la spesa. Non c’è penuria, almeno di quelle generiche.
    FRANCIA: inizio a una graduale uscita dalla quarantena, a partire dalle scuole. Resteranno chiusi almeno in un primo momento bar, ristoranti e cinema.
    SPAGNA: Distanze di sicurezza è la formula chiave della «nuova normalità» spagnola che potrebbe iniziare l’11 maggio (forse prima nelle comunità, come le Canarie, meno aggredite dal virus). Distanziamento sul lavoro nelle fabbriche, nelle aziende e nei cantieri, riaperti dall’inizio di questa settimana dopo due di sospensione delle attività produttive non essenziali. Se non può essere garantita una distanza ideale di due metri, o poco meno, il personale dev’essere dotato di dispositivi di protezione. Ma è difficile per le aziende reperirne in quantità adeguate. Distanze di sicurezza anche sui mezzi di trasporto.

    DANIMARCA: Lezioni a distanza di due metri, un solo alunno per banco, alla pausa tutti a lavarsi le mani. La premier farà riaprire entro il 10 maggio anche negozi, parrucchieri e ristoranti; più tardi cinema, biblioteche, chiese, grandi magazzini. Eventi e incontri pubblici vietati fino ad agosto. Lo smart working è già diffuso e la produttività è perfino aumentata di un’ora al giorno; un piano statale copre il 75% degli stipendi nelle imprese messe alla prova dal Covid-19. Per strada niente obbligo di mascherina. Le autorità sanitarie hanno annunciato che inizieranno a fornire kit di test fai da te. Ma la diffusione del coronavirus in Danimarca è già monitorata anche attraverso l’app CovidMeter: tutti i cittadini con un numero di previdenza sociale possono rispondere a domande settimanali sul proprio stato di salute.
    NORVEGIA: Dal 15 giugno via libera ai grandi eventi; dal 27 aprile aprono gran parte delle scuole, parrucchieri ed estetisti; lunedì gli asili nido. Restano in vigore alcune misure di distanziamento sociale e le restrizioni ai viaggi. Mascherine: non obbligatorie ma consigliate. L’app del tracciamento Gps è in sviluppo e funzionerà così: quando un soggetto risulta infetto, ai contatti cui si è avvicinato arriva una notifica. Il governo usa i dati provenienti dalle torri dei telefoni cellulari per mappare la probabile diffusione di Covid e determinare quali regioni avranno bisogno di forniture mediche, in partnership con Telenor, che gestisce l’80% del traffico dati.
    SVEZIA: richiesto distanziamento sociale (che funziona: tre quarti degli svedesi sta a almeno un metro di distanza dagli altri) ma scuole, ristoranti e bar restano aperti, con il limite ai raduni di oltre 50 persone. Chiuse solo superiori e università. Niente obbligo di mascherina. Nessuna app di tracciamento, finora, è prevista (ma più di 400 medici usano Cera, un’app di monitoraggio del Covid studiata dal ministero della Salute con Microsoft).

    USA: il Governatore di New York ha stabilito che fino al 15 maggio non se ne parla. Resteranno ferme le attività industriali e commerciali, nonché i servizi «non essenziali». In sostanza il lockdown continua. La scelta di Cuomo è condivisa dalla «coalizione dell’Est» che raggruppa altri sei Stati: New Jersey, Connecticut, Rhode Island, Pennsylvania, Delaware e il Massachusetts, l’unico della squadra guidato da un repubblicano, Charlie Baker.
    AUSTRIA: la fase 2 è già iniziata. Da lunedì hanno riaperto fabbriche e imprese di costruzione (le aziende essenziali non si sono mai fermate). Martedì è toccato ai negozi, a patto che siano sotto i 400 metri quadrati di superficie e osservino le misure di sicurezza: quasi l’80% degli esercizi commerciali del Paese è di nuovo in attività. Per i clienti e il personale vige l’obbligo di portare le mascherine e mantenere le distanze di sicurezza. Intanto negli uffici e studi professionali, ovunque sia possibile, prosegue lo smart working. Sono tornati accessibili anche i parchi e i mezzi pubblici. Rimangono sospese fino a maggio le lezioni negli asili e nelle scuole dell’obbligo, che però non sono chiuse: coloro che fanno lavori «indispensabili» e non possono stare a casa o «non hanno possibilità di seguire i figli», in particolare i genitori single, possono mandarli in classe. Per evitare che l’epidemia riesploda, sono stati avviati test massicci e lanciata un’app di tracciamento su base volontaria.
    SVIZZERA L’uscita dall’emergenza prevede tre tappe:. Primo step per alcune attività commerciali: parrucchieri, giardinieri e alcuni ambulatori medici riapriranno le porte il 27. Fase successiva dedicata alla scuola dell’obbligo, che comincerà l’11 maggio. Infine, un’altra serie di attività tornerà al lavoro l’8 giugno.. Resteranno in vigore misure come il distanziamento e le protezioni sui luoghi di lavoro, ma non ci sarà obbligo di indossare la mascherina.
    REGNO UNITO: II governo ha annunciato ieri che il «lockdown» verrà prolungato per altre tre settimane e si è rifiutato di rendere noto un calendario per la riapertura. Si presume che, quando verrà decisa la graduale ripartenza, si comincerà dalle scuole. Lo smart working è stato adottato dalla gran parte degli uffici e si ritiene che rimarrà in essere, in parte, anche dopo le riaperture. Non c’è obbligo di mascherina: gli scienziati britannici al momento ritengono che non sia utile, ma sono pronti a rivedere la loro posizione se dovessero emergere altre evidenze. Questa settimana partiranno i primi test per la app del tracciamento: ma ci sono forti preoccupazioni per la privacy (questo è un Paese dove non esistono carte d’identità).. Il Parlamento britannico è pronto a convocare sedute in videoconferenza. La proposta, concordata ieri, dovrà essere votata il 21 aprile.

    IRLANDA: ha chiuso prima del Regno Unito e non accenna a ripartire. La quarantena durerà almeno sino al 5 maggio. Il capo del Governo non esclude scuole chiuse fino a settembre; per il direttore sanitario Tony Holohan un ritorno alla normalità sarà possibile solo dopo l’arrivo di un vaccino. È improbabile, ha detto, che siano permessi turismo ed eventi prima dell’autunno. Per l’economia, però, un periodo lungo di sospensione è problematico, e la gente attende di sapere quali filoni potranno riprendere e quando. Solo il 30% della popolazione è in grado di lavorare da casa. Per chi ha perso il lavoro il governo ha introdotto a marzo un sussidio di 350 euro a settimana per tre mesi. L’Irlanda è stata tra i primi paesi a studiare un’app per tracciare i contagi, che però non è ancora completa. Ci sono restrizioni sugli arrivi da altri Paesi chi atterra o sbarca dall’estero è messo in quarantena per due settimane — ma rimane aperto il confine con l’Irlanda del Nord.

    PORTOGALLO, è riuscita finora (incrociando le dita) a dribblare lo tsunami del Covid, grazie al tempismo con cui il governo socialista Costa ha blindato e messo in lockdown il Paese.

    RUSSIA : Putin rimanda parata del V-Day Niente parata militare sulla Piazza Rossa, a Mosca, il 9 maggio, per celebrare i 75 anni dalla vittoria della Seconda guerra mondiale. Il presidente Vladimir Putin ha annunciato ieri che il grande evento, a causa dei rischi legati alla pandemia di coronavirus, sarà posticipato.

    BRASILE: Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha licenziato il ministro della Salute, Luiz Mandetta. Su come affrontare il virus, i due erano su posizioni opposte: il Ministro ha difeso l’isolamento, mentre il presidente è preoccupato a far ripartire l’economia.

    TURCHIA il contagio da Covid-19 è aumentato in maniera esponenziale, tanto che le autorità di Ankara temono di non riuscire a controllarlo. Sì è scelto di avviare un isolamento parziale durante la settimana, totale nel fine settimane solo in 31 regioni su 81, quelle maggiormente popolate e dove si concentrano le industrie. Attualmente i contagi sono circa 69mila, le vittime hanno superato le 1.500 unità.

    GIAPPONE : Stato d’emergenza in tutto il territorio, per coprire tutte le 47 prefetture, lo stato d’emergenza dichiarato il 7 aprile per Tokyo e altre sei regioni, è necessario ridurre dell’80% i contatti fra le persone. Il premier ha anche annunciato bonus da 853 euro per tutti i cittadini.

    OLANDA: Rapportate ad una nazione di 17 milioni di abitanti, l’Olanda sarebbe al terzo posto nella lista dei Paesi più colpiti. Da pochi giorni i test vengono fatti solo al personale sanitario, per via dei tanti contagiati fra medici ed infermieri.

    AFRICA: La Commissione economica per l’Africa (Uneca) delle Nazioni unite teme che «più di 300mila africani» possano morire per la pandemia di coronavirus, che si è diffusa in 52 dei 54 Paesi del continente.«perchè il 56% della sua popolazione urbana si concentra in quartieri periferici o abitazioni di fortuna e solo il 34% ha accesso ai servizi essenziali per lavarsi le mani».

    NOTIZIE VARIE

    Qatar: Sono atterrati all’aeroporto militare di Villafranca (Verona) cinque maxi aerei cargo con tutto l’occorrente (29 tonnellate) per allestire un ospedale al top del comfort e della tecnologia, basti pensare che si tratta di una struttura che si può muovere, cioè può essere trasportata dove c’è bisogno e quindi essere pronta in poche ore laddove succeda una calamità. Il sesto aereo ha trasportato 23 tecnici che aiuteranno a rimettere insieme il puzzle dell’ospedale e ad avviarne il funzionamento.: questa la donazione dell’emiro del Qatar, proprietario della squadra di calcio francese Paris Saint Germain.

    Cassazione: Indicare sulle fatture l’iscrizione all’associazione nazionale die consulenti tributari non salva dal reato di esercizio abusivo della professione di commercialista, se le prestazioni invadono la sf3ra riservata agli iscritti all’Albo.
    Sequestri di mascherine::L’emergenza ha scatenato sciacalli e speculatori di varia nazionalità: l’ultimo caso riguarda un maxi sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza di Torino su 400 mila mascherine importate illecitamente dalla Cina per essere vendute in Italia. A Milano invece sequestrate 20.000 mascherine chirurgiche prive di certificazione CE.

    CORONAVIRUS NEWS
    RIPARTIAMO? QUANDO? NON MOLLIAMO ADESSO PENSANDO ALLA GRADUALE FASE 2
    I contagi e ricoveri frenano ancora, ma la curva dei morti non scende, pertanto bisogna prestare maggiore attenzione a non vanificare gli sforzi fatti.
    LOMBARDIA: studia le mosse per ripartire e scuotersi dopo oltre un mese di vita sospesa. Ieri il Presidente della Regione ha annunciato quali saranno le linee guida del percorso che dovrebbe condurre a una «nuova normalità» dal 4 maggio., “chiederà al Governo di dare il via libera alle attività produttive nel rispetto delle quattro D: Distanza (un metro di sicurezza tra le persone), Dispositivi (ovvero obbligo di mascherina per tutti), Digitalizzazione (obbligo di smart working per le attività che lo possono prevedere) e Diagnosi (dal 21 aprile inizieranno i test sierologici grazie agli studi in collaborazione con il San Matteo di Pavia)».
    Presidente di Confindustria Bergamo: “serve un comitato sanitario se possibile a livello nazionale per garantire l’omogeneità dei criteri di gestione. Poi, certo, bisogna tenere conto delle specificità locali. Credo che la task force presieduta da Vittorio Colao sia quella che deve fare sintesi su linee guida organizzative da dare ai territori. Direi per cominciare che va superata la logica dei codici Ateco, non rappresentano la complessità delle filiere. E poi i necessari dispositivi di protezione per tutti: ancora oggi difficili da reperire. In città come Milano sarà necessario aumentare le frequenze per distanziare le persone. E scaglionare gli orari di ingresso..Il test sierologico sarebbe l’ideale ma al momento non mi pare che ce ne siano di validati a livello nazionale, né si conosce la durata dell’immunità sviluppata».
    UE (Commissaria per la Salute ): «È fondamentale che i sistemi sanitari europei siano in grado di assorbire gli aumenti di nuovi casi, che sia assicurata la disponibilità dei medicinali e delle attrezzature essenziali e che sia approntata una capacità diagnostica e di tracciamento su vasta scala. Le applicazioni di tracciamento dei contatti possono diventare «un elemento importante delle strategie: il download delle applicazioni dovrebbe essere volontario, e sappiamo che i ricercatori di Oxford ritengono che dovrebbe coinvolgere almeno il 60% della popolazione. Poi: gli utenti devono avere il controllo dei dati e le autorità sanitarie nazionali devono essere coinvolte nella progettazione del sistema che deve dialogare a livello Ue e va disattivato una volta finita la crisi. Si parla inoltre di tracciabilità su base anonima e aggregata della vicinanza tra i dispositivi (gli esperti di privacy preferiscono parlare di «anonimizzazione», o ancora meglio «pseudonimizzazione») perché deve permettere di risalire ai contatti con positivi per poi avvisare chi corre il rischio di ammalarsi.

    Squadra di Vittorio Colao: la squadra è scettica sull’ipotesi di una ripresa fatta per fasce d’età, sull’idea che chiusure e riaperture in base ai codici “ateco” che definiscono le diverse attività produttive. Quel che è necessario capire è quali filiere sono in grado di lavorare in sicurezza. Quali territori sono più attrezzati per farlo anche a livello di trasporti (intorno alle grandi città, nei luoghi in cui gli operai dipendono da pullman, autobus, metropolitane, è e sarà più complicato). Domani, il manager presenterà un report al Presidente del Consiglio con i primi consigli, le raccomandazioni, soprattutto sui protocolli di sicurezza necessari per dare il via alle aperture di comparti o grandi fabbriche.

    Passera (Banca Illimity): «Serve un piano d’azione integrato per uscire dalla crisi e rilanciare il Paese. Bisogna ripartire presto, differenziando per zone», presentando un documento (ReopenItaly.it) con proposte d’insieme per superare la crisi da Coronavirus. «Usciremo dall’angolo solo se verranno rimesse a posto contemporaneamente le quattro ruote della macchina-Italia: controllo del contagio; rafforzamento delle strutture sanitarie; finanza di emergenza a imprese e famiglie; riavvio dell’economia. Tutto è collegato: apertura delle imprese, riapertura delle scuole, gestione della mobilità dei lavoratori, logistica. Non ci stiamo muovendo abbastanza velocemente e siamo sommersi di ordinanze, decreti e istruzioni spesso non chiare o addirittura tra loro incoerenti».
    MINISTERO DEGLI INTERNI: in attesa della cosiddetta “fase due”, e della riapertura di ulteriori attività commerciali e imprenditoriali, il Ministero dell’Interno predispone intanto una robusta cornice per i controlli. Lo fa con una circolare di cinque pagine firmata dal Capo di Gabinetto del Viminale, Matteo Piantedosi, che fa seguito all’entrata in vigore del decreto Conte del 10 aprile scorso (contenente misure per limitare il contagio del Coronavirus fino al 3 maggio) e affida ai prefetti presenti sul territorio un ruolo cardine. Anzitutto, potranno chiedere la collaborazione delle Asl e avvalersi degli ispettori del lavoro, per controllare l’osservanza delle precauzioni «dettate per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e la sussistenza di adeguati livelli di protezione dei lavoratori». Inoltre, i prefetti potranno demandare alla Guardia di finanza lo svolgimento di controlli e riscontri sulla veridicità del contenuto delle comunicazioni delle aziende circa la possibilità di restare aperti poiché appartenenti a filiere consentite.

    CNEL e Associazioni Cattoliche: Per ripartire senza ingiustizie non chiamiamola sanatoria, ma regolarizzazione. In queste settimane di pandemia, associazioni ed enti cattolici e laici sono tornati a chiedere una regolarizzazione dei migranti senza permesso non solo per motivi umanitari, ma anche per ragioni di sanità pubblica. Le stesse che porteranno il Cnel, il Consiglio nazionale per l’economia e il lavoro, a discutere ed eventualmente a proporre al governo il prossimo 22 aprile la regolarizzazione in questo frangente straordinario.

    Edicole Milanesi: Oggi, nelle 300 saranno distribuite ai cittadini novantamila mascherine, dando la priorità alle fasce più deboli. L’iniziativa nasce da un accordo stipulato fra l’assessorato alla protezione civile della Regione Lombardia e M-dis, colosso della distribuzione editoriale di proprietà di De Agostini, Hearst e Rcs MediaGroup.
    APP (Comitato tecnico-scientifico, 74 esperti): Nessun obbligo di scaricare l’app, ma a chi lo farà sarà garantita la privacy. I nomi delle due app per il tracciamento della prossimità destinata alla lotta al Coronavirus, selezionate dai 74 esperti chiamati dalla ministra,. Serviranno altri dieci giorni per metterla a punto e circa una settimana per testarla. Dunque, ai primi di maggio dovrebbe diventare disponibile. Si potrà scaricare volontariamente e non richiederà nessuna forma di registrazione. Una volta istallata genererà un codice identificativo indipendente dalla nostra identità, cominciando poi a compilare un registro cifrato delle prossimità avvenute con altri smartphone sfruttando il bluetooth. Non sarà possibile scorrere il registro e anche se qualcuno dovesse riuscirci si troverebbe davanti delle sequenze alfanumeriche. Chi dovesse risultare positivo al Covid-19, riceverà il messaggio di allerta sull’app dal personale medico dopo il test. A quel punto l’interessato, potrà inviare un’allerta a tutti coloro che potrebbero essere in pericolo anche se non avrà modo di sapere chi e quanti sono. Andrà a quelli che sono stati in contatto per un certo lasso di tempo e entro una determinata distanza, parametri che saranno sempre gli esperti della sanità a stabilire. E saranno sempre loro che indicheranno cosa dovranno fare a quel punto i possibili contagiati.

    COOP ED ESSELUNGA: Mentre le task force di Governo e Regione pensano a come riaprire il Paese, le aziende si domandano come garantire la ripresa delle attività in sicurezza e il bollettino mensile dei consumi delle famiglie traccia i confini di un crollo verticale, la grande distribuzione prova a riorganizzarsi. Per la fase 2, e anche per quella fase 1 non ancora terminata. Da qualche giorno, Coop e Esselunga stanno sperimentando nuovi metodi per evitare le code chilometriche attraverso app. Evitando lunghe code e pianificando le presenze dei punti vendita, i due gruppi tentano anche di tutelare maggiormente la sicurezza di consumatori e personale.
    TEST
    Istituto Superiore Sanità : Parte a fine aprile il programma nazionale di test rapidi sierologici per mappare a campione la popolazione italiana e vedere in quale percentuale è immune al Sars-CoV-2.. Si tratta di sottoporre tra i 150 e i 200 mila cittadini all’analisi che consente di rilevare la presenza di anticorpi al virus e quindi di capire se un individuo ha avuto l’infezione pur non accusandone i sintomi e dunque il suo organismo ha «reagito» all’aggressione esterna. Come campione sono state individuate col contributo dell’Istat categorie professionali, distribuzione geografica e 6 fasce d’età, da 0 anni agli ultra 90enni. Si testano anche i bambini.
    Domenico Arcuri: il commissario sta avviando in queste ore la procedura pubblica per l’acquisto dei kit che dovranno rispondere a certe caratteristiche di qualità: avere una percentuale di specificità (rilevare gli anticorpi legati al Sars-CoV-2 senza confonderlo con altri tipi di coronavirus) superiore al 95%, essere veloci e riproducibili nei laboratori italiani (uno per Regione). La scelta ricadrà su un unico candidato. Previsti tempi veloci, 48 ore. Sono diversi i prodotti offerti dalle industrie, non tutti ritenuti affidabili. L’obiettivo, dice il vicedirettore dell’Oms Ranieri Guerra, «è avere un unico test nazionale: se andiamo a usare diversi test con diverse performance rischiamo di avere una difficile comparazione».»
    Presidente del Consiglio Superiore di Sanità: «Questo studio di siero-prevalenza ha caratteristiche uniche e una dimensione campionaria superiore a quelle locali. Ne otterremo una fotografia il più possibile omogenea. Ci aspettiamo di rilevare tassi diversi sul territorio, più elevati dove l’epidemia ha colpito duramente».
    Regioni: alcune stanno per partire con altri strumenti di analisi. Dopo il Veneto, via in Lombardia il 21 aprile utilizzando il test messo a punto dal San Matteo di Pavia, mentre il Comune di Milano si concentra sui 4 mila conducenti dell’Atm, trasporto pubblico. Poi il Lazio che comincia dalle forze dell’ordine, 60 mila tra Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza, Vigili del fuoco e Militari impegnati nell’operazione Strade Sicure. La Toscana coinvolge anche i laboratori privati raggiungendo i 400 mila test. Il governatore della Liguria Giovanni Toti annuncia un «uso massiccio». La Sicilia sta per varare un’azione su un campione significativo dei cittadini.

    OMS ( prof. Guerra): «Ci vorranno al massimo due settimane per avere i test certificati», secondo Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani a Roma. «Quattro o cinque modelli sono vicini alla precisione richiesta del 90-95%», annuncia Ranieri Guerra dell’Oms: “fra un paio di settimane dovrebbe partire l’analisi sierologica nazionale: indagine su 150 mila italiani sorteggiati per età, sesso e residenza, con l’aiuto dell’Istat. Il test non sarà di quelli rapidi, da un quarto d’ora, con una goccia di sangue presa pungendo il dito. Richiederà una provetta di sangue, con risultati pronti in 2-3 giorni. «Sono gli unici test vicini alla precisione necessaria»

    Cocquio Trevisago (Varese) il Sindaco ha deciso di attivare subito uno screening sierologico su vasta scala, gratuito e rivolto ai residenti, ma anche a quanti lavorano in paese».

    LE PAROLE
    Picco: È il periodo di un’epidemia in cui il numero di casi giornaliero è massimo e all’incirca costante, prima che inizi la fase di decrescita della curva. Quello che osserveremo probabilmente tra qualche giorno in Italia è un picco artificiale, dovuto cioè alle misure di contenimento messe in atto dal governo. Secondo gli esperti sarà raggiunto a scaglioni, cioè in tempi diversi a seconda delle regioni, proprio in ragione dell’adozione scaglionata delle misure.

    Fattore “R0”: rappresenta il numero medio di persone che vengono contagiate da un singolo infetto in una determinata popolazione non vaccinata in cui emerga una nuova malattia. Se l’R0, per intendersi, è 2, significa che in media un singolo malato infetterà due persone,se è 3 ne infetterà tre. L’R0 del Covid-19 è stimato attorno al 2,5. In presenza di misure di contenimento, il fattore R0 diminuisce: quando è pari o inferiore a 1, significa che l’infezione può essere contenuta.

    Lockdown: È il termine inglese con cui si indica il protocollo d’emergenza messo in atto per impedire alle persone di lasciare una determinata area. Dichiarata la pandemia di Covid-19 numerosi governi l’hanno impiegato per evitare la diffusione della malattia, bloccando sia lo spostamento dei propri cittadini dentro i confini nazionali sia bloccando gli ingressi da Paesi stranieri.

    Virus-free: È la definizione, proveniente dall’inglese, con cui vengono indicate in questo periodo le aree, le città o le intere regioni in cui le autorità sanitarie non hanno registrato nuovi casi di contagio da coronavirus oppure dove il numero di pazienti positivi è minimo e considerato sotto controllo

    DAL MONDO DELLE DONNE
    I paesi più sani governati da Donne: i paesi che hanno resistito meglio al Coronavirus hanno una cosa in comune sono governati da donne, le magnifiche sette. Quattro sono i soliti nordici, che fanno sempre tutto bene, Islanda, Finlandia, Norvegia, Danimarca; quindi poca sorpresa. Due sono piccoli, Taiwan e Nuova Zelanda, però entrambi pericolosamente vicini all’epicentro delle pandemia, e hanno colpito il mondo per come se la sono cavata. Anche la Germania non è né piccola né esotica, e la sua eccellente performance ancora si fa fatica a spiegarsela. Tutti hanno una cosa in comune sono retti da donne: non si può dire che i Paesi diventano migliori se sono diretti da donne. Ma forse si può dire che sono diretti da donne perché sono Paesi migliori, e hanno sistemi di selezione più aperti ed egualitari , fa eccezione il Belgio, nonostante abbia chiamato una donna a guidare un governo d’emergenza anti-coronavirus.. Quello che è sicuro: nella lista dei tiranni del Novecento non c’è neanche una donna. Senza dimenticare la Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen.

    Una donna nominata Presidente dell’ATM di Milano: l’Assemblea di ATM, presentando i dati del bilancio 2019 con un utile netto del gruppo di 9,2 milioni di euro, ha provveduto a nominare il nuovo cda in carica fino all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2022, ma la vera novità è l’entrata nel board di Gioia Maria Ghezzi, in qualità di Presidente del Consiglio di amministrazione e prende il posto lasciato libero da Luca Bianchi, nominato dal sindaco Sala nella Fondazione Milano-Cortina 2026.

    NOTIZIE ECONOMICHE
    Crédit Agricole Unicredit e Cdp a favore delle imprese:
    Pagamenti “a vista” delle fatture per sostenere le aziende nella gestione del capitale circolante.
    Unicredit ha deciso di anticipare i termini di pagamento dei propri fornitori in Italia, con una accelerazione rispetto ai termini contrattuali standard di 60 giorni.
    Crédit Agricole Italia mette in campo un programma di interventi da 10 miliardi. Per le aziende è prevista l’attivazione immediata delle richieste di finanziamenti fino a 25 mila euro, anche per quelle con fatturato inferiore a 3,2 milioni.
    Cdp, infine, ha lanciato sul mercato dei capitali un social bond, in due tranche, dedicato a sostenere le imprese e le pubbliche amministrazioni. L’emissione, destinata ad investitori istituzionali e proposta in due tranche da 3 e 7 anni, ha un ammontare complessivo di un miliardo.
    Riso pavese alla Cina: Le porte dell’immenso mercato cinese si aprono al riso (da risotto) coltivato nelle campagne pavesi. Per la prima volta l’export, senza limiti di tonnellaggio, è verso oriente e non il contrario, con un futuro economico tutto da costruire. Risale alla scorsa settimana la firma del protocollo a Pechino tra l’Ambasciatore italiano Luca Ferrari e l’Amministrazione Generale delle dogane della Repubblica popolare cinese, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia. Per rendere esecutivo questo accordo commerciale bisognerà attendere la definizione di un certificato fitosanitario e una visita di esperti cinesi che verifichino il rispetto del protocollo. Solo dopo questi passaggi potrà partire la vendita di riso Carnaroli, Arborio, Vialone Nano e delle altre qualità pregiate.
    ANIA: Sconti e bonus per i contratti Rc Auto. Nei prossimi giorni oltre alle misure che introducono la possibilità di sospendere l’assicurazione di veicoli e ciclomotori, è previsto un pacchetto di promozioni e incentivi da parte delle compagnie assicurative, intenzionate a predisporre sul versante Rc Auto iniziative «specifiche, studiate in piena autonomia, per restituire alla collettività il beneficio derivante dal calo della frequenza dei sinistri in questo periodo». Il forte calo degli incidenti dovuto al lockdown consente, del resto, ai gruppi assicurativi di destinare una parte dei risparmi ottenuti all’offerta di prodotti scontati nel settore Rc Auto.
    Unipol intanto ha già annunciato la scelta di «restituire» un mese di polizza auto ai propri clienti, proponendo un voucher pari a un dodicesimo del valore della propria polizza, da utilizzare in occasione del rinnovo del contratto di copertura.
    GENERALI Un teleconsulto gratuito per tre mesi per i clienti di Generali Italia, Alleanza e Genertel che hanno sottoscritto una soluzione protection e salute.

    BANCA D’ITALIA avverte sui rischi dell’impatto del coronavirus, stima i danni sull’industria e indica in 50 miliardi di euro il fabbisogno aggiuntivo di liquidità delle imprese tra marzo e luglio. Nel frattempo le banche non ci stanno a essere viste come l’ostacolo ai fondi da iniettare nell’economia reale. Le banche, spiega il Comitato esecutivo dell’Abi, non possono anticipare le somme visti gli adempimenti «non dipendenti dagli istituti non sempre ancora completati» e le «semplificazioni» mancanti necessarie per l’erogazione: «Abbiamo necessità di avere certezze giuridiche su strumenti e modalità operative».

    COMPAGNIE AEREE:
    • La pandemia sta distruggendo le compagnie aeree tanto che se si continua così a giugno molte saranno sparite a detta della Iata, l’Associazione internazionale del trasporto aereo. Il 90% della flotta di Air France-Klm è a terra, come quella della concorrente Lufthansa. Tutta la filiera aeronautica uscirà ridimensionata da questa crisi sanitaria, economica e sociale globale. I vettori che supereranno la crisi ne usciranno ridimensionati e con le flotte ridotte. Il settore del trasporto aereo impiegherà almeno tre anni per ritrovare i livelli di traffico del 2019 nella migliore delle ipotesi e soltanto se ci sarà un rimbalzo post-crisi dell’attività, mentre serviranno dieci anni per recuperare la traiettoria pre-crisi (Archery Strategy Consulting), Anche i costruttori di aeromobili, Airbus e Boeing, non usciranno indenni dalla crisi. Secondo le previsioni la riduzione del traffico aereo farà diminuire la domanda di nuovi apparecchi tra il 40% e il 60% nei prossimi cinque anni.
    • Una volta finito il lockdown, costerà molto di più viaggiare in aereo secondo gli esperti, il biglietto potrebbe costare il doppio o il triplo di ora, questo sarà l’effetto delle nuove misure di distanziamento sociale che dovranno adottare le compagnie aeree, autorizzate a vendere solo la metà dei biglietti su un volto.
    Snam e Terna rilanciano ed estendono la collaborazione su attività coordinate di ricerca, sviluppo e innovazione e sulle convergenze tra sistema elettrico e sistema gas.
    OCSE e Webtax: La web tax ci salverà dalla crisi. Lo dice l’Ocse, nel report pubblicato ieri «Tax and Fiscal Policy in Response to the Coronavirus Crisis,» presentato durante una riunione virtuale dei Ministri delle Finanze e dei Governatori delle Banche Centrali del G20. Nel report viene sottolineato che, in questa crisi senza precedetti, le sfide fiscali poste dalla digitalizzazione dell’economia e dovranno garantire che le multinazionali paghino un livello minimo di imposte, «diventeranno una questione più importante di prima». L’aumento dell’uso dei servizi digitali e la necessità di raccogliere maggiori entrate potrebbero quindi fornire un nuovo impulso agli sforzi per raggiungere un accordo a livello internazionale, ha detto l’Ocse.
    Compensazioni: Il Governo studia una terza via per garantire liquidità alle imprese: una compensazione dei crediti di imposta più ampia, tra le proposte l’aumento del tetto da 700mila a 1 milione di euro e altre misure (decreto previsto a fine Aprile)
    Deficit di sicurezza online: è quanto l’emergenza Coronavirus sta facendo emergere, solo nel mese di marzo gli attacchi hacker sono saliti del 26%, il caso della piattaforma Zoom è il caso più eclatante del periodo.

    Gli effetti economici della pandemia
    • La stima del Fmi sul debito dell’Italia nel 2020è di 155,5%,mentre la stima 2019 era di 134,8% del Pil nel 2019
    • La contrazione della produzione industriale italiana a marzo in base alla stima di Bankitalia si riduce del 15%
    • La riduzione del Pil stimata a livello europeo per ogni mese di lockdown in base alle previsioni del Fmi è del 3%

    DAL MONDO
    Kenya: Linea dura in Kenya per contenere l’epidemia di coronavirus. La polizia ha annunciato che chiunque andrà in strada senza mascherina verrà arrestato.

    India, la cosiddetta «farmacia del mondo» con le sue 10 mila imprese farmaceutiche, è tornata, il 7 aprile, ad esportare in UE e USA i medicinali prodotti nei propri stabilimenti, dopo aver congelato le vendite estere per un mese, in via precauzionale, di 13 farmaci e di altre molecole, tra le quali l’idrossiclorochina (usata nel trattamento dell’artrite reumatoide), della quale è il maggior produttore mondiale

    CORONAVIRUS
    RIPARTIAMO? COME? L’IMPORTANTE E’ NEVER GIVE UP?
    FASE 2
    In preparazione della riapertura si sta pensando a:
    1) I cellulari: un’ordinanza firmata dal capo della protezione civile e il via libera del capo della polizia dispone in caso di necessità di rintracciare chi è entrato in contatto con una persona «positiva», le questure o i commissariati possano mettere a disposizione le loro utenze fisse e mobili. Può infatti accadere che un cittadino positivo al tampone sia in grado di ricostruire i propri spostamenti, ma non conosca tutti coloro che ha avuto modo di incontrare. E dunque solo ripercorrendo i suoi movimenti si può rintracciare chi è a rischio e sottoporre anche lui al tampone. In questo modo, spiegano i tecnici, si cerca di evitare che si creino nuovi focolai, comunque si vuole impedire che persone potenzialmente contagiate continuino ad andare in giro. Si tratta di uno strumento di prevenzione che anticipa quanto potrebbe accadere con la registrazione alla app. In quel caso il meccanismo sarà molto più sofisticato perché consentirà una vera e propria mappatura. La misura ora in vigore è comunque utile perché consente di avvisare chi è potenzialmente positivo al Covid-19, ma lo ignora.

    2) I termoscanner o misurazione della febbre: dovrà essere sistemato all’ingresso di tutti i luoghi dove ci sono persone che lavorano, esattamente come i guanti, le mascherine e gli erogatori per il disinfettante: Adesso è già montato negli aeroporti e all’ingresso di molti uffici, ma nella «fase 2» sarà obbligatorio per imprese e negozi misurare la febbre ai lavoratori al momento di prendere servizio e probabilmente anche quando vanno via.

    3) I test sierologici: aiuterebbero ad individuare chi ha già avuto il coronavirus senza sintomi o con sintomi talmente lievi da averlo confuso con un raffreddore. L’uso dei test sierologici individua nel sangue la presenza di anticorpi prodotti dall’organismo in risposta al virus, ma non ci dicono se la persona in quel momento è contagiosa e servono a disegnare una geografia del virus, utile per la ripartenza produttiva

    4) Tra le misure di prevenzione per la «fase 2» c’è anche la possibilità di privilegiare per aziende e negozi la consegna a domicilio. Quando i divieti saranno allentati bisognerà comunque evitare assembramenti e affollamenti per strada, ma soprattutto davanti ai negozi. E dunque si sta cercando un modo per scaglionare il più possibile le presenze. Resterà infatti in vigore, e anzi sarà ancor più stringente, la regola di entrare poche persone per volta negli esercizi commerciali, stabilendo il numero in base alla metratura..

    L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha resi noti i 6 requisiti per passare alla «fase 2», specificando che ancora «nessuna nazione risponde a tutti i criteri, ma ogni Paese deve agire valutando il rischio». In particolare si chiede di «controllare la trasmissione del contagio; avere un sistema sanitario capace di rilevare, testare, isolare e trattare ogni caso e rintracciare ogni contatto; ridurre al minimo i rischi in strutture sanitarie e case di cura; attuare misure preventive nei luoghi di lavoro, nelle scuole e in altri luoghi in cui è essenziale che le persone vadano; i rischi di importazione di contagio devono essere gestiti e le comunità devono essere pienamente istruite».

    UE : Uscire progressivamente dalle misure di isolamento, con protezione prolungate per i gruppi più vulnerabili, rientro a fasi al lavoro, con permanenza di telelavoro, mascherine e applicazioni sui telefonini. Sono alcune delle otto raccomandazioni che illustrerà oggi la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Attenzione, non è un «libera tutti»: Bruxelles sottolinea che il documento di 13 pagine intitolato «Comunicazioni su una tabella di marcia verso la soppressione delle misure di contenimento da Covid-19», «non è un segnale che le misure possano essere soppresse già ora», ma il tentativo di «offrire un quadro per assicurare un coordinamento a livello Ue e transfrontaliero».

    70 medici di medicina generale impegnati in tutte le province della Lombardia fin dal primo giorno nella lotta al Covid-19. hanno unito le forze per mettere al servizio della comunità tutto quello che hanno imparato utilizzando un gruppo spontaneo di whatapp per confrontarsi nella gestione della malattia ancora sconosciuta e scrivendo al Ministro della Sanità, al Presidente della Regione Lombardia e ai Sindacati dei medici, con dieci punti precisi e circostanziati di cosa fare per arginare l’epidemia.

    NOTIZIE ECONOMICHE

    FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE : il «Grande Lockdown» ci porterà alla peggiore recessione dalla Grande Depressione, tagliando drasticamente le stime sulla crescita globale, indicata in caduta del 3% quest’anno nello scenario migliore. Per l’Italia la flessione del Pil dovrebbe essere del 9,1%.. Peggio di noi farà solo la Grecia (- 10%), la disoccupazione nel nostro Paese crescerà al 12,7% quest’anno e il deficit esploderà all’8,3% sul Pil, anche se meno che in Francia e Spagna. Nel 2021 l’economia italiana salirà del 4,8%, stima il Fmi, ma il rimbalzo non basterà a recuperare il terreno perduto. ».

    PRESTITI FINO A 25 MILA EURO, ECCO COME FARE: Fino a 25mila euro subito in prestito, senza istruttoria e con la garanzia dello Stato. Per aziende fino a 499 dipendenti, autonomi, professionisti, artigiani. Da ieri sul sito www.fondidigaranzia.it, si può scaricare il modulo da spedire via mail (anche senza posta certificata) alla propria banca o al Confidi per avere il finanziamento previsto dal decreto imprese pubblicato in Gazzetta ufficiale.

    AGENZIA DELLE ENTRATE: La non applicazione delle sanzioni in caso di insufficiente versamento degli acconti riguarderà anche le imposte sostitutive, la cedolare secca, l’Ivie e l’Ivafe; inoltre, sarà possibile raggiungere la soglia minima necessaria per la depenalizzazione, pari all’80% dell’imposta dovuta per il 2020, anche utilizzando il ravvedimento operoso. Queste sono le indicazioni fornite dall’Agenzia delle entrate nella circolare 9/E pubblicata il 13 aprile scorso, relativamente alla norma di cui all’articolo 20 del dl 23/2020 (il cosiddetto decreto liquidità) che di fatto favorisce la possibilità per i contribuenti di utilizzare il metodo previsionale per il calcolo degli acconti 2020.

    DALLA MODA:.
    • Renzo Rosso: «Solo a Vicenza ci sono già 486 famiglie che non sanno dove andare a mangiare e 60 sono di piccoli imprenditori, forza del nostro Paese. Se non ci fanno riaprire le aziende al più presto la nostra filiera sarà spazzata via per sempre. Ci abbiamo messo 100 anni a costruirla, sarebbe drammatico. Trovo incomprensibile che siano aperte imprese che producono pezzi di ricambio per l’industria automobilistica tedesca ma non imprese che reggono le esportazioni e il Pil dell’Italia. Moda, turismo, commercio. Dovremmo anzi approfittare per riportare produzioni in Italia con leggi come quella sul rientro dei cervelli».
    • Bertelli (Prada): «Tutti ci vestiamo la mattina, mettiamo scarpe, non possiamo dimenticare che c’è questa industria. Tra l’altro, il 60% della moda di qualità è realizzato in Italia, io mi porrei la domanda di come difendere il know how che abbiamo, è come difendere un brevetto. Gli operai vogliono tornare al lavoro, sono preoccupati di perdere il posto perché chiusure prolungate mettono a rischio le aziende. Bisogna riaprire seguendo tre criteri: quali sono le regioni più colpite e quelle meno colpite, considerare le tipologie di attività e valutare come fare attività all’interno delle fabbriche».
    • Zegna ha avviato la produzione di 280.000 camici protettivi per il personale sanitario grazie alla riconversione di alcune linee di produzione.

    MEDIOBANCA
    «Per quest’anno ci aspettiamo un calo del 30% dell’utile medio per azione delle società di Piazza Affari e data la progressione dei contagi, la ripresa sarà a “U”, e quindi ci vorrà più tempo per tornare alla normalità». Se il settore bancario e le aziende legate al ciclo economico saranno tutte messe a dura prova, Mediobanca ha selezionato anche 12 campioni tricolori che dovrebbero essere meno esposti ai danni causati dalla pandemia: quindi puntare sui titoli difensivi, ovvero, utility, infrastrutture, telefonici, farmaceutici e servizi finanziari come i pagamenti elettronici, evitare titoli petroliferi, gli industriali, quelli legati ai consumi, le banche e le assicurazioni. Mediobanca sceglie inoltre una dozzina di aziende, tutte giudicate outperform (faranno meglio del mercato) per superare una crisi che si preannuncia più lunga del previsto. «Enel, Snam, Telecom Italia, Nexi, Recordati e Italgas, sono le preferite tra le grandi aziende; Iren, Enav, Rai Way, Bff, Garofalo e Tinexta, sono invece le società che nonostante abbiano dimensioni medie e piccole, offrono interessanti prospettive».

    BORSA
    • Virus o non virus avanti fino alla meta, ovvero la quotazione al mercato principale della Borsa.: la Somec di San Vendemiano in provincia di Treviso, produttrice di involucri vetrati per navi da crociera e in generale per il settore navale, ha fatto il passo formale per entrare nella serie A di Piazza Affari lasciando l’Aim, il listino delle Pmi.
    • Il Consiglio di Amministrazione di Gabelli Value for Italy – SPAC quotata all’AIM Italia – ha preso atto che, nonostante l’attività di ricerca e selezione della target con cui eventualmente realizzare l’operazione rilevante svolta sin dall’inizio della quotazione e a causa del coronavirus, non sono state raggiunte intese in linea con gli obiettivi a suo tempo delineati e illustrati

    AUTO TEDESCA : Nella Germania che diffida di noi, c’è più di qualcuno che non può fare a meno di noi. I colossi dell’auto tedesca Volkswagen, Daimler–Mercedes e Bmw, nei giorni scorsi hanno chiesto infatti alla Cancelliera Angela Merkel di lavorare a un pacchetto di interventi europei per uscire dalla crisi ribadendo attraverso i rispettivi amministratori delegati un concetto importante: fino a quando le fabbriche italiane e spagnole di componentistica non riapriranno, sarà praticamente impossibile produrre in modo continuativo le automobili tedesche: in alcuni modelli d’alta gamma prodotti in Germania si arriva fino a quasi al 20% di componenti italiane.

    POSTERGAZIONE : Fino al 31/12/2020 i soci di srl e di spa potranno finanziare le loro società senza rischi di postergazione rispetto al pagamento degli altri creditori. È il contenuto dell’articolo 8 del decreto sulla liquidità alle imprese, evidentemente finalizzato a incentivare i soci a erogare prestiti alle loro imprese senza correre il rischio che tali finanziamenti siano di fatto equiparati a capitale e quindi diventino rimborsabili solo dopo il pagamento di tutti gli altri creditori.

    COMPAGNIE AEREE: Per resistere al coronavirus le compagnie aeree americane hanno di fatto già ipotecato qualsiasi asset possa essere trovato anche nell’angolo più buio dell’hangar che hanno in aeroporto, ora avrebbero in mente di cartolarizzare le miglia: Delta e United stanno meditando di cedere ai loro partner finanziari ( Jp Morgan Chase, American Express) le miglia a prezzo scontato per fare cassa.
    CELLNEX fa shopping in Portogallo. L’operatore europeo indipendente di torri per le telecomunicazioni controllato dai Benetton attraverso il veicolo Connect ha raggiunto un accordo con l’operatore mobile portoghese Nos per l’acquisizione delle torri. Cellnex acquisirà il 100% di Nos Towering. per 550 milioni di euro
    BONUS 600 EURO: Verranno accreditati oggi oltre 1,8 milioni di indennità da 600 euro che sono state chieste all’Inps, poco meno della metà dei quasi quattro milioni di domande ricevute dall’Istituto di previdenza nei giorni scorsi, i destinatari riceveranno un avviso tramite sms od email. I beneficiari di questa prima tranche sono per l’11% liberi professionisti e collaboratori, 22% lavoratori agricoli. Entro venerdì saranno accreditati gli importi relativi alle altre domande.
    DONAZIONI
    COIMA a sostegno degli ospedali lombardi con una raccolta fondi totale di 420.000, di cui 90.000 raccolti tramite la fondazione Riccardo Catella a favore della fondazione Buzzi, mentre i restanti a favore dell’Ospedale Sacco e il fondo di mutuo soccorso del Comune di Milano
    AXA : Attraverso l’AXA Research Fund, sono stati messi a disposizione 5 milioni di euro per supportare la ricerca sulle malattie infettive, incluso il Coronavirus. In Italia, oltre alla donazione di 500.000 euro per la nuova Unità di Terapia Intensiva dell’Ospedale Sacco, attraverso l’Associazione di volontariato AXA Cuori in Azione sono stati raccolti 150.000 euro da destinare a 5 progetti a sostegno dell’emergenza nazionale, distribuiti su tutto il territorio italiano, grazie alla generosità di dipendenti e agenti di AXA Italia, uniti in un unico progetto benefico.

    DAL MONDO
    SVIZZERA : È la patria di un paio dei big della farmaceutica mondiale. È l’unico Paese neutrale d’Europa. Eppure la Svizzera, sul fronte della pandemia, è stata protagonista di un doppio paradosso: si è fatta sorprendere dal virus all’alba del contagio con 1.136 morti inoltre è al sesto posto nel continente per incidenza di decessi in proporzione alla popolazione; per recuperare il terreno perduto ha messo in campo l’esercito.

    USA : Con l’emergenza coronavirus sempre grave ma stabilizzata, Donald Trump comincia a guardare a una graduale ripresa dell’attività economica e apre la stagione delle rese dei conti. L’Organizzazione mondiale della Sanità, da tempo nel suo mirino, è la prima vittima:, annunciando la sospensione dei finanziamenti all’Oms accusata di aver tardato a dare l’allarme per la pandemia nascondendo le responsabilità della Cina e opponendosi alla giusta decisione americana di interrompere i voli dal grande Paese asiatico. Trump minaccia di creare un organismo alternativo, insieme ad altri Paesi, se l’Oms non verrà riformato. Intanto Trump vorrebbe riaprire perché è lui che decide, ma 10 governatori con a capo Cuomo (New York) sono per una riapertura graduale.

    RUSSIA inizialmente doveva rimanere in lockdown parziale solo una settimana, invece rimarrà chiusa almeno fino al 30 aprile. Il Presidente ha anche invocato «misure straordinarie » per fare fronte all’epidemia di Covid–19. La situazione più drammatica è nella capitale dove il sindaco Sobyanin da oggi ha imposto a tutti l’uso di un’app sulla quale registrare i motivi di qualsiasi uscita di casa con mezzi di trasporto. Grazie a un codice, la polizia è in grado di controllare chiunque in pochi istanti.
    GERMANIA pensa a una graduale riapertura: programmare l’imprevedibile per proteggere senza riserve la salute dei cittadini; accelerando ove possibile (grazie ai conti pubblici e alle fabbriche) e facendo piccoli passi dove non lo è ( vedi il terreno medico sanitario).

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